Le porcellane tedesche di Palazzo Pitti.

A cura di C.Giannotti. Torino, UTET 2003, cm.17x24,5, pp.111,num.tavv.bn.e a col.a p.pag. legatura editoriale con sopraccoperta figurata a col. Coll.Strenna,2003,

Premessa di Marco Muller. Milano, Electa 1982, cm.22x24, pp.274, 367 figg.bn.e a col.nt. brossura cop.fig.a col.

Musica di Domenico Cimarosa. Nuova edizione secondo il testo della prima rappresentazione, Vienna Teatro di Corte 7 febbraio 1792. Roma, BMG Ricordi Ed. 1992, cm.10,5x14,5, pp.80, brossura cop.fig.

Firenze, Sismel- Edizioni del Galluzzo 2001, cm.14x22, pp.XIV,194, brossura copertina figurata a colori. Coll.Micrologus' library,6. Edizione in francese. Lo Speculum astronomiae, scritto verso la metà del XIII secolo da un autore che dissimula la sua identità, rappresenta un’opera centrale per la storia delle scienze medievali: tremandato da oltre sessanta manoscritti, che ne attestano la vasta fortuna, esso contiene una summa delle dottrine astronomiche e astrologiche del pensiero arabo e greco e, insieme, costituisce una introduzione approfondita e metodologicamente chiara ai problemi fondamentali dell’astrologia (e della magia), in un’epoca in cui questa dsciplina era al centro delle preoccupazioni filosofiche, teologiche e intellettuali della Cristianità. Sulla base dell’esame della tradizione manoscritta, si affronta in questo volume la spinosa questione della paternità dell’opera, attribuita, a partire dal XIV secolo, ad Alberto Magno.