Viaggi Esplorazioni Guide

Nimes, Delta Color 2009, cm.30x32, pp.693, numerose fotogg. a colori nel testo, legatura editoriale. cartonata, cofanetto.

London, Harvill Press 1997, cm.25,5x33,5, pp.XII,242, numerose illustrazioni e tavole a colori nel testo, legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori.

Fotografie Enrico Formica. Aosta, PDT 2018, cm.32x29. pp.220, con numerosissime foto a colori. legatura editoriale cartonata. Ediz. italiana, inglese e spagnola. "Terra Sancta" è una pubblicazione che vuole aiutare l'immaginazione affinché, attraverso le immagini che Enrico Formica ha realizzato, la terra dei luoghi biblici e dei Vangeli possa entrare direttamente nel cuore dei lettori. Immagini che colgono la realtà fino a 360° di ampiezza perché chi le contempla possa apprezzare la bellezza e la maestosità di questa terra sacra e millenaria. Le immagini sono state arricchite da testi in lingua italiana, inglese e spagnola, densi di informazioni e suggestioni, scritti da Padre Eugenio Alliata, ofm, un grande conoscitore ma soprattutto un amante di questi luoghi, attualmente direttore del Museo Archeologico della Custodia di Terrasanta.

Textes Petr Sindelar. Editions de la Boussole 2006, cm.33x30, pp.200 illustrazioni a colori, legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori.

Ivrea, Priuli & Verlucca 2005, cm.25x33, pp.360, 215 figure bn.e a colori nel testo, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori. Coll.Antica Cartografia,1. A storia di questo libro nasce nel 1970, quando tre persone che soggiornavano abitualmente durante le vacanze in Val d'Ayas, ad Antagnod, un medico, una farmacista e un dirigente d'azienda, iniziarono uno studio sull'antica cartografi a della Valle d'Aosta. L'elemento scatenante fu casuale: l'acquisto da parte di uno di loro di una carta geografi ca antica del Piemonte per un dono. Le tre persone con passione iniziarono così uno studio sulla cartografi a delle Grandi Alpi che li portò a pubblicare dopo quattro anni, nel 1974, il volume Le Grandi Alpi nella cartografi a dei secoli passati 1482-1865 per i tipi di Priuli & Verlucca. Il libro ebbe successo, l'edizione fu esaurita in poco tempo ed entrò nella dotazione delle principali biblioteche civiche e private europee e in quelle delle Università americane. Attualmente è reperibile solo sul mercato antiquario ed è diventata un'opera molto richiesta. Il riscontro favorevole ottenuto dal volume del 1974 non costituì per i tre autori un punto d'arrivo. Purtroppo dopo un solo anno dalla pubblicazione del libro uno degli autori, Massimo Pomella, che era stato l'ideatore del progetto, venne a mancare prematuramente. Proprio in sua memoria, e tenendo presente i suoi insegnamenti sulla cartografi a, Laura e Giorgio Aliprandi continuarono sistematicamente le ricerche iniziate, pubblicando testi e articoli di cartografi a alpina settoriale, ad esempio sul Monte Bianco in collaborazione con la Bibliothèque Nationale di Parigi nel 1984, sul problema delle migrazioni walser a sud del Monte Rosa, tenendo conferenze e organizzando mostre di cartografi a: di particolare rilievo