Arte Orientale

Firenze, Palazzo Pitti Galleria d'Arte Moderna, 3 aprile-1 luglio 2012. A cura di Vincenzo Farinella e Francesco Morena. Firenze, Sillabe Ed. 2012, cm.24x28, pp.271, 94 tavole a colori nel testo, brossura con bandelle, cop, figurata a colori. Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Palazzo Pitti, 3 aprile - 1 luglio 2012). La mostra intende celebrare il Giappone, la sua arte, la sua cultura e le sue tradizioni ospitando nelle sale più rappresentative dei suoi musei tre mostre, raccolte sotto l'iniziativa comune: Giappone. Terra di incanti. Il volume illustra attraverso 80 opere la connessione e l'influenza orientale nell'arte europea e in quella italiana, e in particolare toscana dalla fine dell'800 agli anni Trenta del '900. Accompagnano le schede saggi di illustri esperti del settore come S. Condemi, V. Farinella e E. Lazzarini che spiegano cosa volle dire per la nostra cultura il contatto con quella Giapponese in tutti i campi artistici compreso il teatro. Tra le opere esposte da segnalare i dipinti di Monet, Fattori, Signorini, Michetti, De Nittis, Fortuny e Hokusai.

Traduzione di Maria Bosi Cirmeni. Firenze - London, G.C.Sansoni - Thames and Hudson 1965, cm.15x22, pp.303,(1), 250 illustrazioni in.bn.e a colori nel testo , legatura editoriale cartonata, titoli in oro al dorso, con sopraccoperta figurata a colori. Coll. Il Mondo dell'Arte.

Catalogue of Exhibiotions. With essays by R. Soekmono, Edi Sedyawati. Washington, National Gallery of Art. New York, Harry Abrams 1990, cm.21,5x29, pp.310, illustrato a colori. brossura con copertina figurata a colori.

Treviso, 20 ottobre 2007/ 4 maggio 2008 A cura di Adriano Màdaro. Treviso, Edizioni Sigillum 2007, cm.24x32, pp.396 illustrato a colori. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Il progetto delle Grandi Mostre "La Via della Seta e la Civiltà Cinese" promosse da Fondazione Cassamarca e dall'Accademia Cinese di Cultura internazionale, dopo l'esordio con "La Nascita del Celeste Impero" (2005-2006), prosegue con la seconda esposizione intitolata "Gengis Khan e il Tesoro dei Mongoli", dal 20 ottobre 2007 al 4 maggio 2008. A Casa dei Carraresi a Treviso sono esposti in prima mondiale 400 preziosi e rarissimi reperti provenienti dai Musei cinesi e dai recenti scavi archeologici nelle regioni settentrionali al di qua e al di là della Grande Muraglia, dove tra il 907 e il 1368 sono state protagoniste sulla scena storica della Cina le Dinastie Wu Dai, Xi Xia, Liao, Jin, Song e Yuan.

Roma, Palazzo Venezia, April 10 - June 22, 2003. A cura di Gianni Mercurio. Archivio Afro. Milano, Skira 2003, cm.24x28, pp.192 , illustrazioni a colori, brossura copertina figurata. Pubblicato in occasione della retrospettiva allestita a Palazzo Venezia, il volume costituisce una completa monografia dedicata ad Afro Basaldella, un maestro del Novecento che ha segnato in modo decisivo l'evoluzione della pittura italiana sul fronte della figurazione e del colore. Curato dall'Archivio Afro e da Gianni Mercurio, il volume propone un percorso attraverso tutta l'esperienza artistica di Afro, che partendo da una figurazione basata su una pittura spontanea, dalle sfumature lievi e dai colori sommessi, è giunto, progressivamente, al tema astratto colore-luce; una luce senza emittenze né direzione che esalta le qualità delle sensazioni su cui il colore irrompe in opposizione ad altri colori.

Firenze, Palazzo Strozzi, 7 marzo-8 giugno 2008. A cura di Sabina Rastelli. Milano, Skira Ed. 2008, cm.25x29, pp.316, centinaia di illustrazioni bn.e illustrazioni e tavole a colori nel testo, brossura copertina figurata a colori. Collana Archeologia, Arte Primitiva e Orientale.

