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L'attualità del pensiero politico di Piero Calamandrei.

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Publisher: Olschki Ed.
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Details: cm.17,5x25, 20 pp., Coll.

EAN: 9788822222404
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Firenze, Olschki Ed. 1978, cm.17,5x25, 28 pp., Coll.

EAN: 9788822222411
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Firenze, Olschki Ed. 1978, cm.17,5x25, 44 pp., Coll.

EAN: 9788822222428
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Firenze, Olschki Ed. 2002, cm.17x24, pp.152, con 35 tavv.ft., brossura cop.fig. Quaranta anni di storia italiana – dalla fine dell’Ottocento alla II guerra mondiale – visti dal cuore della Toscana centrale. L’attenzione è rivolta in particolare al ruolo dei gruppi rivoluzionari e alla drammatica vicenda di una famiglia anarchica che, scegliendo anche la via del brigantaggio, esaltò lo spirito ribelle del territorio e fece a lungo parlare di sé, prima di essere travolta dalla forza dello Stato e costretta al carcere, al confino e all’esilio.

EAN: 9788822251220
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Milano, SugarCo 1986, cm.13,5x21,5, pp.236, brossura.
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#115093 Arte Scultura
Milano, Five Continents Editions 2005, cm.17x24, pp.172, 63 tavv. col., e num.bn.nt. brossura cop.fig. Galleria delle arti. 6. In generale, quando si pensa alla scultura del Seicento a Roma, vengono in mente le celebri, strabilianti, opere di Gian Lorenzo Bernini, come la Fontana dei Fiumi o l'Estasi di Santa Teresa. Il concetto stesso di barocco romano s'identifica, nell'opinione comune, con il nome del grande genio di quel secolo. In effetti, l'incidenza dell'opera di Bernini sulla scultura e in genere sull'arte del suo tempo fu, soprattutto a Roma, determinante; ma questa egemonia si diffuse solo nella seconda metà del Seicento, e non in modo così univoco come si può credere. Altri grandi scultori, con le loro diverse personalità spesso lontanissime da quella di Bernini, contribuirono a rendere estremamente sfaccettato e complesso il panorama straordinario della statuaria a Roma. Alcune grandi mostre organizzate negli ultimi anni hanno permesso di avvicinare anche un pubblico più vasto alla pluralità di tendenze che si trovarono a convivere e che spesso si contaminarono, nell'ambito della scultura secentesca. Ma ancora molto parziale appare una conoscenza più diffusa di quell'irripetibile stagione della civiltà figurativa italiana. Questo libro, indirizzato in particolare agli studenti e ai visitatori dei musei desiderosi di approfondimento, intende esporre, in modo lineare e secondo una serrata successione cronologica, quei fatti artistici. Il percorso prende le mosse dalla produzione scultorea dei primi decenni del Seicento, rappresentata da una serie di personalità molto diverse e da un accentuato cosmopolitismo. Più tardi, con l'affermarsi dei grandi maestri, il panorama tende a polarizzarsi attorno a Bernini, a Alessandro Algardi, a François Duquesnoy. Ad un nuovo modo di confrontarsi con l'antico si accompagna una vigorosa tendenza al colorismo di matrice veneziana e una ricerca di effetti e toni sublimi di sorprendente originalità. In questo testo abbiamo cercato di abolire, per quando possibile, le definizioni scolastiche come ‘classicismo' e ‘barocco', categorie buone per tutti gli usi, che hanno indotto col tempo a vedere le personalità e le correnti artistiche di quel secolo come cristallizzate e quasi non comunicanti tra loro. Seguendo le più aggiornate e concrete riflessioni della storiografia sull'argomento, abbiamo anche tentato di far luce sui rapporti di bottega tra i grandi maestri e i così detti ‘giovani', allievi o collaboratori saltuari, per far emergere il temperamento sperimentale di alcuni di questi ‘giovani' appunto, come Melchiorre Caffà o Antonio Raggi, o la capacità di altri di bilanciare e fondere le tendenze più diverse, come avvenne per Ercole Ferrata. Così il testo si propone di illustrare come, nell'intero arco di quel secolo, marmo e travertino furono impiegati per creare una popolazione di statue a cielo aperto e dentro le chiese, che segnò il volto nuovo e davvero senza confronti della Roma moderna.

