Poeti americani da E.A.Robinson a W.S.Merwin (1900-1956).

Pref.di G.Ferretti. Milano, Banca Commerciale Italiana 1992, cm.23,24, pp.317, centinaia di tavv.a col.nt. legatura editoriale con sopraccoperta illustrazioni a a colori. Ediz.f.c.

Bologna, Ediz.Bora 1984, cm.18x23, pp.72, alcune fotogr.nt.e 77 tavv.bn.e col.nt. brossura cop.fig.a col. Coll.Polivalente,14.

Testi originali a fronte. Milano, Schwarz Editore 1958, cm.16x21,5, pp.264,(8), legatura ed. in imitlin turchino, titoli in oro al dorso, sopraccoperta fig. a colori. Coll. Enciclopedia di Cultura Moderna, 2.

Questa edizione è stata composta a mano e stampata in torchio Stanhope a cura di Luigi Maestri su carta al tino in 99 esemplari+XV. Galleria Rizzardi 1983, cm.18x25, pp.20, brossura con copertina con carta strappata a mano e non rifilata. L'esemplare dovrebbe accompagnarsi con un acquaforte di Lucio del Pezzo , purtroppo il nostro esemplare ne è sprovvisto. Edizione numerata, nostro esemplare in numeri romani n.X.

Traduzione di Laura Marchiori e Maria Attardo Magrini. Milano, Il Saggiatore Ed. 1959, cm.15,5x21,5, pp.380,100 tavole a colori e 385 illustrazioni bn. nel testo , legatura editoriale , con sopraccoperta figurata. Coll.Galleria del Minotauro. Prima edizione Italiana.

Vicenza, cm.19x25, pp.circa 90 con tavole dei gioielli prodotti. brossura.

Pisa, Istituti Editoriali e Poligrafici Internazionali. 2015, cm.18x25, pp.140, brossura. Collana Studia Erudita, 19. Il volume presenta un lavoro di morfologia che tratta di strutture verbali relative all'interno della parola. Argomento principale è la pluralizzazione verbale nello sviluppo romanzo rappresentato da alcuni dialetti del toscano. Dopo un'introduzione sulla storia dell'analisi tipologica, i suoi fini e sullo sviluppo del ramo morfologico, vengono esemplificati, tramite la scelta di dati da otto lingue, diversi modi di significare la pluralizzazione. Segue una trattazione comparata delle desinenze verbali dell'italiano e del toscano, per comprendere il meccanismo della pluralizzazione. Infine, l'autore propone l'analisi diacronica del percorso storico che ha portato dal protoindoeuropeo (con tutta la prudenza del caso nei confronti delle forme ricostruite), passando per il latino, alle odierne forme del toscano.