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#277279 Arte Pittura

Alberto Burri Black Work: Cellotex 1972-1992.

Author:
Curator: Verona, Galleria dello Scudo 15 December 2012- 31 March 2013. Edited by Bruno Corà.
Publisher: Skira.
Date of publ.:
Details: cm.24,5x30,5, pp.144, ill. a col.nt. legatura editoriale in tela, tavola applicata al piatto anteriore della copertina.

Abstract: A distinctive feature of Alberto Burri’s artistic imagery: the treatment of black in his Cellotex works. Through a selection of thirty works made in a twenty-year time span (1972–92), the volume offers a perspective on the expressive outcomes that marked Alberto Burri’s language after the 1950s and 1960s, at a time in which he had already gained international critical acclaim. Cellotex, which the artist had long used as a support for his compositions, became the "work" itself. Through a gradual process of stripping down, Burri reached the basic underlying element, i.e. the material that had previously been approached in view of something else. As is the case with his more iconic cycles (such as Sacchi, Legni, and Combustioni plastiche), matter here continues to be the undisputed protagonist, capable of setting the rules and of fixing compositional balances.

EAN: 9788857220031
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#22293 Archeologia
Firenze-Siena, 1970. Catalogue Editors: Kyle Meredith Phillips, Anna Talocchini. Firenze, Leo S.Olschki Editore 1970, cm.15x21, pp.79, XLIV tavv.in bn.ft. in append., brossura, cop.fig. English Edition.

EAN: 9788822212498
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#25590 Arte Varia
London, Royal Academy of Arts, 25 November 1983 - 11 March 1984. Catalogue edited by Jane Martineau and Charles Hope. London, Weidenfeld and Nicolson 1983, cm.21,5x28, pp.413,(3), numerose illustrazioni in bn. nel testo e 96 tavole a colori fuori testo , brossura, copertina figurata a colori.

EAN: 9780297783237
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#66812 Arte Varia
1830-1980. Staatliche Museen Preusischer Kulturbesitz, Berlin 5/7- 28/9/1980. in der Nationalgalerie. Berlin, Staatliche Museen 1980, cm.22x27, pp.400, num.figg.bn.nt. brossura Testo in tedesco.
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#82347 Arte Pittura
Herausgegeben von Gotz Czymmek. Wallraf Richartz Muesum Koln, 6/4-1/8/1990. 1990, cm.24x29, pp.520, num.figg.a col.nt. brossura cop.fig.a col.
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Milano- Napoli, Ricciardi 1975, cm.15x23, pp.XXIV,238, brossura
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#109371 Arte Scultura
Roma, Galleria Borghese,10 ottobre 2007 - 28 febbraio 2008. A cura di Anna Coliva e Fernando Mazzocca. Milano, Electa Ed. 2007, cm 24x28 pp.272, num.figg.e tavv.bn.e col.nt. brossura con sopraccoperta figurata. Traduzioni di Chiara Lampugnani e Benedetta Sforza. L'arte sublime di Antonio Canova e la "villa più bella del mondo", come egli stesso amava definire la Galleria Borghese, per una monografica ambientata nel luogo tanto caro allo scultore nel 250° anniversario della sua nascita e nel bicentenario della "Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice". La mostra intende illustrare da una parte le complesse relazioni tra Canova, il principe Camillo Borghese e la famiglia Bonaparte, per la quale egli elaborò la particolare tipologia del ritratto divinizzato in scultura, di cui si presentano altri esempi da confrontare con quello di Paolina come Venere Vincitrice. Dall'altra si vuole ripercorrerne la carriera seguendo, attraverso oltre cinquanta opere provenienti dai più grandi musei del mondo, la continua rielaborazione, dalla fine degli anni Ottanta del Settecento, del tema di Venere: oltre ai grandi marmi, disegni, tempere, monocromi, dipinti, bozzetti in creta e terracotta per un esempio eloquente del metodo di lavoro di Canova.

