Zangheri, Luigi.
Nel Giardino cinese della Luminosità Perfetta.
Firenze, Olschki Ed.
2020,
cm 17 x 24,
xvi-234 pp. con 185 figg. n.t. e 56 tavv. f.t. a col.,
brossura
Giardini e paesaggio,55.
Gottfried Wilhelm Leibniz considerò la presenza dei gesuiti accreditati alla corte imperiale cinese come il maggior ‘affare’ dei suoi tempi per lo sviluppo artistico e scientifico in Europa e in Cina. In questa chiave Antoine Chrysostome Quatremère de Quincy, qualche anno più tardi, sostenne l’idea che il giardino tradizionale cinese, prendendo a modello la natura, dovesse essere diffuso nel giardino moderno europeo. Invece in Cina l’imperatore Qianlong chiese ai gesuiti di costruire i ‘Padiglioni Europei’ nel Giardino della Luminosità Perfetta. Questi furono realizzati in tre fasi distinte tra il 1747 e il 1783 sotto la guida di Giuseppe Castiglione con l’intervento di Ferdinando Moggi e Ignaz Sichelbarth per l’architettura e di Michel Benoist per l’idraulica. Danneggiati gravemente durante la Seconda Guerra dell’Oppio, soltanto Victor Hugo protestò per i gravi danni che furono loro inferti. Secondo Hugo le truppe dell’alleanza franco-britannica non rappresentavano le nazioni ma solo il governo del Regno Unito e di Napoleone III. Ne sono state musealizzate le rovine.
EAN:
9788822267047
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