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Padova carrarese.
A cura di Oddone Longo. Padova, Il Poligrafo
2005,
cm.17x24,
pp.366, illustrazioni in bianco e nero,
brossura con copertina figurata.
Collana I Poliedri collana dell'Accademia Galileiana di Scienze lettere ed arti.
La signoria dei Carrara governò Padova per gran parte del Trecento, durante un periodo glorioso per la storia della città, probabilmente il più glorioso dal Medioevo fino all’età contemporanea; ma su questo dominio sembrò calare molto presto una sorta di damnatio memoriae, che ha differenziato Padova da altri importanti centri dell’Italia nord-orientale come Mantova, Ferrara, Verona, in cui il ricordo delle signorie locali è rimasto, nonostante tutto, ben vivo, anche nelle emergenze urbanistiche e monumentali. La cancellazione della memoria carrarese – al punto che ancora oggi Padova si presenta, a chi sia ignaro delle sue vicende, come una città “veneziana”, con i suoi leoni marciani collocati nei punti strategici – è stata eseguita dalla Serenissima, dal 1405 in avanti, a ragion veduta. Venezia aveva infatti la necessità di liberarsi di quello che era ormai diventato un pericoloso concorrente sulla terraferma – fu, per esempio, durante la guerra di Chioggia che l’armata alleata di Padova e Genova giunse a minacciare da vicino l’incolumità della città lagunare – e, in seguito, continuò per questo motivo a reprimerne ogni possibile anelito di indipendenza municipale, pur riservando allo Studio patavino il ruolo di polo culturale di eccellenza.
Nel volume sono esaminati i diversi aspetti della vita cittadina che sembrano meglio filtrare l’identità e l’anima profonda della Padova dei Carrara. Ed è proprio intrecciando, da più prospettive, le vicende della dinastia familiare con il complesso macrocosmo geopolitico dell’Italia medievale che i vari saggi qui raccolti contribuiscono alla riscoperta di un momento così significativo anche nell’arte, nella cultura, nell’economia, esplorando le forme di sopravvivenza della memoria carrarese nel tempo.
EAN:
9788871153988
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