EAN: 9788837055899
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#188695 Filosofia
Pisa, Ediz.ETS 2004, cm.14x22, pp.300, brossura con copertina figurata a colori. Coll.Philosophica (7). Sebbene venga oggi catalogato come un pensatore ‘minore’, Nicolas Malebranche (1638-1715) fu uno dei filosofi più influenti del proprio secolo. Col suo pensiero si confrontarono infatti moltissimi autori, sia in Francia che nel resto d’Europa, filosofi che rispondono ai nomi di Leibniz, Locke, Berkeley, Voltaire e Hume e che videro in Malebranche uno dei maggiori esponenti del cartesianesimo. La progressiva perdita di interesse per la sua opera è quindi probabilmente frutto della presenza massiccia di temi e riferimenti religiosi che nascondono spesso la rilevanza filosofica di molte riflessioni. Questo saggio si propone così di indagare una delle tesi malebranchiane più controverse, la «visione in Dio delle idee», cercando di mostrarne, da un lato, i presupposti epistemologici – in particolare la definizione dell’idea di Cartesio e la dottrina dell’illuminazione divina di Agostino – e di ricostruire, dall’altro, il contesto teorico in cui essa si colloca.

EAN: 9788846709660
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#277251 Arte Pittura
Milano, Skira 2019, cm.26,5x36, pp.564, 2500 ill. col., legatura editoriale copertina a colori. Cofanetto. Coll.Archivi dell'Arte Moderna. Il Catalogo Ragionato di Arturo Vermi (Bergamo, 1928 - Paderno d'Adda, 1988) presenta l'opera creativa dell'artista e ne diviene, per quella simbiosi tipica di Vermi tra impegno nell'arte e vissuto esistenziale, la sua vera biografia, dell'uomo oltre che dell'artista, dei suoi sentimenti, della sua sensibilità e spiritualità. Suddiviso in nove sezioni, ognuna corredata da note che la introducono, il Catalogo presenta tutte le opere note documentate e illustrate, adottando qui il criterio di procedere, come suggerito nel 1983 dallo stesso Vermi in una Lettera aperta, "come in un calendario, cercando di spiegare almeno i motivi contingenti e sociali che hanno motivato la ricerca". A partire dal periodo informale degli inizi (anni '50), viene qui presentata la vera ricerca del segno quale "interprete dello spazio". Dai segni dei primi anni '60 di Lavagne e Lapidi, questa gestualità diventa sempre più ordinata per approdare ai Diari, un linguaggio pittorico ridotto ai minimi termini: il segno è incisivo e protagonista, si ripete con sequenze che scandiscono la superficie pittorica al punto da poter essere interpretato come scrittura. Con il proseguire del suo lavoro, il segno è visto da Vermi come un tratto sempre più minimale: dai Paesaggi leggeri e irrazionali, alle tele monocrome segnate ora da un'asta verticale nelle Presenze, ora da due linee parallele in basso a destra nelle Figure in uno spazio tempo, ora da una linea orizzontale parzialmente incurvata a ricordo dell'onda del mare nelle Marine. Dalla metà degli anni '60 la sua opera risente della vicinanza di Lucio Fontana, stimolo per approfondire il concetto di spazio "lo spazio al di fuori della terra, lo spazio cosmico". Da qui, gli Approdi, in cui lo spazio diventa cosmico e il colore luce con l'applicazione di foglia oro e argento; gli Inserti, in cui lo spazio fuoriesce dalla struttura dell'opera, grazie all'inserimento nella tela di tavole dorate o argentate; e infine le Piattaforme, gli Esodi e i Frammenti, in cui la luce domina su tavole ricurve ricoperte da foglia oro, argento e grafite. Dopo aver eseguito un ciclo di opere dedicate agli astri nelle Lune e alle relazioni umane nei Colloqui, l'attenzione di Vermi si sposta verso una poetica di felicità, espressa nella rivista "Azzurro", di cui è ideatore e direttore, e nel "Manifesto del Disimpegno" del 1978. La sua ultima opera, L'Annologio, ne è esempio: "Un misuratore dei tempi più umano, più in sintonia con i nostri tempi", dice l'artista. Un orologio che compie un giro di un anno come la Terra intorno al Sole e che non suddivide la vita umana in frazioni, con conseguenti obblighi, doveri e imposizioni.

EAN: 9788857238869
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