An Exhibition from the People's Republic of China Edited by Wen Fonf. Foreword by Philippe de Monebello . New York, The Metropolitan Museum of Fine Arts 1980, cm.23,5x30, pp.388 illustrato a colori. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Nearly 4,000 years ago, the ancient Chinese made a discovery that would determine the course of their history and culture for two millennia?the alloy of tin and copper known as bronze. Bronze was used for tools and weapons and even musical instruments, but the Great Bronze Age of China has come down to us mainly in the ritual vessels that symbolized power and prestige for China's first three dynasties: the Xia, the Shang, and the Zhou. Passed on to successive conquerors, used to honor the ancestors, and buried?along with other grave goods and sacrificial victims or in storage pits by fleeing members of defeated dynasties?these exquisite bronzes reveal more about the character of life in ancient China than any other artifacts. As Chinese legend tells us, whoever held the bronze vessels held the power.

Solomon R. Guggenheim Museum, Museo Guggenheim Bilbao. 1998, cm.23x34,5, pp.510 illustrato a colori. brossura con copertina figurata a colori.

Roma. Palazzo Venezia, aprile 1987. A cura di Nurettin Yardimci, Nazan Olçer, Sabahattin Turkoglu et al. Roma-Milano, De Luca Editore - Arnoldo Mondadori Editore 1987, cm.23x27, pp.214, numerose illustrazioni in bn.e a colori nel testo , una, certina e una tav.cronol. ripieg. in append., brossura, copertina figurata a colori.

Paris, Institut du monde arabe, du 27 novembre 2012 au 28 avril 2013. Hazan 2012, cm.24x31, pp.398 illustrato a colori. legatura editoriale cartonata, copertina figurata a colori. Les Mille et Une Nuits constitue le plus extraordinaire recueil d'histoires de toute la littérature Ce chef d'ouvre millénaire de la littérature mondiale constitue un lien exceptionnel entre Orient et Occident. Livre « sans fin » ou « avec toutes les fins », son histoire est aussi curieuse, riche et prodigieuse que les péripéties des contes qu'il recèle et dont les sources sont, elles aussi, multiples. Quelques trois cents ouvres permettent d'approcher d'aussi près qu'il est possible le personnage de la troublante Shéhérazade, mais aussi Haroun al-Rachid, Shahriyâr, Sindbâd et Aladin dont cette étude dresse la généalogie. A travers des manuscrits parmi les plus anciens puis des éditions innombrables, on suit l'ouvrage, depuis sa genèse et les origines indo-persanes qui sont les siennes, en passant par les contes arabes du IXe siècle jusqu'à Antoine Galland qui fut l'auteur de sa première traduction dans une langue européenne au début du XVIIIº siècle. A partir de là, l'ouvre va inspirer les milieux artistiques durant tout le XIXº et le XXº siècle jusqu'à nos jours. Car si le texte des Nuits nous vient à l'évidence d'Orient, leur iconographie, d'une richesse proprement infinie, a en revanche sa source en Europe et en Occident. Tous les arts, tous les genres ont sacrifié à la passion des Mille et Une Nuits, du théâtre à la mode, de la musique au cinéma, de la peinture à l'opéra, de la photographie à la littérature. générant plus d'images qu'aucune autre ouvre de l'esprit, serait-on tenté de penser, n'a jamais généré. Aujourd'hui, c'est sur le net et dans la publicité que leurs plus récents avatars prennent vie avec une vigueur intacte. Véhicule de mythologies et de croyances propres à l'Orient, cet ouvrage populaire est un témoin culturel unique.

