Medieval Theories on Assertive and Non-Assertive Language. Acts of the 14th European Symposium on Medieval Logic and Semantics (Rome, June 11-15, 2002)

Roma, Ecole Française de Rome, Palais Farnèse 1983, cm.15x24, pp.196, 81 ill.in bn.nt.e 4 carte ripieg.allegate, brossura, cop.fig. Allo stato di nuovo. Collection Mélanges d'Archéologie et d'Histoire. Suppléments,1.

Milano, Rizzoli Editore 1979, cm.14,5x22,5, pp.202,(6) legatura ed.cartonata, sopraccop.fig. Coll.La Scala. (Prima edizione ).

Washington, U.S. Department of Health, Education and Welfare 1969, cm.15x23, pp.148, brossura Public Health Service Publ.no.1589-A.

Prefazioni, trad.e note di Massimo Bacigalupo. Introduzione di N.D'Agostino. Testo inglese a fronte. Milano, Garzanti Ed. 2010, 2 voll. cm.11,5x19, pp.LVII,280,244, brossura cop.fig.a col. Coll.I Grandi Libri. "Il racconto d'inverno", scritto probabilmente nel 1611, insieme a "La Tempesta", trae ispirazione da un romanzo d'intrigo e d'avventura che da vent'anni continuava a riscuotere grande successo: Pandosto. Eliminando le parti cupe e sinistre e portando in primo piano i temi a lui cari della perdita e del ritrovamento, della restaurazione dell'innocenza calunniata, del perdono, il genio di Shakespeare ne fa uno spettacolo popolare di altrettanto successo, una sorta di fiaba-commedia "adatta alle lunghe serate d'inverno, che s'estende su un periodo di molti anni e viaggia per molti paesi, una storia malinconica, triste, commovente, ma - scrive Demetrio Vittorini nella prefazione - che fa anche ridere e che tiene in sospeso l'ascoltatore fino all'ultimo e poi gli dà una sorpresa e un lieto fine".