Il museo dell'Opera del Duomo a Firenze.

Milano, Electa per Cassa di Risparmio di Firenze s.d. (1971), cm.22,5x26,5 pp.306, con centinaia di figure bn. nel testo e tavole fuori testo, legatura editoriale cartonata. Coll.Gallerie e Musei Minori di Firenze,

Milano, Electa per Cassa di Risparmio di Firenze s.d. (1971), cm.22,5x26,5 pp.306, con centinaia di figg.bn.nt.e tavv.ft. legatura ed.cartonata. Coll.Gallerie e Musei Minori di Firenze,

A cura di Maria Ferrara. Traduzione di Nuccia Agazzi. Firenze, Sansoni 1967, cm.11,5x19,5, pp.639, num.figg.bn.nt. brossura. COll. Biblioteca Sansoni.

Préfacé par Hervé Gaymard. Tarentaise Hebdo 2014, cm.25x33, formato albo. pp.252, num.figg.bn.nt. legatura ed.cop.fig.a col. Philippe Pichot a nourri cet album mémorial de nombreuses archives historiques, de la collecte de témoignages et de souvenirs des familles, ainsi que de visites des lieux de combats, de sépultures et de monuments aux morts. Il vous permet ainsi de remonter jusqu'aux derniers instants des jeunes soldats tarins. Tout le contenu des recherches réalisées ne pouvant apparaître dans le livre, retrouvez ci-dessous des informations complémentaires détaillées sur ces "1650 soldats de Tarentaise morts pour la France" (répartition par commune, par âge, photothèque des lieux d'inhumation...).

A cura di Francesco Sbordone. Ediz.numerata in 300 esemplari. Roma, Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 1970, cm.17x24, pp.XVI,368, legatura editoriale in tutta tela, titoli in oro al piatto anteriorie e dorso. Coll.Scriptores Graeci et Latini.

A cura di Fabrizio Desideri, traduz.di Giulia Alfieri. Milano, SE Ediz. 2019, cm.13x22, pp.100, num.tavv.bn.ft. brossura con bandelle, cop.fig. Coll.Testi e Documenti,151. Secondo le parole di Walter Benjamin, contenute in 'Parigi, capitale del XIX secolo', "questo scritto presenta l'idea dell'eterno ritorno dieci anni prima di Zarathustra; in forma appena meno patetica e con una estrema potenza d'allucinazione". Nelle parole del grande rivoluzionario, ormai prigioniero a Fort du Taureau, il documento di una storica sconfitta e di una "rassegnazione priva di speranza" si converte nella più feroce critica a uno dei miti fondatori dell'epoca moderna: quello che lega insieme storia e progresso. Il "nuovo", al quale ogni idea di progresso, sia essa liberale o rivoluzionaria, si affida, è qui impietosamente colto sullo sfondo di una visione del cosmo come infinita ripetizione. (Fabrizio Desideri)