La guerra d'Algeria.

La leggendaria battaglia che chiuse un'epoca. Traduz.di Paolo Scognamiglio. Milano, Mondadori Ed. 1978, cm.11x18,5, pp.471, brossura cop.fig.a col. Coll.Gli Oscar,284.

Traduz.di M.T.Giannelli e B.J.Lazzari. Verona, Mondadori Ed. 1972, cm.13,5x20, pp.198, brossura Coll.Arcobaleno,9.

Dalla guerra di liberazione al fondamentalismo islamico. Milano, Bompiani Ed, 1998, cm.13,5x21, pp.353, brossura cop.fig. Coll.Storia Paperback.

UNESCO. Novara, De Agostini 2004, cm.23x28,5, pp.144, ill.col. legatura editoriale, copertina figurata a colori. 9788841812389

classica. Traduz.di Enzio Cetrangolo. Roma, Ediz.Rinascita 1952, cm.15,5x23, pp.X-357, brossura intonso, Coll.Nuova Biblioteca di Cultura,3.

A cura di M. Bucciantini e A.C. Citernesi. Firenze, Olschki Ed. 1993, cm.18x25,5, pp.204, brossura Coll. Biblioteca di bibliografia italiana, 134 Bibliografia italiana di storia della scienza, 8.

Bari, gennaio 2002. Bari, Uniongrafica Corcelli Editrice 2005, cm.17x24, pp.230,(2), numerose figg. in nero nt., brossura, copertina fig. Pubblicaz. del CIRP, Consorzio Interuniversitario Regionale Pugliese.

L'eroe di Chioggia. Prefazione di Nicolò Frigerio Zeno. Postfazione di Alessandro Marzo Magno. Graphe 2018, cm.13x20, pp.162, brossura con bandelle e copertina figurata. Collana I Condottieri,4, Carlo, della famiglia Zen, che leggenda vuole fosse imparentata con gli Imperatori bizantini Leone ii e Zenone, iniziò il suo percorso educativo ad Avignone dal Papa per poi trasferirsi a Padova ma, per via della vita dissoluta e di qualche amore adulterino, lasciò gli studi e si trasferì a Patrasso, in Grecia, dove diede mostra di grandi doti marziali. Il suo carattere lo portò a trasferirsi di nuovo e giunse a Costantinopoli dove trovò il suo vero amore, si sposò e intraprese l’attività di mercante. Coinvolto nelle faide familiari dei Paleologo, si spostò sull'isola di Tenedo, divenuta veneziana proprio grazie alla sua mediazione con l'Imperatore di Bisanzio: qui Carlo Zen riuscì a fermare un attacco genovese e andò in aiuto della madrepatria, venendo così acclamato come eroe di Chioggia. Tuttavia, accusato di tradimento, dovette allontanarsi di nuovo dalla propria Patria nella quale fece ritorno dopo sette anni, lasciando definitivamente le armi e dedicandosi alla cultura: a lui si deve il primo salotto intellettuale veneziano tra studiosi italiani e dotti bizantini. Morì a ottantaquattro anni, celebrato come uno dei condottieri più importanti della Serenissima