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#287065 Arte Saggi

Piccolo manifesto per gli amatori d'ogni genere.

Author:
Curator: A cura di Alessandra Ruffino.
Publisher: Allemandi.
Date of publ.:
Details: cm.12x19,5, pp.192 illustrazioni, brossura, sopraccoperta figurata a colori.

Abstract: Una nuova edizione integrale della prima raccolta di scritti di Jean Dubuffet (Le Havre 1901 - Parigi 1985), uscita per la prima volta nel 1946 col titolo Prospectus aux amateurs de tout genre nella mitica collana «Metamorphoses» di Gallimard. Si tratta di una serie di scritti programmatici (tra cui il fondamentale Note per i fini letterati), composti intorno alla metà degli '40 con una prosa briosa e provocatoria. In essi, così come in Anticultural positions (1951), gli orientamenti sovversivi e anticulturali di Dubuffet trovano una prima e compiuta formulazione. L'edizione, che include alcuni inediti mai tradotti prima in italiano, presenta anche due brevi prove letterarie audacemente sperimentali (in un gusto alla Céline, per intendersi) ed è munita di un ricco apparato di note di confronto che permettono di addentrarsi, in compagnia dell'artista, «in un mondo dove i meccanismi delle abitudini smettono di funzionare».

EAN: 9788842225461
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#267661 Arte Pittura
Roma, Edizioni Sigma - Tau 1968, cm.24x28, pp.(96), numerose tavole a colori e b.n. fuori testo. brossura figurata.
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Traduz.di G.Pilone Colombo. Milano, Garzanti Ed. 1977, cm.16x23, pp.300, 31 ill.bn.ft.e 8 disegni nt. legatura ed.in tutta tela, sopraccop.fig.a col. Coll.Storia della Civiltà.

EAN: 9788811764205
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#103956 Arte Saggi
Gorizia, Ediz.della Laguna 1998, cm.21x29,5, pp.250, num.figg.bn.e col.nt. brossura con bandelle, Engelina Smirnova. Le icone russe della collezione di Banca Intesa. John Lindsay Opie. Icona. Carlo Pirovano. La struttura museale del Palazzo Leoni Montanari. Il recupero della Torre campanaria della cattedrale di Vicenza. Pietro Nonis. Nella Torre restaurata un segnale di augurio. Attilio Previtali. Gli esiti di un monumentale restauro. Gianna Gaudini. il manufatto e il restauro. Lucia Paoli. Sant'Agnese e Santa Costanza sulla Nomentana: note alle problematiche del complesso monumentale romano. Nicoletta de Gregori. Santa Maria della Mentorella: un santuario medievale del Lazio e alcuni esempi del suo arredo. Sara Bonavoglia. Ricordi preziosi del luminismo di Van Eyck a Firenze: alcuni documenti per Joao Gonçalves e il chiostro degli Aranci. Jacopo Scarpa. Un quadro "de man de Tintoretto vechio con alcune poesie, grando"; e l'ideale classico nella Venezia del Cinquecento. Ugo Ruggeri. Nuove opere di Paolo Veronese. Lionello Puppi. "da essersi buttato giù d'un balcon per fernesia". La sfida impossibile di Francesco dal Ponte. Enrico Maria dal Pozzolo. Pietro Liberi: un allievo di rango e un soggiorno a Maser. Pietro Scarpa: Pietro Liberi e Antomnio Zanchi: invenzioni per incisioni. Egidio Martini: Note sul Settecento veneziano: Sebastiano Ricci, Pellegrini, Crosato.
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Torino, Einaudi 1999, cm.13,5x21,5, pp.100, brossura copertina figurata a colori. Coll.I Coralli,107. Le imprese comuni e straordinarie di un piccolo eroe moderno, fondatore della più grande ditta di ferramenta dei suoi tempi. Un'epopea dimessa e struggente cucita intorno ai sogni di un uomo che, con viti e bulloni, vuole tenere insieme il mondo. Come il suo protagonista anche l'autore riesce a coniugare nel suo romanzo stili e toni apparentemente incompatibili: l'epica del progresso e l'elegia metafisica.

