Il papavero da oppio nella cultura e nella religione romana.

Firenze, Olschki Ed. 1991, cm.17x24, pp.XVIII,240 pp. con 4 tavv. f.t. e 1 pieghevole., brossura Coll. Istituto nazionale di studi sul Rinascimento - Quaderni di «Rinascimento», 12.

Flora e il suo culto a Roma. Firenze, Olschki Ed. 2019, cm 17 x 24, xiv-280 pp. con 11 figg. f.t. a colori, brossura Biblioteca dell''«Archivum Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia,492. Oggi Flora viene comunemente associata ai fiori e al mirabile ritratto che di lei ha saputo fare Botticelli nella celeberrima Primavera, ma per gli antichi Romani ella era una dea ben più complessa di quanto si possa pensare. Il dominio sulla fioritura è senza dubbio la sua caratteristica principale, che deve originariamente essere ricondotta alla sfera agraria e alle piante eduli per poi estendersi sempre più alle piante ornamentali, dando efficace dimostrazione di come ella, non diversamente da tutte le altre divinità antiche, non sia un’entità immutabile, ma si adatti al cambiamento dei tempi e dei costumi. La complessità della sua figura è confermata dal culto a lei riservato, che trova la sua massima espressione nei Floralia, festa gioiosa e licenziosa durante la quale le prostitute giocano un ruolo di spicco in qualità di mime, ma che prevede anche l’esecuzione di pratiche finalizzate a scopi agrari (sparsiones e venationes). La presente monografia analizza tutti gli aspetti concernenti la dea e i riti a lei dedicati, estendendo la trattazione anche alle testimonianze provenienti dai territori italici e all’iconografia, che spazia da quella antica a una selezione di opere moderne.

Roma, Carocci Ed. 2007, cm.13x20, pp.144, brossura cop.fig.a col. Coll.Le bussole. Le apocalittiche previsioni, più volte formulate, sulla crisi dei giornali hanno trovato smentita nei fatti recenti, che evidenziano la realtà di un comparto editoriale in salute. In Italia, molti passi avanti sono stati compiuti per recuperare posizioni rispetto al resto della stampa occidentale, anche attraverso nuove strategie di marketing nate negli ultimi anni per valorizzare il potenziale di marca delle diverse testate. Il quotidiano è oggi un sistema articolato di prodotti e di servizi al lettore, tenuti insieme dall'identità propria di ciascuna testata. Il libro descrive le principali strategie di marketing dei giornali italiani, soffermandosi sull'evoluzione dei modelli giornalistici e imprenditoriali e sui più recenti progetti di diversificazione editoriale.

A cura di Cornelio Fabro. Milano, Edizioni SE 2010, cm.13x22,5, pp.132, brossura copertina figurata a colori. Collana Conoscenza Religiosa, 44. "L'attività di uno scrittore che si è sviluppato un po' alla volta, incominciando con 'Aut-Aut', cerca qui il suo punto decisivo di equilibrio ai piedi dell'altare, personalmente consapevole meglio di chiunque delle proprie imperfezioni e colpe. Egli non si spaccia affatto per un testimone della verità, ma si considera soltanto una specie di poeta che, "senza autorità", non pretende di portare nulla di nuovo, ma "ha voluto leggere una volta, e possibilmente in un modo più interiore, i tratti originari della situazione esistenziale umana, qualche testo antico, conosciuto e trasmesso dai nostri Padri" [...]. Detto questo, io non ho nulla da aggiungere. Mi sia permesso però dire soltanto questo, che è in un certo modo la mia vita, che è per me il contenuto della mia vita, la sua pienezza, la sua felicità, la sua pace e la sua gioia. Si tratta di quella concezione della vita, che è il pensiero dell'umanità e dell'eguaglianza umana: dal punto di vista cristiano ogni uomo (il Singolo), assolutamente ogni uomo, ancora una volta: assolutamente ogni uomo è egualmente vicino a Dio. E com'è ch'egli è vicino ed egualmente vicino? Perché è amato da Lui". (Dalla Prefazione a "Due discorsi per la comunione del venerdì")

Roma, Ediz.del Vetro 1969, cm.14x21, pp.332, brossura sopracop.fig.a col. Coll.La Collana del Veltro.

E' presente un foglio staccato ritagliabile da cui si può realizzare un mazzo di tarocchi, i tarocchi più piccoli del mondo. Torino, Lo Scarabeo Edizioni 2012, cm.21,5x30, pp.111, num.figg.a col.nt. legatura editoriale copertina figurata a colori. Ai confini del pianeta Terra c'è un luogo fantastico: il Mondo di Esir. Lì viveva, e forse vive ancora, uno gnomo chiamato Sichen, da tutti considerato uno sciocco a causa del suo carattere sognatore. Un giorno, egli decise di abbandonare la madre Nain per andare alla ricerca del mitico Regno di Ketra, il paradiso degli Gnomi. Questa fuga segnò l'inizio delle avventure di Sichen: la tragica storia d'amore con la Principessa Ur, l'esilio, l'apprendistato magico presso un vecchio indovino, la discesa nel terribile Mondo di Daat in cerca della sua amata Ur... Dopo mille peripezie, il nostro eroe riscattò i propri errori e, giunto a maturità, divenne Grande Mago del Popolo degli Gnomi. Molti anni più tardi volle scrivere la propria storia. Così Sichen dipinse i settantotto Tarocchi degli Gnomi, dove illustrò parte del proprio immenso sapere. Si tratta di misteriose formule che insegnano a guidare la propria volontà e a penetrare nel Tempo per conoscere ogni genere di cosa passata, presente e futura. Queste formule sono esposte in maniera semplice e chiara, ma non a tutti è concesso di applicarle, perché la Porta del Santuario Occulto si apre solo di fronte a pochi eletti. Per rendere i Tarocchi degli Gnomi accessibili a chiunque, Sichen volle trasformarli in un gioco di società. Anzi più giochi, le cui regole possono essere apprese facilmente da adulti e bambini per passare il tempo in modo divertente e istruttivo.

Venezia Marsilio 1974, cm.20,5x20,5, pp.sn. brossura, copertina illustrata con bandelle. Collana Marsilio ragazzi. Prima edizione.