Manuel d'histoire de la littérature grecque à l'usage des Lycées et Collèges.

Periode Attique: Tragédie, Comédie, Genres secondaires. Paris, E. de Boccard Editeur 1928-1935, 3 voll. di 5, cm.14x22, pp.XLIII,600;669;719, brossura Dorsi un po' insolati ma buoni esempl. Troisième édition.

Wisconsin, The University of Wisconsin Press 1997, cm.15x23, pp.XVII,425, brossura copertina figurata a colori. Ediz.in lingua inglese. Over the last fifty years, Roland Oliver has been both a witness to the post-colonial history of Africa and a preeminent scholar of the continent’s pre-colonial history. Oliver was a young Cambridge graduate in 1947 when he took a newly created position at the University of London to research, and eventually teach, the pre-colonial history of Africa. Seeking from the outset to establish a unified conception of African history free from European frameworks, Oliver and his colleague John Fage went on to write the influential A Short History of Africa, found the Journal of African History, and co-edit the eight-volume Cambridge History of Africa. In the Realms of Gold is Oliver’s account of his life and work. He writes in a deft and lively style about the circumstances of his early life that shaped his education and outlook: his childhood on a river houseboat in Kashmir, the influential teachers and friends met at Stowe and Cambridge, and his service in World War II as a cryptographer in British intelligence, where he met his first wife, Caroline Linehan. His interest in church history while at Cambridge led him to study the historical effects of Christian missionaries in Africa, and thus his career began. The core of the book is Oliver’s account of his research travels throughout tropical Africa from the 1940s to the 1980s; his efforts to train and foster African graduate students to teach in African universities; his role in establishing conferences and journals to bring together the work of historians and archaeologists from Europe and Africa; his encounters with political and religious leaders, scholars, soldiers, and storytellers; and the political and economic upheavals of the continent that he witnessed.

Rome, Ecole Française de Rome 1999, cm.17x24, pp.429, 8 tavv.bn.ft. brossura cop.fig.a col.con bandelle. Collection de l'École Française de Rome,255.

Firenze, Vallecchi Editore 1921, cm.13x19, pp.559, rilegatura in mezza tela, e pelle blu, tassello con titoli al dorso.

Prefazione di Carlo Azeglio Ciampi. Firenze, Passigli 1982, cm.27x20, pp.144, ill.a colori. legatura sopraccoperta figurata a colori. Nei 150 anni della sua storia unitaria l'Italia non ha mai conosciuto una figura più popolare ed amata di Giuseppe Garibaldi. Non vi è città che non ospiti un suo monumento, o casa dove Garibaldi si sia fermato anche solo per una notte che non mostri una lapide a ricordo della sua sosta. Al grande storico Denis Mack Smith, che all'Italia ha dedicato la massima parte dei suoi scritti, è apparso dunque giusto ricordare con un ritratto a più voci colui che, con la Spedizione dei Mille, dell'Unità fu forse il massimo artefice, e del Risorgimento il simbolo più noto e ammirato. L'eccezionalità della figura di Garibaldi fu infatti immediatamente compresa in tutta Europa. Ed è proprio questo aspetto che ha ispirato questo volume: non la solita biografia, ove predomina il giudizio a posteriori dello storico, ma una raccolta di testimonianze e giudizi dei suoi contemporanei che restituisce più di qualsiasi analisi lo spirito del tempo e le difficoltà che nel cammino verso l'Unità e l'indipendenza incontrarono "gli uomini che fecero l'Italia". Come afferma nella sua prefazione a questo volume Carlo Azeglio Ciampi, "Ricordare la figura di Garibaldi significa ripercorrere le tappe della nostra storia unitaria... Un legame profondo unisce i valori del Risorgimento agli ideali di libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà sui quali è stata edificata la Repubblica".