Napoli a occhio nudo. Lettere ad un amico.

Con prefaz.del Sen. Giustino Fortunato. Firenze, Società Editrice "La Voce" 1926, cm.14x20, pp.VIII,228,(4), brossura

Con prefaz.del Sen. Giustino Fortunato. Firenze, Società Editrice "La Voce" 1926, cm.14x20, pp.VIII,228,(4), brossura, intonso. Quarta edizione.

Prefazione di Giustino Fortunato. Quinta edizione. Firenze, Marzocco Bemporad 1930, cm.13x19, pp.VI,199, brossura. Reportage sotto forma di nove lettere a un amico (temi: Napoli, Sorrento, Amalfi, Pompei, i bassi napoletani, la festa di Montevergine, il Camposanto vecchio, Capri, una escursione notturna al Vesuvio, ecc.). Il Fucini, incoraggiato a compiere questo viaggio dallo storico Pasquale Villari, era stato accompagnato per un tratto dell'itinerario dal meridionalista Giustino Fortunato.

Trad.di G.Fortunato. Intr.e cura di M.Rossi Doria. Napoli, Guida Ed. 1989, cm.13x21, pp.165, brossura cop.fig.a col. Coll.Archivio del Romanzo.

A cura di M. R. Adamo e P. E. Carapezza. Firenze, Olschki Ed. 1985, cm.24,5x34, xliv-92 pp. con 4 tavv. n.t., Coll. Musiche rinascimentali siciliane, 5.

Diretti da Giorgio Padoan. Ravenna, Longo Editore 1998, cm.15x21, pp.178 brossura Bodo Guthmueller, Note sul poema mitologico nel primo Cinquecento. Piermario Vescovo, Un'ipotesi ferrarese per la "Vaccaria" di Ruzante. Claire Vovelle-Guidi, "Una vita adattata al romanzo": Bartolomeo Dotti, poeta satirico (1648-1713). Ilaria Crotti, Baretti recensore di Goldoni. Paola Tomba, Il teatro di Antonio Piazza.

Roma, Salerno 2018, cm.16x24, pp.225, brossura copertina figurata a colori. Coll.Profili,78. "La storia spesso trascura di raccontare in modo adeguato la vita di uomini illustri che restano singolarmente sullo sfondo degli avvenimenti, e questo è il caso di Ezio, l'ultimo grande generale di Roma, la cui biografia può essere si ricostruita ma con forti lacune che ne lasciano spesso intravvedere soltanto un'arida successione di avvenimenti. Non esistono infatti per la sua epoca opere di ampio respiro, come ci saranno per il secolo successivo, e la maggior parte delle notizie è affidata a scarne cronache, che non ci consentono di conoscere più di tanto il personaggio. Ezio fu il generale più eminente della sua epoca travagliata e può sicuramente essere definito l'ultimo dei Romani, un «antico romano», come comunemente si dice, vissuto quando l'impero era ormai ridotto a una pallida ombra di ciò che era stato. Edward Gibbon scrisse di lui che era 'l'uomo celebrato universalmente come terrore dei barbari e baluardo della repubblica di Roma' e gli stessi giudizi elogiativi si colgono negli storici dell'antichità..." (Dalla prefazione)

Bergamo, 21 settembre 2007-24 febbraio 2008. A cura di G. Di Pietrantonio, M. C. Rodeschini Galati. Milano, Electa 2008, cm.24x28, pp.240 ill. brossura. II volume intende affrontare, attraverso più di cento opere, gli influssi esercitati dalla più importante avanguardia storica italiana sugli sviluppi dell'arte visiva del '900, per giungere alle più recenti ricerche contemporanee attraverso un percorso espositivo tematico che pone in relazione i linguaggi che hanno trovato il proprio fondamento teorico e poetico nei manifesti del movimento e le più innovative indagini artistiche del XX secolo. Dalle opere degli esponenti storici del futurismo - quali Boccioni, Balla, Russolo, Severini, Depero, veri capisaldi della storia dell'arte per aver interpretato concetti rivoluzionari, come la simultaneità, il valore estetico dell'innovazione tecnologica, il fascino di un futuro non ancora esperibile si procede verso ricerche artistiche cui la radicalità dell'avanguardia futurista ha aperto la strada: dall'Astrattismo al Costruttivismo, dall'Arte Cinetica alle Neo Avanguardie degli anni '60 e 70 fino ad alcuni protagonisti dell'arte contemporanea.