I Mimiambi.

Firenze, Sansoni Ed. 1982, cm.16,5x25, pp.308, 116 ill.bn.e num.a p.pag. legatura ed. sopracop.fig.

Bologna, Atesa Editrice 1985, secondo volume, cm.16x22, pp.432, Legatura editoriale, titolo in oro al piatto anteriore e al dorso. Ristampa anastatica dell'ed. di Milano, con tipi di Giuseppe Bernardoni di Gio., 1859.

London, Bloomsbury 1998, cm.13x20, pp.318, paperback. Ventunesima ristampa della prima edizione.

Traduzione di Erri De Luca. Milano, Feltrinelli Ed. 1999, cm.13x20, pp.75, brossura cop.fig.col. Coll.Universale Economica. I Classici,2150. Due donne di altri popoli entrano nella sacra discendenza biblica e hanno il privilegio di essere i primi nomi femminili del Nuovo Testamento. Tamar è cananea, Rut è moabita. In apertura del libro di Rut si legge che la famiglia ebrea di Elimèlec, con moglie e due figli, in fuga dalla carestia di Giudea, viene accolta dalla gente di Moàb che li ospita e offre due donne in spose ai due figli. Ma la famiglia di Elimèlec deve scontare la colpa di aver lasciato per prima la terra promessa dopo la sua conquista. I maschi della famiglia devono morire e, solo dopo, la vedova di Elimèlec decide di tornare. Con lei va una delle due nuore moabite, Rut e, dal suo accanimento di maternità verrà la sua storia di madre israelita, da cui scaturirà la stirpe del Messia.