Milano, Palazzo Reale. A cura di Giovanni Curatola. Schede dim Manuel Keene e Salam Kaoukji. Milano, Skira 2010, cm.24x28, pp.336, illustrazioni a colori, brossura copertina figurata a colori. Da ormai quaranta anni Sheikh Nasser Sabah Ahmed al-Sabah e sua moglie, Sheikha Hussah Sabah al-Salem al-Sabah, raccolgono opere d'arte islamiche e del Medio Oriente pre-islamico. La loro collezione, stimabile in circa 35.000 oggetti, è certamente una delle più importanti al mondo, non solo per ampiezza, ma anche per qualità e originalità delle opere. In occasione della Festa Nazionale del Kuwait il 23 febbraio 1983 la Collezione venne offerta in prestito permanente al Museo Nazionale del Kuwait dove rimase fino alle tragiche vicende dell'invasione irachena dell'agosto 1990. La ricca e variegata Collezione al-Sabah attraverso oltre trecento opere d'arte permette al grande pubblico di avvicinarsi a una espressione artistica multiforme, ricca, elegante, raffinata e per molti versi assolutamente sorprendente. Una sfida al dialogo e alla comprensione e allo stesso tempo una scoperta preziosa. Pubblicato in occasione della mostra romana, il catalogo documenta i temi e modi artistici centrali delle esperienze artistiche islamiche: il rigore formale delle stupende calligrafie, la scientifica e dotta esplorazione delle possibilità matematico-geometriche, l'inesausta e infinita fantasia del motivo floreale ripetuto (arabesco), fino alla rappresentazione astratta e realistica della figura animale o umana a smentire il falso mito della iconoclastia islamica.

Traduz.di G.Gozzini. Milano, Silvana Ed. 1968, cm.26x32, pp. 293, 140 tavole a col. 30figg.bn.nt. legatura editoriale in tutta tela. Alla ricca documentazione delle stupende riproduzioni, l'autore aggiunge una penetrante ricerca critica sull'arte delle regioni citate, presentando lo sviluppo delle forme d'arte himalayana e dei loro stili sul mutevole sfondo dei fatti storici e culturali (Libro d'Arte Unesco).

Compiled by Shaanxi History Museum. Shenzhen, Shaanxi History Museum 1991, cm.21x28, pp.130, numerose illustrazioni a colori nel testo, brossura con copertina figurata a colori.

List of participating artists* Fatma Abdulhadi, Ahmad Angawi, Saeed Gebaan, Louis Guillaume, Joana Hadjithomas and Khalil Joreige, Hylozoic/Desires (Himali Singh Soin & David Soin Tappeser), Nour Jaouda, Tamara Kalo, Asif Khan, Takashi Kuribayashi, Ahmed Mater, Mehdi Moutashar, Timo Nasseri, Hayat Osama, Nohemi Pérez, Imran Qureshi, Arcangelo Sassolino, and Charwei Tsai. January 25–May 25, 2025. Diriyah Biennale Foundation. 2025, cm.27x33, pp.372 ill.col. paperback. The Diriyah Biennale Foundation announces And all that is in between as the title for the second edition of the Islamic Arts Biennale. The Biennale is set to open from January 25 until May 25, 2025 in Jeddah, a city that has represented a meeting point of cultures for centuries, at the Western Hajj Terminal of King Abdulaziz International Airport, a site that echoes with memory and emotion for millions of Muslim pilgrims embarking on their sacred journeys for Hajj and Umrah every year. By juxtaposing historical objects from Islamic cultures with contemporary art, the Biennale will explore how faith is experienced, expressed, and celebrated through feeling, thinking, and making.

Prefazione di Soustelle Jacques. Introduzione di Ignacio Bernal. Milano, Silvana Editoriale d'Arte 1964, cm.34x48, pp.28, 32 tavole a colori fuori testo , legatura editoriale in mz.tela, titoli al piatto anteriore e al dorso. Pubblicaz. della New York Graphic Society in collaborazione con l'Unesco. Collez.Unesco dell'Arte Mondiale.

Prefazione di W.G.Archer. Introduzione di S. Paranavitana. Milano, Silvana Editoriale d'Arte 1964, cm.34x48, pp.28, 32 tavole a colori fuori testo , legatura editoriale in mz.tela, titoli al piatto anteriore e al dorso. Pubblicaz. della New York Graphic Society in collaborazione con l'Unesco. Collez.Unesco dell'Arte Mondiale.

Prefaz.di Serge Elisséeff, introduzione di Takaaki Matsushita. Pubblicato dalla New York Graphic Society in collaboraz.con l'UNESCO. Milano, "Silvana" Editoriale d'Arte 1959, cm.34x48, pp.26,XXXIII tavv.a col.ft.e alcune figg.e tavv. in bianco e nero nel testo legatura editoriale in mz.tela, titoli al piatto anteriore e al dorso. Collezione UNESCO dell'Arte Mondiale.

