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#100072 Filologia

"Scritti filologici. I: Letteratura greca; II: Letteratura latina, cultura contemporanea, recensioni."

Author:
Curator: A cura di F. Bornmann, G. Pascucci, S. Timpanaro.
Publisher: Olschki Ed.
Date of publ.:
Details: 2 voll. cm.17,5x25, 2 tomi di lxxiv-1046 pp., brossura

EAN: 9788822234674
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Publicazione dell'Accademia della Crusca. Firenze, Le Lettere 2012, cm.12x18, pp.152, brossura Il volumetto "Per un grande vocabolario storico della lingua italiana" che qui si ristampa in edizione anastatica, raccoglie due contributi "storici", quello di Michele Barbi del 1935 e quello di Giorgio Pasquali del 1941, ai quali segue una relazione "istituzionale" di Giovanni Nencioni - ma in nome della Crusca e di una commissione formata da Giacomo Devoto, Bruno Migliorini e Vittorio Santoli. La pubblicazione non aveva solo un valore scientifico e documentario, bensì principalmente una funzione "militante" e operativa. A distanza di due anni dalla prima uscita dell'intervento di Nencioni la riedizione in volume avveniva non casualmente nella collana "Biblioteca di Lingua nostra", estensione della rivista diretta da Migliorini e Devoto, ed era la conferma e il rilancio energico della volontà della Crusca di riaprire il laboratorio del Vocabolario.

