Memorie storiche di Boves.

Questo saggio è del 1948. voleva essere un esame di coscienza e si proponeva di difendere una generazione considerata "sospetta" che era tornata dalla guerra decisa a ricominciare daccapo. Firenze, Centro Internaz.del Libro 1977, cm.13,5x21, pp.125, legatura ed.cop.fig.

Traduz.di Tullio Dobner. Milano, Mondadori 2000, cm.14,5x22,5, pp.398, legatura ed. Coll.Omnibus. I "Confratelli" sono tre ex giudici che quotidianamente si riuniscono nella biblioteca del carcere di Trumbe, Florida, un centro di rieducazione più che un vero e proprio istituto di pena. Hatlee Beech, del Texas, esperto di sentenze e appelli, Finn Yarber, della California, specializzato in fallimenti e divorzi e Joe Roy Spicer, del Mississippi, giudice di pace, passano il tempo ad occuparsi di casi di altri compagni d'istituto, a dispensare giustizia in qualche modo e soprattutto a scrivere lettere. I tre infatti, grazie alla loro preparazione giuridica, guadagnano fiumi di soldi ricattando ricchi personaggi dalla vita privata non immacolata. Ma un giorno incappano nella persona sbagliata...

Allegato n.2 - art.7, alla istruzione sul tiro. Parte II (vol.IV dell'addestramento dell'artiglieria). Copia per uso d'ufficio. Roma, Istituto Poligrafico dello Stato 1941, cm.15x21, pp.XI,(1),89,(1), legatura ed.in tutta tela arancio impressa a secco con motivo di fasci littori, titoli al piatto ant. e al dorso.

Per pianoforte. Milano. Curci 2000, cm.20'5x29'5, pp.28, fascicolo spillato. Campi Sonori. CD in allegato. Ice-Tract (letteralmente “Distesa di ghiaccio”) è una lunga (circa 30’) composizione pianistica suddivisa in tredici episodi collegati per tonalità, umori e incisi tematici. Ice-Tract si basa su tecniche compositive differenti: lavoro di sottrazione intralineare e verticale, condensazione/elisione motivica; citazione di atmosfere tradizionali, utilizzo di veri e propri segmenti di repertorio; sovrapposizioni armoniche e dinamiche, realizzate in studio attraverso tecniche di overdubbing di tracks, e dal vivo attraverso una sofisticata trascrizione e l’uso di una tecnica esecutiva in grado di simulare la presenza di apparecchi elettronici stratificazione di pedali e risonanze. La musica che ne viene fuori non tenta di essere descrittiva, né impressionistica come potrebbe sembrare ad un ascolto superficiale. Il sottotitolo della composizione, “musica per immagini”, non allude soltanto alle immagini pittoriche che ne costituiscono il pretesto, ma alle immagini interiori (G. De Simone).