quella a Chamonix nella stagione 2000-2001 organizzata dal Comune e ospitata presso il Museo Alpino. L'idea di fondo che animava questa continua ricerca era quella di ampliare e aggiornare il volume pubblicato nel 1974, anche alla luce delle nuove acquisizioni sia di carte che di documenti di letteratura alpina, ma questo progetto veniva sistematicamente rimandato anche per comprensibili motivi professionali di lavoro che non permettevano di trovare il tempo per ordinare il materiale raccolto per la stesura di una nuova edizione. Stimolati da amici e dallo stesso editore, circa tre anni fa Laura e Giorgio Aliprandi si misero ad ordinare la documentazione raccolta in questi trent'anni che sarebbe servita per porre le basi di un nuovo testo, sollecitati anche dal fatto che in tutto questo tempo non era apparso nella letteratura alpina un volume analogo e cioè uno studio sistematico della cartografi a delle Grandi Alpi che, intrecciato agli eventi storici, fosse fi nalizzato anche allo studio degli antichi passaggi. L'opera attuale Le Grandi Alpi nella cartografi a 1482-1885 è un'indagine di cartografi a storica in quanto gli autori hanno cercato di ritrovare nelle carte geografi che le tracce delle vicende umane, politiche, militari e religiose che costituiscono la storia del territorio alpino. Lo studio dei toponimi, delle frontiere e soprattutto dei colli che rappresentano la parte più «umana» che la cartografi a delle Alpi può offrirci, ha consentito di realizzare questo volume. Per gli autori la carta geografi ca non è una semplice rappresentazione del territorio come sempre è stata considerata, ma un «documento storico» fi no ad ora trascurato nella storiografi a: la frase latina «Historiæ oculus geographia» sintetizza il loro modo di considerare l'argomento della cartografi a alpina. Il vecchio testo del 1974, completamente rinnovato, ha costituito per gli autori un punto di riferimento di cui hanno tenuto presente solo l'impianto e il piano dell'opera. La quantità di materiale raccolto ha permesso di suddividere il lavoro in due volumi: il primo dedicato alla storia della cartografi a alpina, che illustra come la scoperta delle Alpi da parte dei cartografi sia stata lenta e graduale; la ricerca è stata fi nalizzata soprattutto alla descrizione dei colli utilizzati per motivi commerciali, religiosi, militari. Il secondo volume affronta la tematica della cartografi a specialistica delle Alpi, prendendo in considerazione lo studio settoriale delle Grandi Alpi dal Monviso al Monte Rosa. È stato un lavoro impegnativo e gravoso, diffi cile da organizzare anche perché il materiale raccolto in tanti anni di ricerca assommava a più di 700 carte, ridotte a circa 500 effettivamente utilizzate per la pubblicazione e elencate alla fi ne del secondo volume in un catalogo riassuntivo. Quest'opera di largo respiro si può considerare la «summa» delle carte geografi che antiche relative alle Grandi Alpi, che mai sono state una barriera e mai, grazie ad un sistema di colli e passaggi ben messi in evidenza dallo studio cartografi co, hanno diviso le genti al di qua e al di là della catena alpina.

