Le madri.

Testo a cura di Rosanna Bettarini, commento secolare a cura di Paola Barocchi. Firenze, Sansoni Ed. 1966, cm.18x26,5, pp.XLVIII,369, legatura ed.in tutta tela, titoli in oro al dorso. Ediz.in 1000 esemplari, a cura di M.Mardersteig, dalla stamperia Valdonega. Dall'Indice: Premessa. Dedica del 1550 al Duca Cosimo de' Medici. Dedica del 1568 al Duca Cosimo de' Medici. Proemio di tutta l'Opera. Introduzione di Giorgio Vasari alle tre arti del disegno cioè architettura, pittura e scoltura, e prima dell'architettura. Della scultura. Della Pittura. Agli artefici del disegno. Lettera di Giambattista Adriani a Giorgio Vasari. Note al testo. Indici.

Padova,Palazzo della Regione,7/5-10/9/2000. Milano, Skira Ed. 2000, cm.25x29, pp.263, 325 ill.e tavv.bn.e col.nt. brossura copertina figurata a colori. Il volume si propone di indagare la ricchezza delle produzioni artistiche sviluppatisi in ambito mitteleuropeo (in particolare Austria e Boemia) nella prima metà dell’Ottocento, quando il Biedermeier si configurò come il tentativo originale di dar vita a un’espressione stilistica “universale”. La semplicità delle linee, rigorose e sobrie, ma non prive di eleganza e raffinatezza, l’affacciarsi delle prime produzioni artigianali, secondo modelli standardizzati e l’indiscutibile modernità, fanno dello stile Biedermeier il primo esempio di design, indiscusso punto di cesura tra il classicismo e il modernismo e considerato uno dei generi più affascinanti del XIX secolo.

Editions de l'Oeuvre 2009, cm.16x18, pp.100, ill.col. Broché

Novara, Interlinea 2020, cm.11,5x16, pp.110, ill.nt. brossura copertina figurata a colori. Coll.Nativitas,98. Sta raggiungendo un picco di popolarità in tutto il mondo con una produzione artigianale che incalza quella industriale: anche Buzzati scrisse «Il panettone non bastò» e ormai il dolce natalizio milanese è gustato tutto l'anno. Ma il suo successo ha richiesto tempo, molti secoli. In questo libro sono svelati i segreti della sua storia con caratteristica forma a cupola che la leggenda attribuisce alla corte viscontea della fine del Trecento, le ricette tradizionali e trasgressive, l'iconografia tra pubblicità d'epoca e arte su un capolavoro di impasti e lievitazioni.