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Attraverso il Risorgimento e l'Italia Unita. Storia e storiografia.

Author:
Publisher: Archivio Guido Izzi - FirenzeLibri.
Date of publ.:
Series: Coll.Archivio Italiano,10.
Details: cm.16,5x24, pp.436, brossura Coll.Archivio Italiano,10.

EAN: 9788876220449
ConditionsNuovo
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Roma, Archivio Guido Izzi Ed. 1993, cm.14,5x21, pp.367, brossura Coll.Biblioteca dell'Archivio.Saggi,9.

EAN: 9788885760424
Nuovo
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Bologna, Cappelli Ed.per Ist.Nazionale di Studi Romani 1987, cm.17x24, pp.604, XXII tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela, sopracop. Coll.Storia di Roma,31.

EAN: 9788837952310
Usato, molto buono
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Roma,18-20 ottobre 1995. A cura di Sergio La Salvia. Roma, Archivio Guido Izzi 2002, cm.18x25, pp.416, brossura, sovraccop.fig. Stato di nuovo. Pubblicaz.dell'Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di Studi Storici Geografici Antropologici.

EAN: 9788885760967
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Traduz.di Silvia Giacomoni. Milano, SE Ediz. 2017, cm.13x22, pp.129, brossura con bandelle, cop.fig.a col. Coll.Testi e Documenti,158. «Tre furori. Tre notturni. Tre possessioni. Gli studi qui riuniti riguardano tutti situazioni estreme in cui, nella violenza o nell'inerzia, l'individuo subisce la legge di un potere superiore: Aiace massacra gli armenti; l'indemoniato di Gerasa urla tra le rocce e i sepolcri; la dormente si abbandona allo spavento. Tre poteri oppressivi: Atena, il demone Legione, l'incubo. Figure nelle quali è designato, delineato con chiaro tratto, su sfondo di tenebra, il nemico che toglie all'uomo la padronanza del proprio agire. Figure ostili, nate forse dall'interpretazione che diamo dei nostri stati di impotenza. Figure concepite anche dal desiderio perverso di abbandonarci a chi è più forte di noi, di affidarci a una forza sconosciuta, foss'anche malefica, e di precipitare, nera liberazione, la perdita, lasciando che si verifichi il peggio. Tre accecamenti: la nube fallace oscura la vista di Aiace; il demone rifiuta di sottomettersi al Salvatore; gli occhi della dormente sono chiusi. Gli ossessi sono individui separati: non hanno accesso alla luce. La sciagura, l'errore sta nell'aver cessato di disporre di sé nel momento in cui hanno cessato di dispone della luce. Ma le tre opere mostrano anche il ritorno doloroso e trionfante della coscienza potenziata, il rinascere del soggetto a se stesso, lo spossessamento superato. Dopo l'eclissi demenziale, Aiace ritrova se stesso alla luce di un sapere affilato che esige la morte. Reso libero, l'indemoniato riceve la missione di raccontare la propria liberazione e di diffondere il verbo che l'ha sottratto al Nemico. L'opera di Füssli è la testimonianza di una coscienza incantata ma non sgomenta: l'intelligenza si fa spettatrice dell'accecamento, vede e mostra, in un chiaro disegno, la donna con gli occhi chiusi, la vittima delle tenebre. Un nuovo sapere, una nuova parola, una nuova vista: ecco dove si giunge, quando si è traversato il furore e l'assenza. Ma occorre che le energie spese per il ritorno a sé siano forti a sufficienza. Altrimenti non si giunge in alcun luogo e il furore non è altro che un inabissarsi e un dissolversi nella notte».

