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#291477 Economia

«La scienza dell'amor patrio». Cultura e politica degli economisti italiani dal Risorgimento alla Ricostruzione.

Author:
Curator: Introduzione di Eugenio Ripepe.
Publisher: Olschki Ed.
Date of publ.:
Details: cm 17 x 24, xxiv-404 pp., brossura Fondazione Luigi Einaudi. Torino. Studi,57.

Abstract: Il volume raccoglie saggi sullo stato della scienza economica e su alcune delle principali figure di economisti nel nostro paese fra Otto e Novecento, dalla Restaurazione alla Ricostruzione. Si è cercato di legare insieme la ricerca biografica con la valutazione dell’apporto di idee dei singoli autori, in modo da fornire una rappresentazione il più possibile fedele se non esaustiva dell’ambiente in cui le idee economiche si sono andate formando e diffondendo nel nostro paese, non solo tramite le pubblicazioni accademiche, ma anche attraverso i media e il dibattito politico. Accanto alle maggiori figure, come Ferrara, Pareto, Einaudi e il Croce del dibattito su Marx e su liberismo/liberalismo, compaiono figure di intellettuali per così dire secondari, ma che pure hanno dato un contributo di idee alla crescita di interesse per l’economia politica nel nostro paese, presentando questa disciplina come fondamentale per la crescita civile della società italiana. In questo consiste il senso dell’appello risorgimentale alla ‘scienza dell’amor di patria’, di cui nel volume si chiarisce la natura sua propria di esortazione non retorica a compiere un inventario delle forze materiali e intellettuali disponibili per il rinnovamento del paese.

EAN: 9788822266057
EUR 52.00
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#32287 Economia
Napoli, Guida Editori 1982, cm.12x21, pp.165, brossura cop.fig. Coll.Aggiornamenti,7.

EAN: 9788870421866
EUR 6.21
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Available
#165684 Regione Toscana
Con la collaboraz.di Giulia Bianchi. Direzione Generale per gli Archivi. Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato- Archivi di Stato 2005, cm.17x24, pp.XLIV,748, brossura sopracop.fig. Coll.Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti,CLVII.

EAN: 9788871252674
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#307515 Arte Saggi
Numero monografico della rivista: Livorno cruciale. Quadrimestrale di Arte e Cultura, Numero 8. Pisa, ETS 2012, cm.17x24, pp.96 ill.a colori. brossura copertina figurata a colori. Antonio Antony de Witt, coltissimo portavoce del dibattito europeo relativo agli scambi tra Oriente e Occidente, in un articolo del 1936, dal titolo Italia e Cina nell’arte, si soffermava sulle note indagini berensoniane riguardo all'orientalismo di certi trecenteschi e quattrocenteschi toscani, in particolare senesi, concludendo: «Quel che conta (...) è il poter riconoscere un'affinità d'elevata natura spirituale tra certe posizioni dell'intendimento artistico senese e l'altro di alcuni popoli d'Oriente, una spiccata raffinatezza in entrambi di facoltà diciamo trascendentali e una congrua dotazione di mezzi acconci a tradurle nella rappresentazione artistica». Ed è proprio de Witt che elencava le prerogative comuni tanto ai Senesi quanto agli artisti dell'Estremo Oriente, quali «il disegno immaginativo» e «una coloritura tutt'altro che grassa e corposa, sibbene piatta», fino a citare certe dichiarazioni di Emilio Cecchi riguardo all’affinità del cromatismo di Pietro Lorenzetti con le lacche cinesi. Il tema dell'oriente, scelto come tema monografico di questo numero della rivista, trova quindi un suo fondamento in un programma di rivisitazione critica di un fenomeno figurativo nelle sue tangenze con la cultura artistica del Novecento italiano e segnatamente toscano. Un collezionista di libri aveva ingaggiato lo scrittore americano Henry Miller affinchè scrivesse in cambio di cento dollari al mese racconti erotici; l'autore del Tropico del Capricorno aveva accettato, ma poi aveva passato la commissione alla sua amica Anaïs. "Così - racconta la Nin - incominciai a scrivere ironicamente, divenendo così improbabile, bizzarra ed esagerata, che pensai che il vecchio si sarebbe accorto che stavo facendo una caricatura della sessualità. Ma non ci fu nessuna protesta". Il ricco collezionista, ricevuti i primi testi, raccomandò meno poesia e più dettagli specifici sul sesso. La Nin rispose a tale invito con una lettera che illumina ancora oggi sulle modalità con cui affrontare i temi dell'erotismo: "Il sesso - scrive Anaïs - perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un'ossessione meccanicistica. Diventa una noia. Lei ci ha insegnato più di qualunque altro quanto sia sbagliato non mescolarlo all'emozione, all'appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che ne cambiano il colore, il sapore, i ritmi, l'intensità (...). Questo è quel che conferisce al sesso la sua struttura sorprendente, le sue trasformazioni sottili, i suoi elementi afrodisiaci. Lei sta rimpicciolendo il mondo delle sue sensazioni". E ancora: "Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all'estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino. Quanto perde con questo periscopio sulla punta del pisello, quando invece potrebbe godersi un harem di meraviglie tutte diverse e mai ripetute!". E come la giovane modista di Parigi, quella Matilde descritta in un racconto della Nin, anche la modella della copertina di questo numero si guarda allo specchio in un sottile gioco erotico dove compiacimento e provocazione si mescolano indissolubilmente. Tra l'altro la nostra scrittrice affermava giustamente che scrivere di sesso era diventata una strada verso la santità invece che verso la dissolutezza e, se vogliamo, la pittura di Vittorio Corcos, mirabilmente analizzata nel saggio di Francesca Cagianelli, non indica proprio questo cammino?