Torino, Priuli & Verlucca Editori 1991, cm.14,5x21, pp.585,numerose ill. in bn.nt., 23 foto in 16 tavv. a colori ft., brossura, copertina figurata.

Aosta, Tipografia Valdostana 2009, cm.28,5x21,5, pp.78 illustrato a colori. legatura editoriale cartonata, copertina figurata a colori.

Marval 2003, cm25x29,5, Illustrations couleur legatura editoriale cartonata con sopraccoperta.

Forografie di Albertina D'Urso e Matteo Bertolio. circa 2010, cm.27x24, pp.circa 150, legatura editoriale cartonata copertina figurata a colori.

Aus dem Franzosischen von Egbert Baqué und Clemens Wilhelm. Munchen, Knesebeck 2002, cm.30x37, pp.395, completamente illustrato. legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori.

Scarmagno, Priuli & Verlucca Editori 2003, cm.35x31, pp.140, 140 illustrazioni in bianco e nero e a colori. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. Collana 360 Gradi. Testo Italiano e Inglese. Il volume raccoglie i più bei panorami della città eterna in splendide fotografie appositamente realizzate che si aprono fino a due metri di lunghezza.

Ivrea, Priuli & Verlucca 2005, cm.25x33, pp.360, 215 figure bn.e a colori nel testo, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata a colori, cofanetto. Coll.Antica Cartografia,1. A storia di questo libro nasce nel 1970, quando tre persone che soggiornavano abitualmente durante le vacanze in Val d'Ayas, ad Antagnod, un medico, una farmacista e un dirigente d'azienda, iniziarono uno studio sull'antica cartografi a della Valle d'Aosta. L'elemento scatenante fu casuale: l'acquisto da parte di uno di loro di una carta geografi ca antica del Piemonte per un dono. Le tre persone con passione iniziarono così uno studio sulla cartografi a delle Grandi Alpi che li portò a pubblicare dopo quattro anni, nel 1974, il volume Le Grandi Alpi nella cartografi a dei secoli passati 1482-1865 per i tipi di Priuli & Verlucca. Il libro ebbe successo, l'edizione fu esaurita in poco tempo ed entrò nella dotazione delle principali biblioteche civiche e private europee e in quelle delle Università americane. Attualmente è reperibile solo sul mercato antiquario ed è diventata un'opera molto richiesta. Il riscontro favorevole ottenuto dal volume del 1974 non costituì per i tre autori un punto d'arrivo. Purtroppo dopo un solo anno dalla pubblicazione del libro uno degli autori, Massimo Pomella, che era stato l'ideatore del progetto, venne a mancare prematuramente. Proprio in sua memoria, e tenendo presente i suoi insegnamenti sulla cartografi a, Laura e Giorgio Aliprandi continuarono sistematicamente le ricerche iniziate, pubblicando testi e articoli di cartografi a alpina settoriale, ad esempio sul Monte Bianco in collaborazione con la Bibliothèque Nationale di Parigi nel 1984, sul problema delle migrazioni walser a sud del Monte Rosa, tenendo conferenze e organizzando mostre di cartografi a: di particolare rilievo quella a Chamonix nella stagione 2000-2001 organizzata dal Comune e ospitata presso il Museo Alpino. L'idea di fondo che animava questa continua ricerca era quella di ampliare e aggiornare il volume pubblicato nel 1974, anche alla luce delle nuove acquisizioni sia di carte che di documenti di letteratura alpina, ma questo progetto veniva sistematicamente rimandato anche per comprensibili motivi professionali di lavoro che non permettevano di trovare il tempo per ordinare il materiale raccolto per la stesura di una nuova edizione. Stimolati da amici e dallo stesso editore, circa tre anni fa Laura e Giorgio Aliprandi si misero ad ordinare la documentazione raccolta in questi trent'anni che sarebbe servita per porre le basi di un nuovo testo, sollecitati anche dal fatto che in tutto questo tempo non era apparso nella letteratura alpina un volume analogo e cioè uno studio sistematico della cartografi a delle Grandi Alpi che, intrecciato agli eventi storici, fosse fi nalizzato anche allo studio degli antichi passaggi. L'opera attuale Le Grandi Alpi nella cartografi a 1482-1885 è un'indagine di cartografi a storica in quanto gli autori hanno cercato di ritrovare nelle carte geografi che le tracce delle vicende umane, politiche, militari e religiose che costituiscono la storia del territorio alpino. Lo studio dei toponimi, delle frontiere e soprattutto dei colli che rappresentano la parte più «umana» che la cartografi a delle Alpi può offrirci, ha consentito di realizzare questo volume. Per gli autori la carta geografi ca non è una semplice rappresentazione del territorio come sempre è stata considerata, ma un «documento storico» fi no ad ora trascurato nella storiografi a: la frase latina «Historiæ oculus geographia» sintetizza il loro modo di considerare l'argomento della cartografi a alpina. Il vecchio testo del 1974, completamente rinnovato, ha costituito per gli autori un punto di riferimento di cui hanno tenuto presente solo l'impianto e il piano dell'opera. La quantità di materiale raccolto ha permesso di suddividere il lavoro in due volumi: il primo dedicato alla storia della cartografi a alpina, che illustra come la scoperta delle Alpi da parte dei cartografi sia stata lenta e graduale; la ricerca è stata fi nalizzata soprattutto alla descrizione dei colli utilizzati per motivi commerciali, religiosi, militari. Il secondo volume affronta la tematica della cartografi a specialistica delle Alpi, prendendo in considerazione lo studio settoriale delle Grandi Alpi dal Monviso al Monte Rosa. È stato un lavoro impegnativo e gravoso, diffi cile da organizzare anche perché il materiale raccolto in tanti anni di ricerca assommava a più di 700 carte, ridotte a circa 500 effettivamente utilizzate per la pubblicazione e elencate alla fi ne del secondo volume in un catalogo riassuntivo. Quest'opera di largo respiro si può considerare la «summa» delle carte geografi che antiche relative alle Grandi Alpi, che mai sono state una barriera e mai, grazie ad un sistema di colli e passaggi ben messi in evidenza dallo studio cartografi co, hanno diviso le genti al di qua e al di là della catena alpina.

