Il fante di fiori. L'uomo che comprò Londra. L'uomo che sapeva.

Milano, Arnoldo Mondadori 1952, cm.16x24, pp.380, legatura ed. Coll.Supergiallo,5.

A cura di Alberto Tedeschi. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1975, cm.14x21, pp.624, legatura editoriale cartonata, copertina figurata a colori.

The Fourth plague, 1913. Versione integrale riveduta e corretta a cura di Tina Alderighi Casati. Varese, Crescere Edizioni 2014, cm.13x20, pp.192, brossura cop.fig.a col. Coll.Giallo Classico. Il caso inizia con un processo e con un tremendo atto d’ingiustizia da parte di un giudice che riesce a influenzare le scelte dei giurati facendo condannare ad una lunga detenzione un innocente. E siamo subito catapultati all’interno della vicenda che vede coinvolti lo stesso giudice Ralph Morte-Mannery, l’attraente moglie Vera e la nipote Marjorie. L’uomo è un collezionista di alto livello e possiede una fortuna nella sua raccolta di oggetti di antiquariato. Nella vita dei tre, e non solo, giunge inaspettato un criminologo italiano, docente universitario e investigatore sul campo, Antonio Tillizini, collaboratore di Scotland Yard. Che contesta il comportamento in tribunale del giudice. Tillizini sta seguendo le tracce in Europa di una spietata banda di criminali, la “Mano Rossa” che lui è già riuscito a sconfiggere negli Stati Uniti. La centralità del romanzo sta proprio nella lotta compiuta dal criminologo per debellare spietati assassini autori di omicidi compiuti attraverso rapine, estorsioni, rapimenti. Costoro sono guidati dalle scelte intelligenti,programmate, ma ciniche del conte Festini, capo indiscusso, il vero contraltare del criminologo. Ma non è una lotta impari. Tillizini è un vero “duro”, non si fa scrupoli a eliminare un assassino. Porta in sé due caratteristiche salienti: l’uso di un metodo scientifico per arrivare a risolvere i casi e la forza, l’energia per non aver alcun timore verso i suoi nemici. E lui, il giudice, la moglie Vera, la giovane Marjorie con il suo fidanzato Frank, il conte Festini con i suoi scagnozzi, diventano protagonisti di una storia ricca di colpi di scena, frenetica , carica di timori e con un finale davvero sorprendente.

The angel of terror, 1922. Versione integrale riveduta e corretta a cura di Tina Alderighi Casati. Varese, Crescere Edizioni 2014, cm.13x20, pp.240, brossura cop.fig.a col. Coll.Giallo Classico. La giovane e ingenua Lydia Beale sopravvive grazie alle sue collaborazioni saltuarie nel campo della moda, come stilista e collaboratrice di una rivista specializzata. A causa dei disastri finanziari del suo defunto padre, è costretta moralmente a ripagarne i debiti. Le difficoltà economiche sono davvero stringenti e la sua vita ne è condizionata. Per cui, quando le viene proposto da Jack Glover, un affascinante avvocato, di sposare un ricco detenuto che a causa di un processo ingiusto, è stato condannato per un omicidio, lei accetta e, nel giro di qualche giorno, si ritrova ricchissima, con un entusiasmante futuro davanti a sé e, con tutti i debiti ripagati. Ma questo improvviso cambiamento non è indolore, e si ritrova al centro dell’attenzione degli intrighi di un’altra giovane donna, talmente bella da essere considerata un angelo, Jean Briggerland. Ma questo angelo, il lettore lo scopre quasi subito, è uno dei personaggi più cinicamente crudeli apparsi in un romanzo poliziesco. Jean e suo padre formano una coppia di assassini, in cui la donna agisce da mente organizzatrice, una mente incredibilmente creativa e con uno sguardo sulla vita in cui il denaro, la ricchezza sono l’unica ragione per cui vivere e... per uccidere. Jack Glover mette in guardia la sua assistita, ma il fascino manipolatorio della Briggerland è sovrastante. Da questo momento il romanzo diventa una lotta tra i tentativi di Jean di impadronirsi della ricchezza dell’ingenua vittima e il signor Jaggs, un risoluto e astuto ex militare che l’avvocato affianca a Lydia Beale. Jaggs, rimanendo nell’ombra, ingaggia una lotta spietata con un genio del male, sorprendentemente intelligente e fantasioso. In un crescendo che coinvolge chiunque si interpone nei piani della Briggerland. Un vero angelo del terrore!

Vol.III. Le industrie derivate dalla chimica. Vol.IV. I mezzi di trasporto-le comunicazioni. Opera diretta da Gustavo Colonnetti. Torino, UTET 1962, 4 voll. cm.19x26, pp.326,422,418,516,centinaia di tavv.bn.nt. legature editoriali copp.fig.

1 suppl. (Aegidius Columna a Zerbus Gabriele) e 1 indice coi rif. a Hain, Copinger, Campbell, Reichling. Firenze, Olschki Ed. 1923, cm.17x24, 98 pp. con 16 figg., 1 suppl. e 1 indice., Coll. Olschki, Leo S. - Cataloghi della libreria antiquaria, 97.

A cura di Chiara Crisciani, Gabriella Zuccolin. Firenze, Sismel - Ediz.del Galluzzo 2011, cm.15x21, pp.XX,302, brossura con bandelle, Coll.Micrologus Library,37. C. CRISCIANI, Nota introduttiva - M. Ferrari, Il medico pedagogo del principe tra Quattro e Seicento: ricerche in progress e problemi aperti - R. GUALDO, Per l'edizione delle opere volgari di Michele Savonarola - S. CRACOLICI, Michele Savonarola e le bizzarrie di corte - D. JACQUART, En feuilletant la Practica maior de Michel Savonarole: quelques échos d'une pratique - M. NICOUD, Inventio, experimentum e perizia medica nel De balneis di Michele Savonarola - E. PAST, Una ricetta per longo e iocundo vivere: il Libreto de tutte le cosse che se magnano - R. MARTORELLI VICO, Madri, levatrici, balie e padri: Michele Savonarola, l'embriologia e la cura dei piccoli - G. ZUCCOLIN, Nascere in latino e in volgare. Tra la Practica maior e il De regimine pregnantium - A. TISSONI BENVENUTI, I libri di scienza e gli inventari Estensi del Quattrocento - M. L. PICASCIA, Forme di sapere etico-politico per il comportamento del principe - S. NAGELl, L'«officina ebraica ferrarese» fra XV e XVI secolo.

Torino, Edizioni L.C.D. 1962, cm.17x24, pp.530, legatura editoriale, sopraccoperta figurata. Scolastico.