EAN: 9788874390939
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Torino, Einaudi 2009, cm.15x23, pp.198, brossura copertina figurata a colori. Oppressa da una frenetica gestione del tempo, la nostra epoca ha un grande bisogno di pazienza, virtù protagonista in questo libro di Paolo Pejrone, senza alcun dubbio nostro "giardiniere" per eccellenza, principale responsabile della nuova attenzione culturale che circonda piante e giardini. Il lavoro del giardiniere richiede un senso diverso del tempo e del vivere: "in giardino non c'è fretta", come recita uno dei capitoli del libro. Il tempo della natura non può essere forzato e costretto. E, in questo modo, l'astuzia della ragione ci conduce a una sorta di "piccola ecologia del bello": il bello diventa un mezzo per raggiungere il buono. Il curare i fiori, il crescere con delicatezza e attenzione piante e alberi si rivela, nella sua necessaria lentezza, un modo per cambiare il nostro atteggiamento verso il tempo. "La pazienza del giardiniere" vuole chiarire e ribadire la concezione, imperniata sulla semplicità, che Pejrone ha del giardino, aborrendo e esecrando ogni sofisticazione, sia concreta che metaforica. Il libro evidenzia poi il rapporto che la società civile deve avere con il verde pubblico, denunciando il dilettantismo e l'arroganza con i quali spesso si agisce nel costruire e curare giardini e altri spazi comuni. Il nuovo libro di Paolo Pejrone, "giardiniere" per eccellenza, principale e meritorio responsabile della nuova attenzione culturale che circonda piante e giardini. Il lavoro del giardiniere richiede un senso diverso del tempo, dell'agire e del vivere: "in giardino non c'è fretta", come recita uno dei capitoli del libro. Il tempo della natura non può essere forzato, stressato, costretto. Grande spazio hanno nel libro fiori e piante, attraverso l'inimitabile modo di raccontarle e descriverle che ha reso Pejrone celebre, attraverso una brevità lieve ma densa. Tra un capitolo e l'altro si alternano "le guerre del giardiniere": le garbate, ma ferme, denunce sull'incuria, la trascuratezza, o la decisa ostilità nei confronti della natura.

EAN: 9788806199883
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Introduzione di Giordano Bruno Guerri. Milano, Mondadori 2010, cm.14x21, pp.198, legatura editoriale, con sovraccoperta figurata. Collana Le Scie.

EAN: 9788804488606
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#331605 Sociologia
Bologna, Il Mulino ed. 2018, cm.15x21, pp.292, brossura copertina figurata a colori. Coll. Biblioteca Storica. Il libro tratteggia sedici ritratti biografici di donne che hanno partecipato, anche senza essere militanti, a quel grande passaggio d'epoca che va sotto il nome di Sessantotto. Così Franca Viola che si ribellò agli arcaici costumi siciliani e rifiutò il matrimonio riparatore, così Mara Cagol che pagò con la vita la scelta del terrorismo brigatista. Due ribellioni diverse, una pacifica e una violenta, emblematiche di quegli anni. E in mezzo ci sono le altre, Amelia Rosselli, Carla Accordi, Patty Pravo, Giovanna Marini, Perla Peragallo, Krizia, Emma Bonino, Rossana Rossanda, Carla Lonzi, Letizia Battaglia, Annabella Miscuglio, Mira Furlani, Elena Gianini Belotti, Tina Lagostena Bassi: ogni «scatto» disegna un percorso, politico, artistico, culturale, civile, ora luminoso ora tormentato, sullo sfondo di quella rivoluzione femminile, che - come ha scritto Eric Hobsbawm - è stata l'unica rivoluzione riuscita del Novecento.

EAN: 9788815278241
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