EAN: 9788860876447
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Firenze, Le Monnier 1953, cm.10x17,5, pp.146, brossura con bandelle, Bibliotechina del Saggiatore. Intonso. Prima edizione. Giorgio Pasquali, maestro della filologia classica italiana, arriva in Germania guidato dall'amore per l'antichità; lo stesso sentimento spinge Ludwig Curtius, il grande archeologo tedesco, verso l'Italia. Le due vicende si intrecciano per qualche attimo appena - ma per sempre i due spiriti rimarranno affini. In questo libro Pasquali ripercorre la vita di Curtius attraverso la filigrana dei ricordi dell'archeologo, cui affianca costantemente i propri. Ne nasce una biografia a specchio che pone a confronto l'esperienza umana e intellettuale di due protagonisti dell'antichistica europea, tratteggiando la storia culturale dei rispettivi paesi a cavallo di due secoli. Le avventurose esperienze di Curtius - in Oriente e in Occidente, tra le cantine bavaresi e sul fronte balcanico - offrono lo spaccato di un'Europa colta che danza sull'orlo del vulcano e al tempo stesso consentono a Pasquali di far emergere i propri giudizi, le proprie impressioni, le proprie valutazioni autonome. Al disfacimento degli ambienti intellettuali e universitari nella Germania di Weimar, e alla crisi dell'intero mondo tedesco, si legano così le sofferte meditazioni su questioni sociali e sui problemi della cultura italiana. Le osservazioni critiche, le digressioni, i ritratti di grandi studiosi che costellano la narrazione rendono il libro un'opera in cui i toni vivaci corrispondono alle sfumature dell'entusiasmo che Pasquali prova per un campione della humanitas. Con uno scritto di Eduard Fraenkel.
EUR 15.00
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Roma, Vittoriano-Regio Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano 1936, cm.18x25, pp.XXI,123, brossura intonso. Tracce di bruniture in cop., altrimenti ottimo esempl. Coll.Biblioteca Scientifica. II Serie: Fonti, vol.X.
EUR 38.00
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#210412 Storia Antica
Traduzione di Silvia Ballingeri. Milano, Mondadori 2012, cm.11x18, pp.778, legatura editoriale cartonata, cofanetto figurato a colori. Collezione I Meridiani. I Classici della Storia,83.
EUR 16.90
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Ivrea, Priuli & Verlucca 2005, 2 voll. cm.25x33, pp.360, 383, 215 figg.bn.e a col.nt. legg.editoriale in tutta pelle, con sbalzi in pelle e neri ai dorsi. Cofanetti in mezza pelle. Coll.Antica Cartografia. Esemplare facente parte dell'edizione lusso. A storia di questo libro nasce nel 1970, quando tre persone che soggiornavano abitualmente durante le vacanze in Val d'Ayas, ad Antagnod, un medico, una farmacista e un dirigente d'azienda, iniziarono uno studio sull'antica cartografi a della Valle d'Aosta. L'elemento scatenante fu casuale: l'acquisto da parte di uno di loro di una carta geografi ca antica del Piemonte per un dono. Le tre persone con passione iniziarono così uno studio sulla cartografi a delle Grandi Alpi che li portò a pubblicare dopo quattro anni, nel 1974, il volume Le Grandi Alpi nella cartografi a dei secoli passati 1482-1865 per i tipi di Priuli & Verlucca. Il libro ebbe successo, l'edizione fu esaurita in poco tempo ed entrò nella dotazione delle principali biblioteche civiche e private europee e in quelle delle Università americane. Attualmente è reperibile solo sul mercato antiquario ed è diventata un'opera molto richiesta. Il riscontro favorevole ottenuto dal volume del 1974 non costituì per i tre autori un punto d'arrivo. Purtroppo dopo un solo anno dalla pubblicazione del libro uno degli autori, Massimo Pomella, che era stato l'ideatore del progetto, venne a mancare prematuramente. Proprio in sua memoria, e tenendo presente i suoi insegnamenti sulla cartografi a, Laura e Giorgio Aliprandi continuarono sistematicamente le ricerche iniziate, pubblicando testi e articoli di cartografi a alpina settoriale, ad esempio sul Monte Bianco in collaborazione con la Bibliothèque Nationale di Parigi nel 1984, sul problema delle migrazioni walser a sud del Monte Rosa, tenendo conferenze e organizzando mostre di cartografi a: di particolare rilievo quella a Chamonix nella stagione 2000-2001 organizzata dal Comune e ospitata presso il Museo Alpino. L'idea di fondo che animava questa continua ricerca era quella di ampliare e aggiornare il volume pubblicato nel 1974, anche alla luce delle nuove acquisizioni sia di carte che di documenti di letteratura alpina, ma questo progetto veniva sistematicamente rimandato anche per comprensibili motivi professionali di lavoro che non permettevano di trovare il tempo per ordinare il materiale raccolto per la stesura di una nuova edizione. Stimolati da amici e dallo stesso editore, circa tre anni fa Laura e Giorgio Aliprandi si misero ad ordinare la documentazione raccolta in questi trent'anni che sarebbe servita per porre le basi di un nuovo testo, sollecitati anche dal fatto che in tutto questo tempo non era apparso nella letteratura alpina un volume analogo e cioè uno studio sistematico della cartografi a delle Grandi Alpi che, intrecciato agli eventi storici, fosse fi nalizzato anche allo studio degli antichi passaggi. L'opera attuale Le Grandi Alpi nella cartografi a 1482-1885 è un'indagine di cartografi a storica in quanto gli autori hanno cercato di ritrovare nelle carte geografi che le tracce delle vicende umane, politiche, militari e religiose che costituiscono la storia del territorio alpino. Lo studio dei toponimi, delle frontiere e soprattutto dei colli che rappresentano la parte più «umana» che la cartografi a delle Alpi può offrirci, ha consentito di realizzare questo volume. Per gli autori la carta geografi ca non è una semplice rappresentazione del territorio come sempre è stata considerata, ma un «documento storico» fi no ad ora trascurato nella storiografi a: la frase latina «Historiæ oculus geographia» sintetizza il loro modo di considerare l'argomento della cartografi a alpina. Il vecchio testo del 1974, completamente rinnovato, ha costituito per gli autori un punto di riferimento di cui hanno tenuto presente solo l'impianto e il piano dell'opera. La quantità di materiale raccolto ha permesso di suddividere il lavoro in due volumi: il primo dedicato alla storia della cartografi a alpina, che illustra come la scoperta delle Alpi da parte dei cartografi sia stata lenta e graduale; la ricerca è stata fi nalizzata soprattutto alla descrizione dei colli utilizzati per motivi commerciali, religiosi, militari. Il secondo volume affronta la tematica della cartografi a specialistica delle Alpi, prendendo in considerazione lo studio settoriale delle Grandi Alpi dal Monviso al Monte Rosa. È stato un lavoro impegnativo e gravoso, diffi cile da organizzare anche perché il materiale raccolto in tanti anni di ricerca assommava a più di 700 carte, ridotte a circa 500 effettivamente utilizzate per la pubblicazione e elencate alla fi ne del secondo volume in un catalogo riassuntivo. Quest'opera di largo respiro si può considerare la «summa» delle carte geografi che antiche relative alle Grandi Alpi, che mai sono state una barriera e mai, grazie ad un sistema di colli e passaggi ben messi in evidenza dallo studio cartografi co, hanno diviso le genti al di qua e al di là della catena alpina.
EUR 195.00
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