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Canti pisani.

Author:
Curator: Con testo a fronte, traduz.,introduz. e note di Alfredo Rizzardi.
Publisher: Guanda Editrice.
Date of publ.:
Series: Coll.Fenice,16. Sezione Poeti.
Details: cm.14x22, pp.XLVIII,310, brossura sopraccoperta figurata a colori. Coll.Fenice,16. Sezione Poeti.

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A cura di Mary de Rachewiltz. Intr.di Aldo Tagliaferri. Milano, Mondadori Ed. 1970, cm.11x18, pp.XLII,1466, legatura editoriale in tutta pelle, custodia. Coll.I Meridiani.

EAN: 9788804089421
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A draft of XXX Cantos, London, Faber & Faber 1944, cm.14,5x21, pp.576, legatura editoriale in tutta tela nera . Titoli in oro al dorso. Esemplare in ottimo stato. First English collected edition.
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Note: Mancante della sopracoperta.
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A cura di Massimo Bacigalupo. Milano, SE 2010, cm.13x22, pp.110, brossura copertina figurata a colori con bandelle,. Coll.Testi e Documenti,208. “Scritto intorno al 1918 – ai tempi dei contatti più intensi nella Londra bellica di Pound con Eliot, Joyce, Wyndham Lewis, Yeats, Lawrence – “Omaggio a Sesto Properzio” nasce come una rilettura didattica che coglie nel poeta latino «un elemento di ironia sfuggito agli specialisti» (Eliot), ma diviene ben presto un generoso e bonario autoritratto dell’artista moderno. Indossando la maschera di Properzio, Pound canta la propria passione per la poesia e le sue fonti segrete: gli autori dimenticati del passato, l’amore intensamente fisico della donna, il senso panico della natura e della morte, il gusto degli intrecci culturali della capitale (Roma o Londra). Alla stupidità criminosa della grande guerra, denunciata nello stesso tempo da autori come Kraus, Pound oppone l’edonismo visionario di Properzio, che si schermisce dall’unirsi al coro dei poeti patriottici dicendosi inferiore al compito. I miti della romanità cari ai potenti sono da lui evocati in modo straniato, favole assurde in cui cogliere qua e là qualche bel nome esotico. A lui si addice solo un pubblico di giovinette in attesa di un incontro amoroso, e la poesia sarà non tirata retorica bensì «qualcosa da leggere in circostanze normali». Una poesia di tono basso, ironico, con improvvise impennate, e una musicalità inesauribile. Con questi mezzi sofisticati Pound, nel momento forse più felice e presago della sua carriera, compone un poema assolutamente personale, attuale oggi come nel 1919, sul rapporto dell’uomo con il potere, l’eros, la morte. L’ironia, corda pressoché inedita nella poesia di lingua inglese, si unisce alla decostruzione e al rinnovamento delle forme: una libera sequenza di dodici componimenti in cui l’artista canta le sue gioie e i suoi dolori, la sua esacerbata sensibilità.” (Massimo Bacigalupo)

EAN: 9788867236671
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Con uno scritto di Federico Ferrari. Traduzione di Nicola Rainò. Milano, SE 2022, cm.13x22, pp.256, brossura copertina figurata a colori con bandelle,. Coll.Testi e Documenti,31. «Questo libro non è un’opera di filologia, e solo per cortesia si potrebbe dire che è uno studio di letteratura comparata. A me interessa la poesia: ho quindi tentato di esaminare alcune forze, alcuni elementi, o qualità, che erano operanti nelle letterature medievali delle lingue neolatine, e che sono ancora certamente operanti nelle nostre. La storia di un’arte è storia di capolavori, non di fallimenti né di mediocrità. L’onnisciente storico dovrebbe mostrare i capolavori, le loro cause e la loro interrelazione: lo studio della letteratura è “culto degli eroi”, è un raffinamento, o anche, se volete, una perversione di quella religione primordiale. […] Questo libro tratta soltanto di quelle opere medievali le quali posseggono ancora un qualche interesse, oltre a quello archeologico, per il lettore moderno non specialista. La mia critica è consistita più nello scegliere che nel presentare opinioni. Alcune parti di questo libro sono ricerca originale nel senso più rigoroso; e comunque, tutte le affermazioni critiche di tutto il libro sono basate sullo studio diretto dei testi e non sui commenti».

EAN: 9788867236831
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Alessandria, Edizioni dell'Orso 1993, cm.15x21, pp.X,250, brossura. Coll.Ianus. Confronti Letterari. The court and new infinite universe are the respective protagonists of Sir Philip Sidney's first and second Arcadia. If the Old Arcadia (1579) humorously desecratesthe figure of the sovereign and the hierarchical order irradiating from him, the New Arcadia (1584) isa grandiose attempt to reform the political and moral dilemma portraiyed in the first romance. The heliocentric cosmos of Copernicus and the infinite universe of Giordano Bruno were for Sidney compatible with his idea of a new social, political and moral order. Written in an age when astronomical and geographical discoveries were definitely tearing apart the centueris - old- Aristotelian cosmos, the two Arcadias testufy to Sidney's dissatisfaction with theold Ptolemaic universe and to his interest in the new forms of knowledge which where opening up the path to the scientific thought of the new philosophy, the transition from the closed world of the court of the Old Arcadia to the infinite universe in the New Arcadia signals the crisis of humanism and the rise of a new and modern notion of literature. The figure of Sidney emerging from this book is not the canonical figure as the humanistic Christian knight. From an attentive and close analysis of Sidney's work, this book rather extrapolates the portrait of an exuberant and rebellius aristocrat, enthusiastic supporter of the heterodox and anti-aristotelian ideas which were circulating in late sixteenth century Elizabethan London.

EAN: 9788876941474
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