Corpus vasorum antiquorum. Museo del Teatro Romano di Verona. Italia,fascicolo XXXIV,I.

A cura di Daniele Ponchiroli. Nuova ediz.a cura di Guido Davico Bonino. Torino, UTET 1968, cm.16,5x23,5, pp.655, 6 tavv.bn.ft. legatura ed.in tutta tela,titoli in oro al dorso. Coll.Classici Italiani.

Milano, Marco Tropea Ed. 2010, cm.14x21,5, pp.477, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Fuorionda. "Su un letto di riso" dà voce alla ricchezza della letteratura erotica asiatico-americana, un universo narrativo rimasto per lungo tempo sommerso, ignorato, demonizzato da una complessa trama di tabù socioculturali. Dai primi cinesi e filippini che approdarono in Louisiana nel Diciottesimo secolo alle schiere di giapponesi, coreani, thailandesi, vietnamiti, indiani e pakistani che successivamente si distribuirono fra le Hawaii e i diversi stati del continente nordamericano; generazioni di immigranti asiatici sono state troppo impegnate a combattere la discriminazione razziale e a ritagliarsi un posto di rispetto nella società per lasciare spazio alla sfera del desiderio e dei sentimenti. Riunendo in un unico volume le voci più interessanti e spregiudicate della cultura asiatico-americana contemporanea, "Su un letto di riso" squarcia il velo del conformismo per seguire le vie infinite dell'erotismo, quella "delicata tensione fra repressione ed espressione del desiderio": l'amore extraconiugale, le unioni interraziali, l'esplorazione del proibito, l'esperienza come ricerca dell'identità, l'omosessualità, il tradimento, l'emancipazione della donna "geisha", la rivendicazione del diritto al piacere e a una libertà di amare incondizionata.

Contiene Suéter. Novara, Planeta De Agostini 2009, cm.17x24, pp.96, legatura ed.cop.fig.a col. Il Maglione è una tragicommedia sulla vita quotidiana. Il protagonista di questa storia fa un bilancio del suo personale viaggio immaginario di riabilitazione psichiatrica, raccontandoci quello che gli è successo durante il suo ritorno a casa in un vagone della metro. Un controllore è ossessionato dai due dettami che la sua azienda gli ha imposto: mantenere il silenzio e non perdere tempo. L'uomo impazzisce al punto da trasformare questi due moniti in dilemmi irrisolvibili: dove è custodito il silenzio e come può avere indietro il tempo perso negli anni passati? Domande che il confuso controllore crede di rivolgere alla morte in persona. In realtà la "morte" si rivela essere Alexis, un illustre professore affetto da gigantismo, incappucciato e mascherato e in viaggio verso casa, dopo una festa che è durata troppo. Il controllore mette in moto altri incredibili e impossibili eventi all'interno del vagone della metro, come ci racconta il protagonista, testimone di quello che accadde nella bizzarra circostanza. Costui rimase a tal punto affascinato da quella situazione, che finì per confondere indiscriminatamente tutto quello che accadde all'interno del vagone, tanto da credere che, semplicemente togliendosi o indossando un maglione a righe, potesse in qualche modo influenzare la realtà che lo circondava, trasformando la peggiore delle situazioni in un'oasi di pace e tranquillità.

Ricerca iconografica e didascalie a cura di Silvia Danesi. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1973, cm.21x27, pp.174, con 113 tra ill.e tavv.a col.nt. legatura editoriale cartonata, copertina illustrazioni a colori.