Der Waldsteig (il sentiero nel bosco).

Traduz.di Gabriella Bemporad. Milano, Adelphi Ed. 1983, cm.10,5x18, pp.148, br.cop.con bandelle. Coll.Piccola Bibblioteca,149.

Traduz.di Margherita Belardetti. Milano, Adelphi 1999, cm.12x18, pp.109, brossura con bandelle. Coll. Piccola Biblioteca,433. Mai come nel Sentiero nel bosco Stifter ha suffragato l’intuizione di Thomas Mann, che lo definisce «segretamente audace». Di fatto, questa storia d’amore fra un ipocondriaco, raffigurato con fulminante ironia, e una «fanciulla del bosco» che gli appare offrendo fragole selvatiche (e potrebbe egualmente trattarsi di una driade o di altro essere mitologico), proprio con la sua delicata, implacabile attenzione a ogni minima parvenza della natura e con il suo intatto riserbo sugli eventi psicologici, riesce a creare una tensione erotica altissima e a nessun’altra somigliante, così come l’opera intera di Stifter si staglia solitaria, simile a un mite macigno, al centro della grande narrativa ottocentesca. Il sentiero nel bosco è stato pubblicato per la prima volta nel 1845.

A cura di Gabriella Benci. Milano, Bompiani Ed. 1942, cm.11,5x18, pp.166, brossura. Coll.Corona,9.

Traduz.di Gabriella Bemporad. Milano, Adelphi Ed. 2010, cm.10,5x18, pp.89, br.con bandelle. Coll.Piccola Bibblioteca,166.