Il muro.

Introduz.di Paola Decina Lombardi. Traduz.di Elena Giolitti. Torino, Einaudi Ed. 2010, cm.12x19,5, pp.XL,209, brossura copertina figurata a colori. Coll.Tascabili. Scrittori,287. Il muro uscito in Francia nel 1939, a un anno di distanza da La nausea, è probabilmente l'opera letteraria più forte e rappresentativa del grande intellettuale francese. Motivo comune dei racconti riuniti in questo volume è l'antitesi tra coraggio e viltà: una diversa attitudine, di fronte alla vita dei diversi personaggi, che un febbrile monologo interiore svela in un attimo oscuro del loro destino. Il muro dinanzi al quale i condannati troveranno la morte, le pareti delle stanze che chiudono tragici misteri sessuali e delittuosi, le storture e le ipocrisie sociali che avvelenano una coscienza al suo nascere e la preparano ad una sorte colpevole, sono i molteplici aspetti di questa realtà allucinata.

Paris, Librairie Gallimard 1948, cm.14x22,5, pp.246, brossura intonso. Fioriture in cop. e interni ingialliti per il tipo di carta ma esempl. molto ben tenuto. Collection Bibliothèque des Idées.

A cura di Franco Brioschi. Milano, Il Saggiatore 1976, cm.15,5x20, pp.254, brossura. Coll.Studio,2. Pubblicato nel 1947 sulla rivista "Los Temps Alodarnu", per la prima volta nella storia del pensiero estetico questo scritto rifiuta l'idea che il romanzo abbia "esistenza autonoma", sia frutto di un atto di creazione assoluto. La letteratura, per Sartre, è lo spazio in cui autore e lettore dialogano a partire dalle proprie concrete esistenze storiche: il senso dei loro sforzi opposti e complementari è approfondire la coscienza della libertà umana. Da questa concezione innovativa e feconda nasce un metodo critico tramite cui, negli altri saggi del libro, lo scrittore e filosofo francese si confronta con i protagonisti della scrittura del suo tempo, molti dei quali Gide, Camus, Faulkner - appartengono al pantheon letterario del suo secolo.

Paris, Gallimard 1967, cm.10,5x16,5, pp.251,(5), brossura (firma di appartenenza all'occhietto.) Collection Idées,140 - Philosophie.

Traduz.Lorenzo Bassi. Torino, Einaudi Ed. 1979, cm.15,5x21,5, pp.199, brossura cop.fig.a col. Coll.Nuovi Coralli,105.

Milano, Adelphi Ed. 2007, cm.14x22, pp.199, brossura con sopracoperta figurata a colori. Coll.Fabula,182. Ma perché mai, dopo tanti anni passati in continente, Carmine Pullana era tornato al paese? Per scoprire, innanzitutto, che cosa era successo la notte in cui negli stagni davanti a Baraule era stato trovato il corpo straziato di Sidora Molas e nella rete di Martine Ragas, noto Polifemo, era rimasta impigliata "quella cosa informe che sembrava un coniglio scuoiato, una spugna rossa inzuppata di sangue", e invece era un neonato...

USA, MBI Publishing Company 2001, cm.24x30, pp.256, ill.bw., hardcover with dustjacket.

This is a true story about a forbidden herb with the name of a Goddess. When a possible solution to the various “evils” which afflict us and that we usually fight with patented chemical drugs is curbed and even banned, important questions must arise. Artemisia was well known and revered in ancient times and has always been surrounded by an aura of magic, lost in the mists of time. In ancient Greece it was burned to propitiate the Gods. In ancient Rome it was used to create woven crowns to ward off bad luck. In many Shamanic traditions it was used to create altered states of consciousness and to favour visions. For over five hundred years there has been a war against this plant and its incredible healing powers. Nothing lasts forever and the time has come for the return of the Goddess. Firenze, Libreria Salvemini 2024, cm.16x23, pp.216, brossura copertina figurata a colori. There is a plant with the name of a Goddess. For centuries men have been trying with all their might to conceal the knowledge surrounding this plant and her incredible healing powers. Her story is as old as time itself. I knew nothing of her until about three years ago when I accidentally heard the name for the first time. Little did I know that my research would take me back in time, to study ancient manuscripts and to read about tales of dragon blood, wars, witch hunts and monasteries full of hand painted manuscripts and herbal gardens. Through my research I have travelled to ancient Greek, Egyptian and Roman temples and witnessed the ancient rites to the Goddess. She was revered in ancient China and on the mountains of the mighty Himalayas, the native Americans knew her name well, as did the nomadic Mongolian horse riders. Potions, tinctures, oils and leaves carried by nomadic merchants would travel the world in the old days. But that was before the rift, when a few men decided that they wanted a monopoly on cures. The truth cannot be hidden forever and I sincerely wish that this book will shed some light on herstory and return her to her rightful place as the Queen of herbs, a gift from nature for all of humanity.