A cura di Alessandro Gogna e Marco Milani. Priuli e Verlucca per la La Stampa 2006, cm.22,5x29, pp.128 illustrato a colori. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori.

Photography by Aleksandra Lajtenberger. Created by Brand Portal. s.d,circa 2020, cm.30x43, pp.circa 60 di tavole a colori. legatura editoriale cartonata, copertina figurata a colori.

Callisto Publishers 2016, cm.31x40, pp.384 illustrazioni bn.e a colori. legatura editoriale cartonata, copertina figurata a colori. Collector's Edition. The history of Canada is inseparable from the history of Canadian Pacific. The company's advertising and publicity strategies and their influence on the country's perception can be regarded as a very early example of the concept of nation branding. The deep interdependence between a private company's economic and strategic interests and a newly formed nation's identity makes this arrangement unique. Canadian Pacific not only built the nation's first transcontinental railway, a prerequisite for Canada's political unification in the 19th century; it quickly expanded to become the world's largest transportation conglomerate that for many decades formed the backbone for Canada's economic development. Efficient railroad and global shipping services were complemented by numerous activities that attracted immigrants and tourists to Canada, including the famous landmark hotels designed in what is now referred to as Canadian Chateaux Style: Chateaux Frontenac, The Banff Springs Hotel, Chateaux Lake Louise, and many others. A distinct Canadian national identity was still in its infancy in the 19th century, and various stereotypes linked with Canada today are the direct result of decisions made by the designers and artists whose work is portrayed in the book and by Canadian Pacific's executives. In the context of these identity building processes the book showcases the significance of commercial art and advertising pointing far beyond their trivial function as promoters of a commodity or service.Professor Marc H. Choko's concise and compelling narrative is brought to life by more than 600 carefully selected historic photos, illustrations and documents that mirror Canadian Pacific's widespread activities and unusually diverse clientele, ranging from the adventurous travelers of the late 19th century to immigrants in search of a better future, from wealthy cruise passengers to big game hunters, from outdoor enthusiasts to airline customers starting in the 1940s.No expense has been spared to reproduce this critical part of Canadian history: the publisher sent their production manager to Canadian Pacific's corporate archives in Montreal to supervise digitalization and record the properties of the originals reproduced in this book, taking note of any special colours or other significant characteristics. Similarly, many museums and private collectors cooperated to allow for a book that reproduces all commercial art with unparalleled accuracy and vivacity. Conceived by internationally recognized art book publisher Callisto and designed by distinguished Berlin-based designer Yvonne Quirmbach, Canadian Pacific: Creating a Brand, Building a Nation was produced in a renowned printing facility in northern Italy on deluxe 200g Fedrigoni paper. The clamshell case, also designed by Yvonne Quirmbach and limited to an edition of 999, was handcrafted in Berlin, Germany. It features a wood veneer cover symbolizing the natural beauty of Canada.

Photography by Sara Cedar Miller. Central Park Conservancy, Central to the park. Milano, Rizzoli 2015, cm.38x33, pp.176, illustrazioni a colori, Oversize hardcover, clothbound. dustcover, Slipcase.

