Tesori d'arte delle grandi famiglie.

Bronzi, cercamica, armi, mobili, libri rari, arte primitiva, scultura, dipinti di tutti i secoli... raccolte private di illustri collezionisti tra cui il Re di Svezia, G.Spencer-Churchill, L.Marzoli, B.Berenson, R.Lehman, V.Cini, J.Furstenberg, D.Mahon, E.de RothschilIn 4º d, J.P.Getty, S.Niarchos, N.A.Rockefeller, ecc. Ogni collezione è descritta da autorevole studioso. Intr.di Kenneth Clark. Trad.di E.S.Vaccari. Milano, Feltrinelli 1963, cm.28,5x32, pp.302,num.ill.bn.e col.nt. legatura ed.in.tutta tela, soprac.fig.

Trad.di B.Norsa. Milano, Garzanti Ed. 1969, cm.25x33, pp.153, num.figg.bn.e tavv.a col.ft.applicate, legatura ed.in tutta tela, sopracop.fig.a col. Coll.I Grandi Pittori.

Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche 1967, cm.18x20, pp.107, 69 figura bn.nt. legatura editoriale cartonata, sopracoeprta figurata a colori. scrignetto

London, Phaidon 1970, cm.17,2x24,9, pp.320, 329 ill. a col. e in bn.nt., brossura cop.fig. a colori. First edition. First published in 1971 and now reissued, an introduction to Cubism, which was originally published to accompany an exhibition at the Metropolitan Museum of Art, New York.

A cura del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio Centrale per i Beni Archivistici. Roma. Ist.Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 1987, cm.14,5x21, pp.433, brossura

Trad.di Giovanna Stefancich. Torino, Einaudi 1972, cm.10,5x18, pp.202, brossura. Coll.Nuovo Politecnico,53.

Nelle quali, oltre le dilettevoli materie, si conoscono moralità utilissime a gli huomini per il ben vivere, et per destare altresì l'intelletto alla sagacità. Et vi sono tre Dialoghi della vita Civile, liquali a gli huomini mostrano come deono ammaestrar i lor figliuoli, et a(') Giovani come ben reggersi. Di nuovo rivedute, et emendate. Con licenza de(') Superiori. In Venetia, Appresso Domenico Imberti 1593, cm.15x20,5, cc.(5), 252 (Parte I); 232,(8) (Parte II). Br. settecentesca, titoli ms.al dorso. Cop.ant.distaccata, dorso fessurato. Al frontespizio, sormontata da un cartiglio con il motto "Spes mea in Deo est", figura allegorica che regge due scudi quello di sinistra con l'impresa dello stampatore, quello di destra con un uccello (forse il simbolico pellicano) appollaiato su un calvario. Numerosi capilettera xilografici nt. Piccole macchie d'inchiostro non invasive al taglio verticale. Lacuna di pochi centimetri all'angolo sup.della c.225, con interessamento delle prime 6 righe di testo. Nel ns.esemplare il titolo "Parte seconda" è manoscritto. Copia mancante della c.finale della Parte II, contenente la conclusione dell'epistola in terza rima "L'Auttore all'opera".

Torino, Parco del Valentino, 26 maggio - 30 giugno 1960. Torino, Società Promotrice Belle Arti 1960, cm.15,5x21, pp.109,(11), 44 tavv. in bn. ft., brossura