La tradizione manoscritta delle ‘Rime’ di Giovan Battista Strozzi il Vecchio. Censimento dei testimoni e incipitario delle poesie.

Teheran, Fachschule Reza Pahlavi 1971, cm.21,5x29, pp.220, num.figg.bn.e col.ft. legatura ed.sopracop.fig.bn. testo in tedesco.

Traduz. di Serena Battaglia. Novara, Istituto Geografico De Agostini 1960, cm.20x26,5, pp.160,(2), numerose ill. e tavv. a colori e in bn.nt., legatura ed. cartonata, titoli in oro al piatto ant. e al dorso, sopraccoperta fig. a colori. Coll. Musei e Monumenti d'Europa.

Pisa, Pacini 2017, cm.15x21, pp.204, brossura copertina figurata a colori. Questo libro ripercorre le vicende biografiche di Guido David Valensin (1877-1947), un personaggio oggi dimenticato, che in realtà fu uno degli esponenti più attivi dei cenacoli culturali fiorentini della prima metà del Novecento. Accademico dei Georgofili e membro della Società "Leonardo", amico di Salvemini e dei fratelli Orvieto, in relazione con Pasquale Villari, Sibilla Aleramo e Umberto Zanotti Bianco, fu tra i fondatori di innumerevoli istituti e associazioni, la cui attività spaziò dall'assistenza alle vittime dei terremoti di Calabria e d'Abruzzo allo studio del fenomeno migratorio e dei processi di colonizzazione. Divenuto un grande esperto di questi temi su scala internazionale, insegnò per qualche anno Storia della colonizzazione alla «Cesare Alfieri» di Firenze e si occupò per incarico del governo delle comunità di emigrati italiani in Libia, in Australia e in Argentina. Cittadino del mondo e grande viaggiatore, Valensin restò comunque sempre attaccato alla sua città di origine e alla sua terra di adozione, Tredozio e la Romagna toscana, dove trascorse gli ultimi anni di vita.

A cura di Piero Menarini. Bologna, Atesa 1987, cm.17x24, pp.282, brossura. Coll.Testi e Studi Ispanici. «Si è deciso di dare al volume un'impronta più propriamente critica, proponendo una serie di studi che rappresentano, ciascuno a suo modo, una novità e offrono un contributo reale, e non solo celebrativo, alla crescit a degli studi lorchiani». Contributi di: Gabriele Bersani Berselli, Francesco Chiari, Manuel Fernandez Montesinos, Mario Hernandez, Rafael Lozano Miralles, Piero Menarini. Alcuni dei testi sono in italiano, gli altri in spagnolo.