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Arezzo e Vasari. Vite e postille.

Author:
Curator: Arezzo, 16 e 17 giugno 2005. Presentaz.a cura di Antonino Caleca.
Publisher: C.B.Cartei & Bianchi Ediz.
Date of publ.:
Details: cm.17x24, pp.392, num.ill.a col.e bn. br.con bandelle,

Abstract: Il convegno Arezzo e Vasari, Vite e Postille, di cui qui si presentano gli atti rendeva pubblici i risultati di un seminario organizzato da Antonino Caleca nell’anno accademico 2004-5 nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte Medievale e Moderna e della Scuola di Dottorato in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo dell’Università di Pisa (Dipartimento di Storia delle Arti), che voleva esaminare il ruolo speciale che hanno nelle Vite vasariane Arezzo e i suoi artisti, da Margaritone al Vasari stesso. A proporre questo tema di studio il Professor Caleca era giunto per l’interesse che aveva dedicato, nell’ambito dell’insegnamento di Storia della Critica d’Arte, che ormai da quasi un decennio egli tiene presso la Facoltà di Lettere e Filosofia d’Arezzo dell’Università di Siena, al manoscritto di Anton Francesco de’ Giudici contenente un inedito commento ai passi vasariani riguardanti Arezzo. Il manoscritto era stato da poco pubblicato, per cui pareva opportuno accompagnare la presentazione dell’edizione di questa nuova, cospicua fonte per la storia artistica aretina con una riflessione sulle altre postille al testo vasariano, che gli studiosi erano ora in grado di arricchire con la segnalazione ed illustrazione di testi finora ignoti o trascurati. L’idea di questo seminario, che non poteva tenersi che ad Arezzo, fu accolta subito con entusiasmo sia dalla Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo e dal Dipartimento di Teoria e Documentazione delle Tradizioni Culturali dell’Università di Siena che dalla Scuola di Specializzazione in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo dell’Università di Pisa, che ne curarono l’organizzazione, d’intesa con la Soprintendenza B.A.P.P.S.A.E. di Arezzo e con la Fraternita dei Laici. La manifestazione fu patrocinata dagli Assessorati alla Cultura del Comune e della Provincia di Arezzo, dall’Accademia Petrarca e dalla Brigata Aretina Amici dei Monumenti.

EAN: 9788895158082
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A cura di Margherita Melani. Prefaz.di Antonino Caleca. Firenze, Ediz.Cartei & Becagli 2005, cm.16x24, pp.203, br., cop.con bandelle. Nel 1764 Giovanni Francesco de' Giudici ultimava un manoscritto, ora conservato nell'Archivio di Stato di Pisa, che a ben diritto possiamo considerare un testo fondamentale nella storia dell'erudizione artistica aretina partendo dalle ampie notizie fornite da Giorgio Vasari. Il volume propone la pubblicazione integrale del manoscritto, documento assai caratteristico del culto delle varie memorie che, sull'impulso di Ludovico Antonio Muratori, si diffuse in Italia nel pieno Settecento, ed anche nel campo della storia dell'arte portò ad un rapido ampliamento delle conoscenze. Le ricerche hanno fatto luce sulla figura di Giovanni Francesco de' Giudici, erudito locale che possiamo seguire sin dalla sua formazione presso padre Lagomarsini, gloria del convento dei gesuiti di Arezzo, per poi vederlo collaborare con Lorenzo Guazzasi e Giacinto Fossombroni alla ricerca di notizie sull'Arezzo antica e medioevale attraverso il riordino degli archivi cittadini. Tra le iniziative di questo gruppo di eruditi emerge la seconda edizione dei Ragionamenti di Giorgio Vasari e la pubblicazione di altre relazioni inedite riguardanti Arezzo. Il de' Giudici poi, questa volta con la collaborazione di Tommaso Gentili e del pittore Ignazio Hugford, intraprende una nuova edizione delle Vite vasariane, la quinta, iniziata a Livorno nel 1767 e terminata a Firenze nel 1772, tre anni dopo la sua morte.

EAN: 9788888347387
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Firenze, Cassa di Risparmio 1988, cm.21,5x30,5, pp.179, num.figg.bn.e col.nt. leg.ed.in t.tela,soprac.fig.a col.
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