EAN: 9788806151645
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#323522 Arte Grafica
Lucca, Palazzo Ducale, 11 maggio - 22 giugno 2003. Lucca, Pacini Fazzi 2003, cm.23,5x30, pp.128, 76 illustrazioni a colori num. f.t. brossura, sovraccoperta figurata a colori. La città, come una musa, ispira Jean Michel Folon . Lo libera da paure e inibizioni. Tanto da convincerlo a spogliarsi di tutto. "Folon a Lucca". L'annuncio è quasi un trionfo. Il suo nome è legato stretto a quello della città. "La stessa in cui sono arrivato giovanissimo, in l'autostop" ci racconta. "E qui ho trovato un mondo di pace, che mi sta nel cuore. Per la poesia che si respira, per i giardini nascosti, appena intravisti da fessure di porte socchiuse...". Questa è la sua Lucca. Una città ideale, secondo Folon. "E' il posto più bello dove abbia mai esposto" spiega ancora. Non ha mai nascosto questo suo amore per Lucca, nato quand'era appena ventenne. E ha trovato il modo per ringraziarla. Con un centinaio di opere, per lo più prestate dal suo studio. Molte di queste non sono mai state esposte prima (come il manifesto per la Bohème, ad esempio; o La Colomba della pace e La Colomba della morte ). E in mezzo a tutti quei dipinti, in mezzo agli oggetti, c'è la poesia. L'allestimento è perfetto, quasi maniacale. Folon l'ha curato personalmente. Ogni luce, ogni ombra. E ad accompagnarci c'è una musica soave, che ricorda la morbidezza delle nuove. O il volo degli angeli. Appunto, gli angeli. E' un Arcangelo blu dalle ali colorate ad annunciare l'arrivo di Folon. Un acquarello dolce, leggero. Un'opera sentita. Con una citazione esplicita a Beato Angelico. "E' stato lui il primo a dare colore sulle ali degli angeli" spiega Folon. "Quindi desidero chiedergli scusa per questo plagio. Caro Beato Angelico" prosegue rivolgendosi a lui "sei sicuramente più bravo di me...". Così come l'Arcangelo, anche altri acquerelli trasmettono un senso di pace. E d'inquietudine, anche. Una serenità raggiunta a stento. Ricorre con ossessione il tema del viaggio. Navi che proseguono la linea d'orizzonte, navi come unico oggetto della composizione. Un viaggio verso il niente, un passaggio verso il porto che non c'è. E mai una burrasca, mai un mare in tempesta. Mai si rompe l'equilibrio della poesia, dolce e inquieta. Ma più di ogni cosa meraviglia l'uso del colore. Acquerelli dosati con sapienza, che danno vita a sfumature impossibili. In molte opere adotta il collage, una scelta più sintattica che estetica. Un brandello di cartone, un pezzo di latta, una lettera strappata. "Lavoro partendo dalle cose quotidiane, le stesse che la gente non utilizza più" apostrofa l'artista. "Nelle cose a cui siamo abituati cerco la bellezza quotidiana". E così Folon trasforma semplici oggetti in maschere o figure mitologiche. E se le incisioni riprendono il tema della fiaba, i piccoli totem sono di chiara ispirazione indiana. Così diversi tra loro. Le scultura - di origine surrealista, alla Magritte - oltre che lungo l'ingresso della mostra, sono state inserite nella Galleria degli Ammannati, dove è stato allestito un giardino all'italiana dominato da una fontana, segno di pace. Sopra la fontana una Pantera, simbolo di Lucca. Opera che Folon ha già deciso di regalare alla città.The city is like the inspirational muse of artist Jean Michel Folon. "Folon in Lucca", shows the relationship of the artist to the place and his work.

EAN: 9788872465752
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