Il Tartufo ovvero l'Impostore.

A cura di Bajini S. Testo Italiano e Francese. Milano, Garzanti 2004, cm.11x18, pp.XXXVI-206, brossura. Collana I Grandi Libri, 447. Qual è l'oggetto della satira di questa commedia? I medici o il malato? L'uno e gli altri. La mania del malato coincide con quella dei medici, è esattamente la stessa; Argante e i suoi terapeuti sono soltanto il tramite di una dolorosa realtà che li trascende: l'illusione umana. Ultima opera di Molière, "II malato immaginario" mette in scena non più i "caratteri", ma tutto l'uomo nel suo momento più tragico, quando è vittima dei propri miti. È il testamento che Molière lascia morendo; lo lascia da par suo, con gli intrighi di sempre, naufragato e nascosto nella beffa e nel riso, nel gioco di prestigio tra finzione e realtà, o meglio tra finzione e finzione della finzione, che è l'amara filosofia di tutto il suo teatro.

Traduzione di Elisabetta Pellini. Massa, Edizioni Clandestine 2018, cm.12,5x19, pp.96, brossura copertina figurata a colori. Coll.Highlander Teatro. Un vecchio cocciuto, una matrigna perfida, una figlia segretamente innamorata, un affascinante amante e una serva tutto pepe e senza peli sulla lingua... Come al solito alle commedie di Molière non manca proprio nulla! Ci ritroviamo in casa di Argante, un incurabile ipocondriaco convinto di essere gravemente malato, che passa le sue giornate a letto circondato da dottori che spremono per bene il suo borsello. Volendosi assicurare un medico come genero, si intestardisce a voler dare la mano di sua figlia maggiore, Angelica, al nipote del signor Diarrei, un giovane sciocco e senza cervello, ma che ha da poco conseguito una laurea in medicina. Argante ignora, però, che la figlia è segretamente innamorata di Cleante, un affascinante aristocratico, e da lui è corrisposta. Nel frattempo Belina, seconda moglie di Argante, tutta lusinghe e moine, insiste perché le figlie vengano mandate in convento, in modo da accaparrarsi anche la loro eredità. Ma per fortuna c'è Tonina, la domestica, che tutto sa e tutto vede e che ordirà una bella trama, ingegnosa ed esilarante, per aiutare la sua amata padroncina.

L'ammalato immaginario. Traduz.di Corrado Tumiati, Alfredo Bartoli. Note storico-bibliografiche di Emilio Barbetti. Firenze, Sansoni Ed. 1993, cm.14x22, pp.994, legatura editoriale copertina figurata a colori. Coll.La Grande Letteratura.

Traduz.di C.Tumiati,A.Bartoli. Note storico-bibliografiche di E.Barbetti. Introduz.di F.Neri. Firenze, Sansoni Ed. 1993, cm.14x22, pp.XXXI,976, legatura editoriale copertina figurata a colori. Coll.La Grande Letteratura.

Traduz.di Bruno Oddera. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1977, cm.11x18,6, pp.443, legatura ed.in imitlin blu, titoli in bianco al dorso. Coll.Oscar "rilegati". [copia in ottimo stato].

Traduzione di Giuseppe Strazzeri. Milano, Moondadori 2003, cm.16x24, pp.389, legatura editoriale in mezza tela. Coll.Strade Blu. Ancora scossi per la morte improvvisa del loro migliore amico, Will e Hand si mettono in viaggio, cercando così un modo di liberarsi dell'angoscia e di un'ingente somma di denaro capitata inaspettatamente. Con l'intenzione di regalare soldi a degli estranei incontrati per caso, i due giovani viaggiano per tutto il mondo, non riuscendo tuttavia a raggiungere i luoghi che via via si prefiggono: sempre di corsa, sempre alla ricerca di qualcosa ... "Conoscerete la nostra velocità" è il sofferto e coinvolgente racconto della presa di coscienza, da parte di due giovani, della sofferenza e della morte, ma anche dell'inebriante imprevedibilità dell'esistenza. Una storia estremamente personale, ma anche una vigorosa allegoria morale sulle difficoltà degli americani a confrontarsi con il mondo intorno a loro.

Pisa, Pacini Editore 1998, cm.17x24, pp.120, ill.bn.nt. brossura. Biblioteca del Bollettino Storico Pisano,45. Società Storica Pisana. Collana Storica. Vicopisano, col suo misterioso fascino legato alle torri, alla rocca, alle viuzze che si inerpicano verso la vetta del colle, ha offerto alla Società Storica Pisana svariati spunti per i propri, multidisciplinari studi. In questo volume, in particolare, sono riuniti due preziosissimi lavori di storia vicarese, strettamente connessi l’uno all’altro: nel primo, attraverso l’analisi della documentazione raccolta in tanti diversi archivi, vengono formulate ipotesi circa una serie di quesiti irrisolti relativi all’identificazione della “rocca vecchia”; il secondo, perfettamente integrato col precedente, si presenta come una vera e propria ricerca sul campo, da parte di un archeologo, per confutare o avvalorare i dati ricavati dallo studio degli archivi.

Milano Fratelli Treves Editori 1931, cm.15x20,5, pp.202, 26 illustrazioni, 3 carte, brossura, sovraccoperta figurata. Prima edizione.