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La saggezza della letteratura. Una nuova cronologia per la letteratura italiana.

Author:
Publisher: Bruno Mondadori.
Date of publ.:
Series: Coll.Testi e Pretesti.
Details: cm.10,5x17, pp.XXVI,180, brossura, cop.fig.con bandelle. Coll.Testi e Pretesti.

EAN: 9788842495048
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#310773 Sociologia
Roma, Salerno Editrice 2022, cm.15x23, pp.168, brossura copertina figurata a colori. Che cosa c'entra Gadda con Zerocalcare? E come può essere accostato Giacomo Leopardi al protagonista di una Serie TV come "True Detective", o i personaggi di "Game of Thrones" al pensiero di Machiavelli? Insomma cosa c'entra la letteratura – in particolar modo italiana – con la forma di intrattenimento oggi dominante al mondo? Eppure c'è un filo rosso che lega la serialità televisiva e gli scrittori del canone occidentale, un filo seguendo il quale è possibile risalire da Netflix ai classici o, per dirla in altri termini, da "Black Mirror" – lo schermo nero dei nostri dispositivi video – alla pagina dei libri, ovvero lo specchio bianco della nostra civiltà. L'autore di questo saggio prova a seguire quel filo, raccontando la storia di un rapporto unico e speciale, quello dell'incontro tra due espressioni artistiche apparentemente distanti, l'una antichissima, l'altra modernissima, ma piú vicine di quanto non sembri. Per comprendere come nasca l'universo narrativo seriale in cui siamo immersi non è stato composto un dizionario o un'enciclopedia di titoli, ma un racconto in cui l'intreccio tra letteratura e Serie televisive dà luogo a uno scambio, un reciproco dare e avere che sta trasformando non solo le modalità della narrativa in quanto tale, ma il nostro immaginario contemporaneo e le idee che esso rappresenta in streaming. La sceneggiatura, le partiture drammaturgiche, la delineazione dei personaggi non sono mai state così decisive e così complesse come oggi per garantire la riuscita di una buona Serie, a qualsivoglia genere appartenga. E tutto ciò deriva dalla pratica letteraria di ora e del passato, dei grandi classici come dei romanzi popolari: ogni giorno questo rapporto si fa sempre più stretto ed esplosivo, tanto che, forse, non si può comprendere il successo di "Squid Game" senza comprendere la "Poetica" di Aristotele.

EAN: 9788869737046
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Note: Copia mai letta. Piccole imperfezioni alla copertina.
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Asola, Tipolitografia Rongoni 1988, cm.20x27, pp.111, num.ill.bn.e 1 a col.nt. brossura sopracop.fig.a col.
EUR 8.00
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Presentazione di Carlo Carena. Introduzione di Alberto Fanton. Firenze, Olschki Ed. 2012, cm 17 x 24, xl-256 pp. con 12 figg. n.t. e 16 tavv. f.t. a colori. Biblioteca di bibliografia italiana, 196. La Biblioteca Antoniana di Padova, «custode della memoria» di uno dei più importanti insediamenti dell’Ordine francescano, conserva oltre duecento incunaboli, quale testimonianza di un attento interesse per la nascente e rivoluzionaria arte della stampa. Vista come nuova via per la diffusione del sapere, i frati si fecero promotori tramite la cura delle edizioni, la decorazione con miniature in taluni casi e – come successe a Venezia – lavorando al torchio. / The Biblioteca Antoniana of Padova, “guardian of the memory” of one of the most important settlements of the Franciscan Order, contains more than 200 incunabula that testify a keen interest in the emerging and revolutionary art of print. Considered a new tool for the circulation of knowledge, the friars promoted it through editions, illuminations and sometimes, as it happened in Venice, with their direct work at the press.

EAN: 9788822262226
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#225159 CD e Vinili
Brice Duisit - voix and vièle à archet Genere: Classical - General. Alpha Productions 2006, 1 CD, Playing Time: 53 min. AudioCD,

EAN: 3760014195204
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#330542 Firenze
Firenze, Bonechi Ed. 1994, cm.15x23, pp.174, alcune ill.bn.nt. legatura editoriale cartonata. Tutti conoscono il Tabernacolo delle Fonticine, posto in Via Nazionale, molti hanno osservato quelle minuscole lapide Ile angolari al Canto di Candeli in Borgo Pinti o a quello della Mela in Via Ghibellina, ma pochi, penso, hanno individuato in questi segni i ricordi tangibili del mondo affascinante ma del tutto inedito delle Potenze fiorentine. Erano questi piccoli potentati, da qui il nome, che avevano i loro dominii all'interno delle mura cittadine ed erano formati da quella moltitudine di "subpositi" alle Arti che con il loro lavoro fecero la fortuna di Firenze. Questi lavoratori, afflitti dalla miseria, dalla fame, dalle pestilenze, ebbero come unica risorsa per sopportare i disagi di una vita così dura quella di riunirsi in gruppi, solitamente per mestiere e partecipare alle "allegrezze" cittadine, decretate per celebrare il Santo Patrono, la nascita di un Principe o l'elezione di un Papa. In queste occasioni le Potenze, o Signorie Festeggianti, si "risentivano" e gli ascritti alle varie brigate si esibivano in parate, ognuno con una propria livrea, si affrontavano nelle "armeggerie" e in cruente sassaiole; la sera poi concludevano con una generale sbicchierata, dimenticando per un giorno le misere condizioni di sfruttati. Ogni Potenza era organizzata come un vero e proprio stato e come tale aveva un vessillo, un territorio chiaramente delimitato nei suoi confini. AI vertice gerarchico esistente all'interno di ogni Potenza stava il Signore al quale erano riconosciuti titoli altisonanti come il Gran Monarca della Città Rossa, da S. Ambrogio o il Vice-Imperatore de' Camaldoli in Oltrarno. E questi Monarchi erano il tramite fra la Potenza ed il potere costituito. Nelle numerose lettere scritte con mano incerta da questi Signori si vede con quanta seriosa dignità uno scardassiere o un calzolaio interpretasse il suo ruolo. Vero è che quasi sempre le missive erano richieste di "benigni donativi", ma con ambiziosa fantasia si prometteva in cambio " . che avendo bisogno il S.mo Granducha io gli metterò in ordine cento mila cavalli e duecento mila fanti . ". Le Potenze erano nate nel 1343, per volere del Duca d'Atene e cessarono di esistere fra il 1629 e il 1630 per il mutato contesto sociale, ma soprattutto per la qrave pestilenza che colpì Firenze in quegli anni. L'epidemià cancellò quei Reami, Principati e Baronie che avevano procurato un po' di spensieratezza a molte generazioni del Popolo Minuto
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