Dialoghi con la natura in Sardegna. Per un'antropologia delle pratiche e dei saperi.

Roma, Ed Pontificio Ist.Biblico 1989, cm.16x24, pp.969, brossura Coll.Elenchus of Biblical Bibliography.

Traduzione di R.Desti. Milano, Bompiani 2003, cm.14x22, pp.260, legatura editoriale, sopraccoperta figurata a colori, Undici minuti racconta la storia di Maria, una giovane ragazza brasiliana che, seguendo il miraggio di una vita più facile, si trasferisce da Rio de Janeiro in Europa, a Ginevra. Qui, dopo il tentativo di lavorare come modella, comincia a esercitare la prostituzione e, dagli incontri con i suoi clienti, sviluppa la sua particolare conoscenza del mondo. Gli undici minuti del titolo, il limitato arco di tempo che Maria dedica a ciascun uomo, diventano quindi lo strumento attraverso il quale la ragazza entra in contatto con l'anima degli sconosciuti che incontra. E sarà proprio uno di questi uomini, il pittore Ralf Hart, ad aprirle le porte di una nuova consapevolezza.

Torino, Einaudi Ed. 2009, cm.14x22, pp.261, brossura con bandelle, cop.fig. Coll.Passaggi.. Il 1° settembre 2007 un gruppo di imprenditori siciliani si riunisce a Caltanissetta su invito di Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia. Da Palermo a Catania, la mafia ha colpito negozi e cantieri, tutte spie inequivocabili del racket. Cosa Nostra stringe la morsa al punto da innescare una reazione inaspettata e inimmaginabile: gli imprenditori dicono basta. Decidono di fare pulizia e di prendere una posizione netta. Stabiliscono soprattutto di denunciare la mafia, i mafiosi, le richieste di pizzo. Non è una dichiarazione di principio, ma una nuova regola, valida per chi vuole fare impresa in Sicilia. Chi l'accetta resta nel sistema confindustriale, altrimenti ne è fuori. Da cosa nasce questa ribellione? È solo il frutto della generale esasperazione oppure l'economia siciliana ha avviato un processo di sviluppo che rende intollerabile l'imposizione del pizzo? La risposta è nella storia dei protagonisti di questo cambiamento. Non eroi, ma interpreti di un atto di ribellione e di riscatto. Nel loro racconto c'è il segnale di una trasformazione, personale e collettiva: di un processo di liberazione dal ricatto mafioso. In Sicilia come altrove.

Traduzione di Annamaria Raffo. Milano, TEA Ed. 2015, cm.12,5x19,5, pp.366, br.cop.fig.col. Coll.TEA DUE. Sono ormai decenni che Clive Cussler delizia i lettori con i suoi romanzi d'avventura ricchi di suspense e di azione. Non fa eccezione il cacciatore, romanzo ambientato negli Stati Uniti all'inizio del Novecento. Sono ormai due anni che gli Stati Uniti occidentali sono attraversati da una scia di sangue senza fine. Tutti i crimini più efferati sembrano essere imbutabili ad un solo uomo, un bandito soprannominato il macellaio, tristemente famoso per il fatto che nelle rapine in banca, la sua specialità, non lascia mai dietro di sé alcun testimone. Per fermare quest'uomo, che uccide a sangue freddo e sparisce nel nulla, il governo degli Stati Uniti ingaggia il migliore cacciatore di taglie in circolazione, Isaac Bell. Lui, ultimo discendente di una ricca famiglia di banchieri, ha lasciato l'attività di famiglia e ha scelto la strada del pericolo. Bell individua in una seducente avventuriera di nome Rose la chiave per scoprire la vera identità del macellaio, ma dovrà usare tutta la sua abilità di investigatore per sopravvivere, perchè il macellaio, sentendo il suo fiato sul collo, ha deciso di eliminarlo. Dopo Dirk Pitt e Al Gordino, Isaac Bell, protagonista de Il cacciatore, è il nuovo personaggio ideato da Clive Cussler per le sue storie tutte azione ed avventura.