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Lewis Carroll.

Author:
Curator: Une étude de Henri Parisot avec un choix de textes, une bibliographie, des illustrations.
Publisher: Seghers.
Date of publ.:
Details: cm.13,5x16, pp.190,(2), numerose ill. e tavv.in bn.nt., brossura, cop.fig. [copia in ottimo stato] Collection Poètes D'aujourd'hui, 29.

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Traduzione e cura di Martino Doni. Milano, Medusa Edizioni 2017, cm.14x22,5, pp.178, brossura, sopracoperta figurata a colori. Coll.Le Porpore,106. È Alice che ha sognato le sue avventure o lei stessa non che una parvenza nel sogno del Re Rosso? La domanda con cui si conclude “Al di là dello specchio” ricorda quella che più di duemilatrecento anni fa il filosofo taoista Zhuang-zi si pose dopo aver sognato di essere una farfalla. Era lui ad aver sognato di essere una farfalla era la farfalla che aveva sognato di essere Zhuang-zi Questa analogia è il primo indizio in un'indagine sull'opera di Lewis Carroll che oltre al taoismo coinvolge per citare solo alcuni dei territori in cui si inoltra, la logica dei paradossi e la teologia negativa, l'ambiente della Oxford vittoriana e il dibattito occidentale sul concetto di Nirvana, la tradizione filosofica inglese e 1a poesia del sufismo persiano. Con Zhuang-zi, tra le dramatis personae si fanno notare il vescovo filosofo George Berkeley e Jorge Luis Borges, il capitano Ahat e Gordon Pym, Giobbe e Thomas Hobbes, James Legge, traduttore di Zhuang-zi, e F. C. S. Schiller, il filosofo pragmatista che, nascosto dietro allo pseudonimo Snarkophilus Snobs, commentò nel 1901 l'enigmatico poema di Carroll “La caccia allo Snark”. La scommessa è quella di trovare il senso dei nonsensi carrolliani ricostruendo l'orizzonte culturale del loro autore con gli strumenti della storia e della filologia, senza rinunciare tuttavia a prendere atto di misteriose convergenze avvenute su un piano "sottile" della realtà di cui il sogno resta la migliore metafora. A un certo punto dell'indagine, grazie alla Bibbia utilizzata secondo il suggerimento di Northrop Frye come Grande Codice, lo Snark assume i tratti del Leviatano, inteso secondo l'esegesi protestante come un simbolo della potenza e della sapienza divine. In conclusione, viene confermata l'intuizione di Snobs che “La caccia allo Snark” sia una parabola sulla ricerca dell'Assoluto, mentre i paradossi dei libri di Alice, a cominciare dal Paradosso del Sogno da cui l'indagine ha preso il via, si rivelano dei koan che già alludono al grande tema metafisico che Carroll svolgerà nel poema.

EAN: 9788876983535
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Available
#159015 Fotografia
Traduzione di R.Rizzo. Milano, Abscondita 2009, cm.21x30, pp.151, 94 figg.bn.nt. brossura copertina figurata a colori. Coll.Mnemosyne,4. Sino ad alcuni decenni or sono si ignorava che l'autore di Alice's Adventures in Wonderland fosse anche uno straordinario fotografo. Solo nel 1949 lo storico della fotografia Helmut Gernsheim mentre stava lavorando a un libro su Julia Margaret Cameron, trovò un album contenente centoquindici fotografie di un dilettante dell'epoca vittoriana che, con suo profondo stupore, scoprì essere Lewis Carroll. Alla sua morte, avvenuta nel 1898, il poeta aveva infatti lasciato trentatré album, dodici dei quali contenenti sue fotografie. Circa settecento immagini, di cui solo una parte sono state pubblicate. [...] Alcuni pensano che la fotografia fu per Lewis Carroll soltanto un passatempo, uno svago. Ritengo invece che essa giocò un ruolo essenziale nella sua stessa esistenza. Già nel suo primo incontro la salutò come "la nuova meraviglia del mondo". Fu uno dei primi a vedere in essa un mezzo espressivo degno di interesse. Una grande affinità legava del resto il suo universo, popolato di trabocchetti, di giochi di specchi, di magiche trasformazioni, a quello della fotografia. Carroll si trovava perfettamente a suo agio nello spazio irreale della camera oscura, dove i raggi luminosi, fissandosi, ricreano le apparenze fuggevoli e impalpabili della realtà. Rivelare le immagini latenti, captarle, fissarle per sempre e materializzarle: questo è il prodigio della fotografia, che lo folgorò e l'indusse a coltivarla, ad amarla. (Dallo scritto di Brassaï)

EAN: 9788884162250
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Traduz.di Leonardo Saviano. Firenze, Shakespeare and Company 1994, cm.14,5x21, pp.292, legatura ed.cartonata, sovraccop.fig.a col.
EUR 8.00
Available
Milano, Electa Ed. 1986, cm.22,5x24,5, pp.230, 141 figg.bn.e col.nt. brossura cop.fig.a col.

EAN: 9788843520688
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Milano,Castello Sforzesco Aprile-Maggio,1974 Milano, Arti Grafiche Fiorin 1974, cm.22,5x24, pp.ca. 120, num.figg.bn.e col.nt. brossura
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#317328 Filosofia
A cura di Giuliano Vigini. Milano, Arnoldo Mondadori Editore 2009, cm. 13x18, pp.84, brossura cop.fig.col. Coll. Oscar Saggezze. In un cuore ricolmo d'affetto e in un'anima così sensibile come quella di Agostino, l'amicizia appare non soltanto un bisogno, ma una predisposizione naturale. Non ci si stupisce quindi se, attraversando la sua opera, si incontrano tanti amici e si raccolgono un gran numero di riflessioni su ciò che l'amicizia rappresenta e nella sua visione cristiana. Frutto di una lunga esperienza spirituale, le sue parole raggiungono spesso un'intensità e una profondità d'accenti non comuni, che fanno capire non solo quanto importante fosse l'amicizia per lui e quanto sia necessaria per tutti, ma soprattutto in che modo si diventa e si resta amici.

EAN: 9788804582045 Note: Piccole bruniture alla coperta e al taglio delle pagine.
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