Il Laboratorio del Restauro a Firenze.

Fotografie di Aurelio Amendola. Bergamo, Ediz.Bolis Per Cassa di Risp.di San Miniato 1995, cm.30x35, pp.216, 25 illustrazioni a colori e 150 fotografie in bn. nel testo, legatura editoriale sopraccoperta figurata a colori.

Firenze, Olschki Ed. 2004, cm.17x24, pp.86, brossura Coll.

Redazione di Loreta Lucchetti, revisione testi di Rosalba Lanza, Luigi Rosano, Laura Buccino, iconografia di Letizia Bencini, Fulvia Strano. Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana- Treccani 2007, cm.26,5x34, pp.897,(4), 820 tavole a colori nel testo, legatura editoriale in t.pelle,dorso con nervi,fregi e titoli in oro anche al piatto anteriore , cofanetto in seta con. rinforzi in pelle. Coll.I Luoghi dell 'Arte.

Opere dal 1989 al 1995. Firenze, Galleria Poggiali & Forconi 1995, cm.24x27, pp.67, tavole in bianco e nero e a colori, brossura con sopraccoperta figurata a colori. Collana I Cataloghi della Galleria Poggiali & Forconi,10. Folco Chiti Batelli è nato a Firenze nel 1932. «Se ben guardiamo, Chiti Batelli è vicino più a Munch che a Renoir: quindi più a Bacon che a Matisse. Non che la vita non gli sorrida: ci sono anche momenti di incantato lirismo (certi rosa che affiorano qua e là) ma il palfond è e resta quello della meditazione esistenziale (Sartre). Modernità, quindi; e non modernismo. Fissar gli occhi nel profondo; non fermarsi ad accarezzare la pelle delle cose.» (Paolo Rizzi).

Racconti sul lavoro. Palermo, Sellerio 2009, cm.14x21, pp.212, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Che fine hanno fatto le promesse da uomo nuovo della flessibilità, le accelerazioni vertiginose della globalizzazione e tutti gli scenari futuribili della cosiddetta «fine del lavoro»? Questi mutamenti non sembrano aver fatto presa sulla fantasia letteraria dei sei autori dei racconti che compongono questa antologia. Non predominano vicende di precariato, non drammi collettivi segnati dal vuoto di prospettive, non storie di crudo sfruttamento della parte debole, nemmeno si sparge l'ottimismo edificante dell'inventiva individuale e delle sue avventure a lieto fine. Al contrario, ciascuno di questi autori scrive storie che rappresentano il lavoro nella sua forma più profonda ed eterna, nei suoi aspetti che fanno radice in una generale condizione umana piuttosto che nei rivolgimenti dell'economia e dell'organizzazione produttiva. Il volume raccoglie racconti di Camilleri, Cornia, Pariani, Rea, Recami e Stassi