Druidi, eroi, centauri.

Avec 46 illustrations hors texte, 50 illustrations dans le texte et une carte en dèpliant. Paris, Librairie Plon 1955, cm.13,5x19,5 pp.214, legatura ed. "olandese", sopracop.fig. D'un Monde à l'Autre. La Collection des Découvertes.

Fotografie di Giampiero Assumma. Milano, Federico Motta Editore 2003, cm-31x31, formato albo. pp.96, num.tavv.bn.nt. legatura ed.soprac.fig. Sfilano le immagini catturate dall'obiettivo di Giampiero Assumma: dolenti, dignitose, graffianti. Scene corali riprese da angolature spiazzanti si alternano a ritratti dal taglio insolito, evidenziando dolore, disagio e solitudine anche in mezzo a una folla. Aprono e chiudono il volume due carrellate di minimali, tratti da una selezione delle più belle foto storiche dell'Archivio Unitalsi, l'associazione che ha voluto questo volume per celebrare i suoi cento anni di vita nel campo del volontariato.Corredano le immagini cinque firme, cinque storie o riflessioni che affrontano il tema misterioso del dolore e spingono il lettore a compiere un viaggio di redenzione verso Lourdes, sopra i vagoni di un treno carico di ammalati. Un viaggio notturno attraverso la malattia e la depressione è quello di Massimo Cacciapuoti, pellegrino errabondo nella "terra del rimorso, dei cattivi pensieri, del cattivo passato": ferite interiori senza passato né futuro eppure eternamente presenti, in attesa di risposte impossibili da parte di un dio invisibile. Un affondo in un malessere inestinguibile che parte dal mondo dell'infanzia e si propaga fino a negare l'amore all'inseguimento di una "dolorosa felicità perduta".Giuseppe Montesano punta il proprio sguardo su tutti i volontari, misconosciuti e non retribuiti, che accompagnano ammalati bizzarri e incattiviti. Il viaggio a Lourdes è solo un grande inganno? Il business rischia di cancellare il senso di un pellegrinaggio verso la speranza? No, sembra rispondere l'autore, almeno fino a quando la fatica dei singoli conferirà pienezza a un percorso di solidarietà.Maurizio Braucci narra una vicenda privata, parlandoci del respiro sommesso che hanno solo "le cose invisibili". Una bella giornata e una donna ucraina giunta nel piazzale dell'ospedale: la notte è appena trascorsa, tra la pazienza e l'oblio degli ammalati. E il viaggio ricomincia, laddove per altri si spezza. La voce di Erri de Luca si aggiunge a questo coro interrogandosi sui timori dell'uomo moderno. Si ha paura dello zingaro e dell'intossicato, dal malato e dello straniero: perché chi si teme di più è l'uomo, l'altro, il diverso. Bruno Forte, infine, fa del pellegrinaggio un'icona della vita stessa. Ogni uomo, ci dice, è un viandante su una strada che passa attraverso la lacerazione della perdita, fra nostalgia e speranza, fino a trovare la vita.

Traduz.di Alessandro Serra e Mara Caira. Milano, Longanesi & C. Ed. 1988, cm.14x20,5, pp.481, brossura Coll.Il Cammeo,178.

Extraits du texte, un spectacle de la Compagnie AMK. Paris, Passage piétons Editions 2003, 20,5x17, pp.n.n.(110), tavv.fotogr.a col. con inserimento di testi e diss., legatura ed. olandese (cop.flessibile), piatti figg.a col. Stato di nuovo. A partir d'une délicate écriture poétique, mêlée à une cruelle histoire d'enfants enrôlés dans la guerre, des désirs et des rêves se glissent dans l'absurdité du monde des grands ogres. Un conte de fer témoigne de l'imaginaire d'un enfant-soldat, les images d'un spectacle de marionnettes le mettent en scène, un choix de gravures et de photographies ouvre des pistes de lecture. Tels sont les acteurs de ce livre propice à éveiller le jeune lecteur aux différents niveaux de sens qui sous-tendent toute création théâtrale. Au rythme d'un récit de voyage, ce livre raconte le travail du tricotage et de (dé)collage doucement inventé pour que naisse ce spectacle-poème, écho troublant d'un royaume de petits anges armés, dressés pour la guerre.

Milano, Fratelli Treves, Editori 1915, cm.12,5x19, pp.(8),156,16, brossura, cop.fig. Dorso brunito con etichetta ms. di biblioteca. Dramma in 4 atti rappresentato per la prima volta dalla Compagnia di Ermete Zacconi al Lirico di Milano il 20 gennaio 1914. L'opera, di argomento risorgimentale, ebbe come protagonista lo stesso Zacconi, nella parte di Cavour; Ines Cristina impersonò la contessa di Castiglione.