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#232339 Agricoltura

Virosi e micoplasmosi delle piante ornamentali e da fiore reciso.

Author:
Publisher: Edagricole Calderini.
Date of publ.:
Series: Coll.Guide Pratiche.
Details: cm.13x20, pp.XIII,205, alcune figg.a col.nt. legatura ed.cop.fig.a col. Coll.Guide Pratiche.

Abstract: La problematica legata a virosi e micoplasmosi è diversa da quelle dovute ad altri agenti fitopatogeni in quanto non sono possibili generalmente interventi di tipo curativo. La terapia è infatti inesistente, oppure economicamente improponibile, per cui l'unico rimedio rimane la prevenzione. E' appunto nell'ottica di rendere più attuabile una prevenzione su vasta scala che le autrici si sono proposte di esaminare le principali virosi e micoplasmosi che fino ad oggi si sono individuate nelle coltivazioni di piante ornamentali e da fiore reciso.

EAN: 9788820636883
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#4328 Arte Varia
Venezia, Palazzo Grassi, 20 maggio - 16 settembre 1984. Direttore: Maurizio Calvesi. Cura del catalogo: Maria Marchetti. Venezia, Edizioni La Biennale - Mazzotta Editore 1984, cm.22x24, pp.589,(3), centinaia di illustrazioni e tavole in bn. e a colori nel testo , brossura, copertina figurata a colori. Collana Biblioteca di Nuova Cultura. Il libro celebra la Vienna dei primi anni del XX secolo, anni che videro la capitale asburgica protagonista della cultura e dell'arte europea e crogiuolo di ogni sorta di esperienza di ricerca. Tra il 1897 e il 1918, infatti, furono attivi a Vienna personaggi del valore di Klimt, Wagner, Schiele, Loos, Mahler, Strauss, Trakl, Freud, Schnitzler, Hoffmann, Kokoschka, Musil e Schönberg, per citarne solo alcuni: pittura, musica, letteratura, architettura e scienza arrivarono contemporaneamente a livelli eccelsi.Accanto ai capolavori di Klimt, Schiele, Kokoschka e di molti altri pittori compaiono le architetture di Loos, Schwarz, Gessner, Olbrich e Hoffmann, i mobili progettati dai maggiori architetti e realizzati da straordinari artigiani, le fotografie e i documenti relativi alla vita di Freud, Schönberg, Schnitzler e Mahler, le planimetrie, le fotografie e i progetti urbanistici che consentono di ricostruire l'aspetto della città e le riproduzioni delle scenografie realizzate per opere liriche e rappresentazioni teatrali. Non mancano neppure i manifesti e le locandine pubblicitarie, le copertine dei libri, i vasi e i cristalli lavorati, i gioielli, gli oggetti d'uso più raffinati e gli abiti d'alta moda: tutto contribuisce a mostrare al lettore la ricchezza di un universo artistico e culturale che passa dalle estenuate finezze dell'art nouveau ai tormenti dell'espressionismo e della ricerca esistenziale.

EAN: 9788820203139
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Introduz.testo, traduz.e note a cura di Franco Caviglia. Roma, Ediz.dell'Ateneo 1981, pp.13x21, pp.308, brossura con bandelle, Coll.Scriptores Latini,18.
EUR 18.08
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Pisa,10 Maggio 1996. Pisa, Ediz.ETS 1996, cm.17x24, pp.287, 29 figg.e un facsimile ft. brossura sopracop. Coll.Quaderni Stefaniani,15/1996.
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Bologna, FirenzeLibri Editore 2001, cm.17x21, pp.135, brossura cop.fig. Coll.I Libri di Massimiliano Boni. L'Orsa Minore,4. È la ristampa, dopo quasi trent'anni dall'ultima pubblicazione, dei tre discorsi che Massimo Bontempelli pronunciò per ricordare e celebrare (e interpretare) tre dei massimi scrittori che abbia avuto la letteratura italiana moderna. Quello su Pi-randello fu pronunciato a Roma il 17 Gennaio 1937, quello su Leopardi nel civico palazzo di Recanati il 15 Giugno 1937 e quello su D'Annunzio nella sala del pa-lazzo di città di Pescara. Sono quindi trascorsi parecchi anni da quando furono pronunciati ma il tempo, il terribile tempo, poco ha potuto fare su di loro. La loro freschezza formale, la loro inventività mitica, la loro acutezza interpretativa sono ancora intatte. In un tempo in cui il povero lettore della saggistica critica si trova avvolto in una selva di parole difficili, a volte astruse, si leggeranno volentieri questi discorsi di Bontempelli in cui non ci sono parole difficili ma le parole che sono usate, sono usate per creare, o tentare di creare, nuove prospettive sull'opera del poeta prescelto o sulla sua figura, e sono accessibili a tutti, di uso comune. In-vece delle parole difficili, Bontempelli usa spesso il mito non difficile da capire ma difficile invece da inventare. Difatti solo un critico poeta, sia pure in prosa, come Bontempelli, poteva farlo. Di particolare intensità il mito "dell'uomo solo" creato da Bontempelli per interpretare Giacomo Leopardi. Che può essere anche un mito non molto nuovo, preso in sé, ma è condotto da Bontempelli con grande inventività e grande finezza così che il mito pur non troppo originale, attraverso l'acuta intelligenza e inventività del Bontempelli, riesce di fresca utilità nel-l'interpretare il grande recanatese. Perché il mito funzionasse, in sostanza, occor-reva che fosse usato da un critico di grande finezza ma anche da un critico che a-vesse notevoli qualità di poeta. Come in filosofia il mito funzionò quando fu usato da un grande filosofo che era anche un grande poeta ossia Platone, così, pur fatte le debite, debitissime distanze, l'uso del mito da parte di Bontempelli viene giustificato anzi realizzato proprio perché in lui erano unite ragionamento e fantasia. Come si è accennato e come tutti sanno, i tre autori su cui Bontempelli " discorre " sono tra i maggiori della letteratura italiana moderna e quindi infiniti scritti, più o meno critici, sono stati a loro dedicati, ma questi scritti o discorsi di Bontempelli hanno una inventività e una acutezza interpretativa che nettamente li distaccano dalla critica a questi scrittori dedicata e ne fanno un'opera originale e, nello stesso tempo, profondamente aderente allo spirito dell'opera che i tre scritto-ri crearono.

EAN: 9788876224379
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