EAN: 9788867234615
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#303166 Dantesca
A cura di Marco Baglio, Luca Azzetta, Marco Petoletti e Michele Rinaldi. Introduzione di Andrea Mazzucchi. Roma, Salerno Ed. 2021, cm.17,5x25, pp.LXXXIV,838, 8 tavole a colori nel testo , una cartina ripiegate, legatura editoriale in tutta tela, sopraccoperta figurata a colori. Coll.Nuova edizione commentata delle Opere di Dante. Pubblicazione del Centro Pio Rajna. La serie delle "Epistole, Egloge, Questio de aqua et terra" costituisce un gruppo di opere dantesche cosiddette "minori", che tali in realtà non sono, perché portano un contributo importante alla ricostruzione del profilo dell'Autore, culturale e biografico. In primo luogo le Epistole, quelle sopravvissute alla dispersione, che conservano la voce di Dante in situazioni o in rapporti umani molto delicati, a parte la XIII, testimonianza preziosa di un tentativo di autoesegesi della Commedia; cosí le Egloge, prova (unica) di raffinata composizione poetica in latino, che offrono un quadro commovente degli ultimi anni di vita del poeta; cosí anche la Questio, tardivamente conosciuta, documento dell'impegno teorico che ha sostenuto il pensatore fino all'estremo. Questa nuova edizione, che recupera i testi più accreditati prodotti dalla moderna filologia dantesca, sottoposti tuttavia ad attenta revisione, correda il dettato di quelle opere di un denso apparato di note critiche e storiche, note esegetiche (a sostegno di nuove scrupolose traduzioni), di una vasta rete di Appendici di documenti integrativi del commento, che ne offrono, complessivamente, un'immagine del tutto nuova. Tale documentazione, opportunamente illustrata, porta elementi decisivi a conferma dell'autenticità di tutte le Epistole, compresa la XIII, e della Questio. Come in tutti i volumi della NECOD, un Sommario delle opere più complesse (l'Epistola a Cangrande e la Questio) e un ampio Indice analitico del volume ne agevolano la lettura e la consultazione.

EAN: 9788869736254
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#303751 Dantesca
A cura di Calogero Giorgio Priolo. Roma, Salerno Editrice 2021, 3 volumi. cm.17x25, pp.1512, legature editoriali in tutta tela, sopracoperte. Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi. Il Dante con l'espositione del lucchese Bernardino Daniello (Venezia, 1568) contiene l'ultimo commento integrale e continuo del Cinquecento, dando conclusione a un percorso esegetico che si era ininterrottamente protratto lungo i due secoli precedenti, a partire dalle note di Jacopo Alighieri. Tale posizione cronologica rende la lettura di Daniello interessante per capire quanto fosse rimasto, e come, delle interpretazioni precedenti, all'alba di un nuovo periodo - il Seicento - in cui gli interessi danteschi avrebbero subito una drastica flessione negli studi. A più riprese tacciate di plagio e di scarso acume dalla critica otto-novecentesca, le chiose danielliane vengono sottoposte nell'Edizione Nazionale a un'analisi obiettiva, che ne rivela le peculiarità e i tratti originali. L'opera di Daniello è importante però non solo a livello contenutistico ma per la sua particolare storia editoriale. Nel volume, pubblicato postumo, la versione della Commedia cui si affiancano le note del lucchese è diversa da quella (o quelle) che lesse per compilarle. Le discrepanze rilevate fra la forma del poema fissata dall'editore e quella desumibile dalle chiose, sono state esaminate in più di trenta fra incunaboli e cinquecentine, al fine di risalire alle fonti di Daniello e di ricostruirne le modalità di impiego.

EAN: 9788869734434
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#304305 Dantesca
A cura di Stafano Pavarini. Roma, Salerno Editrice 2021, cm.17x25, pp.492, legatura editoriali in tutta tela, sopraccoperta. Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi. Pubblicato a Firenze nel 1572 con dedica a Francesco I de' Medici, il "Discorso sopra la prima cantica del divinissimo teologo Dante d'Alighieri del Bello, nobilissimo fiorentino, intitolata 'Commedia'" doveva costituire, nelle speranze del suo autore Vincenzio Buonanni (del quale sono purtroppo ignoti i dati biografici), il primo tomo - rimasto poi l'unico edito - di un progettato vasto commento al poema dantesco. Membro dell'Accademia Fiorentina, Buonanni si proponeva di restaurare il testo originale sulla base di antichi codici e al contempo di illuminarne i punti oscuri mediante un'esegesi attenta alle suggestioni della cultura umanistica. Nel clima della Controriforma, egli si proponeva inoltre di continuare la tradizione del commento filosofico-morale ai versi di Dante, rinunciando però alla sistematicità di altri interpreti per la scelta originale della misura - sempre varia - della chiosa, quasi avesse di fronte un classico greco o latino per cui approntare un adeguato corredo di glosse. Linguista ed erudito, il Buonanni propose per il dettato una singolare riforma ortografica al fine di rendere perspicua la pronuncia del testo trecentesco e attuò insieme una complessa strategia ermeneutica, basata su un poderoso sistema di fonti (anche di letteratura greca antica e bizantina), ulteriormente vivacizzato da dotte polemiche con l'ambiente fiorentino (dal Landino al Lasca) e veneziano (Bembo). Furono però proprio queste diatribe a causare l'interruzione dell'opera...

EAN: 9788884029485
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