Firenze, Sala bianca di Palazzo Pitti, 23 Aprile- 1 settembre 2002. Livorno, Sillabe Ed. 2002, cm.23x30, pp.182, numerose figure a colori nel testo, brossura copertina figurata a colori. Dai primi anni dell'Ottocento, la rinata passione per l'orientalistica dette nuovo vigore alle ricerche dei più intraprendenti collezionisti, quasi eredi dell'epoca granducale, quando i Medici erano già possessori di un ricca dote di veri e propri unici tesori d'arte islamica come, solo per fare un esempio tra molti altri, il bellissimo boccale in pietre dure e montatura in argento dorato, valutato già in un inventario quattrocentesco duemila fiorini. Ma è appunto dall'Ottocento che le collezioni private fiorentine e soprattutto quelle del neo-costituito Museo del Bargello, vengono ad arricchirsi di armi e armature; prodotti d'oreficeria; multicolori tappeti e codici miniati non solo di testi sacri, ma di canzonieri poetici, prodotti altissimi della letteratura araba; strumenti scientifici per la navigazione come globi terrestri e astrolabi.Questo catalogo offre così una panoramica unica sull'intera, vasta e preziosa messe di oggetti di produzione araba, abbracciando un arco temporale e geografico quanto mai vasto, dall'alto Medioevo, come il suddetto vaso (VII-VIII secolo) al XVIII secolo e raggiunge l'intero bacino del Mediterraneo, ovunque giunse la cultura e l'arte dell'Islam.Gli autoriMario Scalini e Giovanna Damiani sono funzionari del Ministero per i Beni Culturali e studiosi d'arte moderna di chiara fama, con loro hanno collaborato alla stesura dei testi e delle schede specialisti di fama internazionale quali: Almut von Gladiss, David Alexander, Alberto Boralevi, Giovanni Curatola, Mara Miniati e Cristina Tonghini.

Firenze, Istituto Statale d'Arte, Dicembre 1976/Febbraio 1977. Nota introduttiva di Marco Fagioli. Firenze, Clichés Parretti 1976, cm.21x20, pp.70, 100 illustrazioni in bianco e nero nel testo, brossura con copertina figurata a colori.

A cura di E.Kondo. Roma,Complesso Monumentale S.Michele a Ripa,2/12/91-19/01/92. Roma, Leonardo-De Luca Ed. 1991, cm.23x27, pp.288, illustrazioni in bianco e nero e a colori, tavole. brossura copertina figurata a colori.

Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, Roma, 28 novembre 1993-9 gennaio 1994. A cura di Luigina di Mattia. Firenze, Sillabe Edizioni 1993, cm.21x30, pp.163 illustrato a colori. brossura con copertina figurata a colori.

Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti 3 Aprile-1 Luglio 2012. A cura di Francesco Morena. Edizione Italiana e Inglese Firenze, Sillabe Ed. 2012, cm.24x27,5, pp.591, numerose illustrazioni e figure bn.e a colori nel testo, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Palazzo Pitti, 3 aprile - 1 luglio 2012). La mostra intende celebrare il Giappone, la sua arte, la sua cultura e le sue tradizioni ospitando nelle sale più rappresentative dei suoi musei tre mostre, raccolte sotto l'iniziativa comune: Giappone. Terra di incanti. Oltre 200 pezzi, databili dalla metà del Cinquecento alla metà dell'Ottocento, saranno in esposizione delle sale affrescate del museo: capolavori d'arte e d'artigianato giapponese, dalle armi agli strumenti musicali, dalle armature agli eleganti abiti cerimoniali, dagli oggetti d'uso quotidiano a monili e suppellettili per l'abbellimento della persona e della casa. Adeguati saggi introduttivi, scritti dai massimi esperti europei del settore, illustreranno con compiutezza i più sfaccettati aspetti della cultura e dell'arte giapponese, colta in un particolarissimo momento della sua storia, ovvero quello dell'incontro con i primi viaggiatori europei e l'inizio dei rapporti, talvolta tesi e difficiili, di reciproco scambio.

Museo Nazionale d'Arte Orientale. Roma 7 Marzo - 5 Maggio 1985 Roma Arti grafiche Jasillo 1985 cm.17x24 72, brossura con copertina figurata a colori.

Sant'Arcangelo di Romagna, Opportunity Books 1996, cm.12,5x19, pp.160,numerose tavole a colori nel testo. brossura. Collana Elite. Arti e stili.