Industrial design.

1991, cm.22,5x24,5, pp.200, ill. legatura editoriale, sopracoperta.

Un saggio introduttivo con i confronti antologici da J.Ruskin, W.Morris, H. van de Velde, T. van Doesburg, P.Mondrian et al. Messina-Firenze, Casa Editrice G.D'Anna 1974, cm.11,5x20,5, pp.192, alcune ill. in bn.nt., br., cop. fig. Coll.Tangenti - Proposte e Verifiche Culturali, 48.

A cura di Fiammetta Adriani. Napoli, Electa Ed. 2004, 2 voll. cm.25,5x28,5, pp.143,149, num.tavv.a col.nt. legature editoriale copertine figurate a colori cofanetto. La tradizione artigianale della Campania è antichissima: i primi esempi risalgono ai secoli precedenti il cristianesimo, per proseguire con i reperti tornati alla luce nelle città sepolte dal Vesuvio, con le maioliche medievali, gli argenti e le tarsie marmoree del Barocco, la lavorazione del corallo, l'arte presepiale, l'intarsio ligneo. L'Ottocento segna l'ingresso della Campania nel campo della lavorazione delle armi, degli impianti ferroviari, dell'industria meccanica e navale. Non minore sarà nel Novecento il ruolo della Regione: una scuola rigorosa di disegno industriale reinventa un'identità internazionale per le manifatture campane, in un panorama produttivo che va ormai dal fashion design all'industria aerospaziale.

Con una presentazione di Roberto Paolo Ciardi. Pisa, ETS 1987, cm.21x30, pp.100, num.figg.bn.nt. br.cop.fig.a col.