Kröller-Müller Museum, Otterlo 1995, cm.35,5x27, formato albo pp.32 illustrato. brossura con copertina figurata, con bandelle.

Prefazione di Cesare Musatti. Milano, CLUEP 1986, cm.11,5x16,5 pp.337, illustrazioni in bianco e nero brossura con bandelle e copertina figurata. Collana CLUEP-Guide.

Introduzione e cura di Veronica Gabbrielli. Premessa di Cosimo Ceccuti. Firenze, Fondaz.Spadolini, Nuova Antologia - Le Monnier 2002, cm.16,5x24, pp.VI,153, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Collana Centro Studi sulla Civiltà Toscana fra '800 e '900. Fondazione Spadolini. Nuova Antologia, 26.

Questa raccolta è una collezione artigianale assemblata probabilmente negli anni '20 del '900 o poco precedentemente. Non sono presenti date, ma dalle immagine e dalla presenza di automezzi nelle figure di evince che probabilmente questi album sono stati prodotti circa negli anni '20. Collezione costituita da tre cartelle contenute in un bel cofanetto artigianale in tela con dorso e angoli in pelle. Ciascuna cartella è costituita da fogli a righe con testi scritti con penna a china in calligrafia molto chiara e nitida. Testi intercalati da cartine a colori applicate, mappe, ritagli di riviste con fotografie e testi applicati, tratti da riviste, quotidiani, guide e anche opuscoli o pubblicità d'epoca o depliant turistici. Deduciamo siano resoconti dovuti a viaggi integrati con altre informazioni e ricerche bibliografiche. --Prima cartella, America. America del Nord, Chicago, California, Niagara falls, Canada, Amercia Centrale e insulare, Panama, Brasile, Cile , Argentina, Columbia, equatore, Perù. pp.96, --Seconda cartella, Asia. Raccolta di vedute delle principali città, popolazione, costumi, rilievi, fiumi, coste. Palestina, Arabia, Turchia, Siria, Cipro, Iran e Mesopotamia, Persia, Afghanistan Russia, India (molto ampia la trattazione dell'India), Birmania, Singapore , Penisola Malacca, Ceylon, Cina, Giappone, Sumatra, Giava, Bali, Filippine, Australia, pp.156. --Terza cartella. Africa. Colonie italiane, Libia, Eritrea , Somalia. Colonie Spagnole. Isole Canarie. Colonie Francesi, Tunisia, Fez, Tanger. Egitto, Sudan, Somalia britannica e francese, e altre località africane in appendice. pp.94.

Fiesole, Polaris 1992, cm.33x33, pp.160 illustrazioni a colori, legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori.

Un libro per le vacanze e per sognare lidi lontani ma non troppo. È un viaggio tra pianure deserte e carovane di pellegrini, generosi cammelli e fatiche quotidiane, muezzin ed emiri, califfi e principesse, moschee e preghiere al tramonto, giardini di palme e oasi d’acqua. E si potrebbe continuare a lungo perché il viaggio di Ibn Gubayr, illustre letterato arabo-andaluso (1145-1217) dura ben tre anni, dal 1183 al 1185. Paesi visitati, monumenti descritti, esperienze vissute, ogni cosa è annotata nel suo celebre Diario di viaggio. Palermo, Sellerio per Banco di Sicilia 1979, cm.21x27, pp.300, 16 tavv. a col.ft., num.diss.bn.nt. legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata a colori. Prima edizione, con allegata una serigrafia cm.21x27, di Bruno Caruso rappresentante Ibn Gubair.

Barcelona, Lunwerg Editores 1992, cm.30x30, pp.156, illustrato. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata. Testo Spagnolo.

Antologia degli scritti più recenti sulla democrazia svedese pubblicati dai giornali italiani e raccolti da Brynolf Eng. Roma, Bulzoni 1973, cm.15x21,5, pp.452, legatura editoriale cartonata.