EAN: 9788846732477
EUR 10.00
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#79969 Storia Antica
Traduzione di Luca Falaschi. Roma, Salerno Ed. 1999, cm.15x21, pp.382, brossura copertina figurata a colori. Coll.Piccoli Saggi,5. Molte civiltà del passato hanno conosciuto la consuetudine del sacrificio umano; ma cosa si può dire di tale pratica riguardo l'antica Grecia? La presenza del sacrificio umano nel mito e nella letteratura è assai abbondante, e ha indotto a pensare che ciò riflettesse un'usanza realmente diffusa. La conclusione dell'autore, solidamente argomentata, è che occorre distinguere tra l'"idea" del sacrificio umano e la "pratica" di esso: se l'una è stata sicuramente vitale e ha alimentato una teoria sterminata di autori e di opere, l'altra è invece tutt'altro che inoppugnatamente documentata. La fertile fantasia greca, insomma, non sembra essersi macchiata di innocente sangue sacrificale.

EAN: 9788884022776
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Quaderni a cura degli Archivi storici delle famiglie. Pisa, Pacini Editore 2019, cm.17x24, pp.172, ill.bn.e a colori brossura copertina figurata a colori. Coll.Archivistica e Diplomatica. Storia. Possiamo oggi addentrarci nelle stanze di rappresentanza di alcuni antichi palazzi nobiliari aperti al pubblico. Rimane il desiderio di vedere come in quelle stanze si svolgeva la vita delle persone che le abitavano. È anche per rispondere a questa curiosità che entrano in gioco gli archivi familiari dove si trovano le carte che quelle persone hanno scritto e conservato. Lettere, diari, libri di conti, inventari, narrano le trasformazioni dei luoghi, i mutamenti del gusto e mettono in scena i fatti avvenuti nelle antiche dimore. Gli scritti pubblicati in questo volume sono il risultato di un ciclo di conferenze dedicato alle "Stanze del palazzo: i luoghi della vita" e contribuiscono a rivelare fatti, a conoscere persone e a rappresentare luoghi insoliti e sconosciuti. Il libro è diviso in tre sezioni. Nella prima, Gabriella Macciocca, Antonella D'Ovidio, Rita Romanelli e Marco Giusti mettono in scena alcuni personaggi vissuti nel passato nei luoghi da loro abitati. Nella seconda, Farida Simonetti, Laura Baldini, Zeffiro Ciuffoletti, Matteo Faglia, Diletta Corsini, Silvia Ciappi e Fulvio Bennati percorrono gli ambienti di servizio poco noti della casa, lontani dai luoghi della rappresentanza. La terza sezione è dedicata alla famiglia Martelli e alle loro antiche dimore di Firenze. Barbara Maria Affolter e Laura Rossi rivelano aspetti della personalità di alcuni Martelli, Francesca Fiorelli Malesci, Monica Bietti e Anna Moore percorrono stanze note e poco note del palazzo di via Zannetti, oggi sede del Museo di Casa Martelli che ha accolto le conferenze sulle Stanze del palazzo.

EAN: 9788869955761
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