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Poesie pastorali e rusticali Raccolta delle poesie rusticali di Lorenzo de' Medici, Luigi Pulci, Francesco Doni, Gabriello Simeoni, Francesco Bracciolini, Francesco Baldovini e Jacopo Cicognini. Con note del Ferrario.

Author:
Publisher: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani.
Date of publ.:
Details: cm.14,5x22,5, pp.XXXVIII,430, rilegatura in mz.pelle, tassello al dorso, fregi e scritte in oro., leggere tracce d'uso e di tarlo al dorso. Buon esemplare.

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- Vol. I: pp. XXIV,220, XLVI tavv. ft. tutte acquarellate (tranne una pianta), tra cui un mappamondo ripiegato; - Vol. II: pp. 282, LXXXVII tavv. ft. incise e acquarellate; - Vol. III: pp. 339,(1), LXIII tavv. ft. incise e acquarellate tranne 2 (entrambe ripiegate) di carattere architettonico; - Vol. IV: pp. 286,(2), XCII tavv. ft. incise e acquarellate; - Vol. V: pp. 344, tavv. I-XL tavv. ft., tutte acquarellate tranne 5 di carattere architettonico o scultoreo; - Vol. VI: pp. 306,(2), tavv. XLI-LXXV ft., quasi tutte acquarellate; - Vol. VII: pp. 319,(1), tavv. I-XLV ft., tutte acquarellate; - Vol. VIII: pp. 344, tavv. XLVI-XCVII ft., tutte acquarellate. Edizione seconda riveduta ed accresciuta. Firenze, per Vincenzo Batelli 1823-26, 8 voll. di 8, completo. cm.14,5x23, rilegg. coeve uniformi in mz. pergamena con angoli, tassello in pelle con titoli in oro ai dorsi. I volumi fanno parte della II edizione, uscita a dispense e per sottoscrizione presso lo stampatore fiorentino Batelli fra il 1823 e il 1837, della monumentale opera di Giulio Ferrario, coordinata, in parte redatta e edita in prima persona dall'erudito lombardo fra il 1817 e il 1834.
Note: Ottimo lo stato di conservazione delle rilegature. Aloni, bruniture ed alcune tracce d'umidità alle pagine. Testo perfettamente fruibile.
EUR 1,100.00
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Torino, Bollati Boringhieri 2001, cm.11,5x17,5, pp.118, brossura con bandelle e copertina figurata a colori. Coll.Variantine. Molte pagine di questo libro possono essere lette come un diario o come un delirio, una narrazione dove si confondono realtà e immaginazione, passato e presente, eventi gravi e futili. Si direbbe che l'autore abbia voluto concludere il discorso dei sui scritti precedenti esaurendo in una specie di trilogia un'esperienza di vita. L'inizio del racconto: "Giano ha cento anni e ha deciso di sedersi sotto un nespolo a contare i giorni senza più cedere alle tentazioni mondane. Gli sembra una decisione assennata e adeguata alle circostanze. Non farà nulla e lascerà vagare i suoi pensieri come nuvole oltre il fogliame. L'estate è una stagione che favorisce questa disposizione d'animo. I castagni e i faggi delle colline sono più ombrosi di un nespolo..."

EAN: 9788833913117
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Roma, Salerno Ed. 1998, cm.17x24, pp.80, brossura con bandelle. Coll.Quaderni di Filologia e Critica,XII. Pasolini è stato forse l’ultimo intellettuale “vivo” e attivo sullo scenario italiano del secondo Novecento. La sua vita “violenta” e trasgressiva, le sue posizioni – culturali e politiche – sicuramente non allineate, costruttivamente polemiche verso il potere e il sapere ufficiali, la stessa drammatica morte, ne hanno fatto un personaggio scomodo, ancor oggi guardato da molti con sospetto. I tre saggi in cui si articola questo volume illustrano aspetti diversi e, insieme, costanti della pratica letteraria di Pasolini. Studiato sia come traduttore del teatro greco e latino, sia come critico implacabile delle forme della società contemporanea, Pasolini rivela la continuità di una funzione intellettuale invariabile, fondata sul “coraggio della verità” e sulla pratica sistematica del dissenso. La medesima tensione morale che lo porta a leggere nel teatro antico l’immagine di un conflitto tra civiltà opposte, divise tra barbarie e ragione, si esprime in modi ancora più visibili attraverso gli interventi “corsari” o, anche, l’intera produzione poetica. Nella impietosa e conclusiva analisi della società di massa, in cui l’idoleggiamento della vitalità popolare si rovescia in un’abiura addolorata ed estrema, domina sempre più irreparabilmente «il senso di un disgusto totale, di un’impotenza e di una solitudine ormai irrimediabili», all’ombra di un sentimento crescente di morte. Nemico di un mondo degradato e volgare, Pasolini incarna così il modello di ogni intellettuale autenticamente politico: antagonista del proprio tempo e inattuale rispetto alla storia che egli vive. Queste pagine, dense di pathos e di “amore” per il poeta friulano, escono purtroppo postume e costituiscono l’ultima, alta testimonianza dell’umanità e della dottrina di Vittorio Russo, improvvisamente e immaturamente scomparso mentre il libro era in bozze.

EAN: 9788884022295
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