CART go to cart
Books
Total
FREE SHIPPING COSTS
FOR ORDERS OVER
35 € TO ITALY
70 € TO EUROPElimits and conditions

Rischio calcolato.

Author:
Publisher: Arnoldo Mondadori Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.Urania587.
Details: cm.13x19, pp.176, brossura cop.ill.a col. Coll.Urania587.

Abstract: L'appuntamento è a Londra, attorno alla famosa fontana di Piccadilly Circus. Per riconoscersi, sia lui che lei, dovranno portare un fiore bianco e un fiore rosso, appuntati sul lato destro del vestito. Ma dietro questo incontro, non c'è un annuncio matrimoniale, e nemmeno una missione spionistica: c'è un esperimento condotto in condizioni disperate da due disperati, c'è quello che equivale a un duplice omicidio. Lui e lei, fuggiti da una civiltà in sfacelo, puntano verso una civiltà ignota, una città irriconoscibile, una fontana scomparsa da secoli: e lì, su quei gradini di pietra, fra pensionati, studenti, turisti, sperano di ritrovarsi dopo il grande "salto". Un fiore bianco e un fiore rosso...

ConditionsUsato, buono
EUR 4.00
Last copy
Add to Cart

See also...

Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1969, cm.13x19, pp.162, brossura cop.ill.a col. Coll.Urania513. In fondo agli oceani c'è qualcuno, o qualcosa, che succhia l'acqua: la linfa vitale della Terra. Forse la colpa è stata nostra? Ma ora non c'è più tempo per i rimpianti. Ora bisogna cercare di salvare il salvabile. Charles Eric Maine - che con Wyndham, Christopher e Ballard è uno dei maestri del "cataclisma FS" all'inglese - riunisce in questa storia tutte le qualità del grande narratore realista che da "Crisi 2000" al terrore elettronico di "B.E.S.T.I.A." distinguono i suoi tredici romanzi pubblicati da Urania fino ad oggi.
Usato, buono
EUR 5.00
2 copies
Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1971, cm.13x19, pp.162, brossura cop.ill.a col. Coll.Urania560. Immaginatevi un'anticamera non grande, un lampadario sferico, un attaccapanni qualsiasi, un tavolo con la posta in arrivo e in partenza, cui presiede un fattorino, rumori di telefoni e di macchine da scrivere. In questo locale si affacciano le redazioni del "Giallo Mondadori", di "Segretissimo" e di "Urania", e qui s'incrociano, nei loro andirvieni, i redattori e le segretarie delle tre riviste. Onestamente, non sapremmo a quale delle tre porte attribuire "L'uomo isotopo", dove gli elementi del romanzo poliziesco, spionistico e fantascientifico sono combinati e dosati con perfetta equanimità. Come presentare un "caso" così insolito? Ci vorrebbero tre presentazioni diverse, una scritta da noi, le altre dai nostri colleghi specialisti del suspense, degli sconosciuti ripescati nel Tamigi, dei giornalisti troppo curiosi, dei "gorilla" brutali e delle misteriose automobili nere che sfrecciano nella notte. E ci vorrebbero tre diverse copertine, di tre colori diversi. E invece del cerchio sarebbe forse più appropriato un triangolo equilatero... E' chiaro che esperimenti del genere non sono consentiti nemmeno a una rivista di fantascienza e i nostri lettori dovranno perciò accontentarsi di queste righe più o meno ortodosse.
Usato, buono
EUR 5.00
Last copy
N. 249, 12 febbraio 1961. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1961, cm.13x19, pp.127, brossura cop.ill.a col. Coll.Urania,249. Un solo mezzo avrebbe permesso all'uomo e alla donna di fuggire insieme dagli orrori della guerra atomica. Era un mezzo pericoloso, ma anche il pericolo era stato calcolato con precisione. Philip Calland non aveva trascurato niente durante i giorni e le notti allucinanti, trascorsi nel laboratorio sotterraneo, situato nella zona radioattiva di una Londra fatta ormai solo di rovine calcinate. Il brillante scienziato del 2400, che aveva promesso alla sua donna una vita sicura in un mondo sereno, aveva controllato tutti i circuiti della miracolosa macchina pensata dal genio di Loetze, aveva tenuto conto di tutto, e previsto tutto, tranne un piccolo particolare, proprio quello che avrebbe fatto piombare lui e Kay, soprattutto Kay, in un orrore più grande. E dal suo primo sbaglio ne nascerà un secondo, commesso questa volta in un mondo dove certi errori si pagano molto cari. E mentre Philip Calland continua a trascurare i particolari, troppo pratici perchè si affaccino alla sua mente scientifica, nella lontanissima Londra che lui ormai ha abbandonato, un altro uomo dovrà provvedere a chiudere "la porta" che lui, inavvertitamente, ha lasciato aperta.
Usato, buono
EUR 6.50
Last copy
N. 223, 14 febbraio 1960. Milano, Arnoldo Mondadori Ed. 1960, cm.13x19, pp.127, brossura cop.ill.a col. Coll.Urania,223. Delaney è un giornalista americano che è stato temporaneamente ceduto dal suo giornale a una grande rivista inglese, il "View Magazine" con sede a Londra. A Londra c'è il Tamigi, e in questo fiume, come in ogni corso d'acqua che si rispetti, ogni tanto viene ripescato qualcuno, annegato o ancora vivo, uomo o donna, suicidi o ubriachi o vittime di incidenti. Un giornalista quindi non si emoziona molto quando succede una cosa del genere. Però il giorno in cui vede la fotografia di un uomo di mezza età disteso su una barella dopo essere stato ripescato dal Tamigi, Delaney se ne preoccupa, eccome. Se ne preoccupa tanto da mettersi in guai molto seri, perchè Delaney è fatto in modo che non esita a rischiare tutto per andare a fondo di un suo sospetto. E in quel particolare caso Delaney sospetta che l'uomo del Tamigi sia lo scienziato atomico Stephen Rayner. Ma il dottor Rayner sta lavorando tranquillamente nei laboratori dell'Istituto Brant. Ha qualche cerotto sulla faccia perchè è appena uscito da un incidente di macchina, ma questo non significa niente. Anche gli scienziati possono avere un incidente come chiunque altro. Eppure Delaney, più cocciuto di un mulo, continua a seguire il suo fiuto. I casi sono due: o ha messo le mani sul più grosso colpo giornalistico dell'anno, o sta commettendo il più colossale errore della sua carriera.
Usato, buono
Note: Lievi segni d'usura al dorso.
EUR 6.50
Last copy

Recently viewed...

Piacenza, La Tribuna 1963, cm.13,5x18, pp.160, in buono stato. brossura cop.ill.a col. Coll.Romanzi di Fantascienza, anno III,n.35.
EUR 10.00
Last copy
#258329 Arte Saggi
Tradution de Sophie Yersin Legrand. Macula Editions 2018, cm.19x28, pp.390, Broché. Dans cet ouvrage richement illustré, Romy Golan explore les oeuvres murales, qu'elles soient peinture, photographie, tapisserie, etc. , en Europe des années 1920 aux années 1950. Prenant pour point de départ l'installation des Nymphéas de Monet à l'Orangerie, elle termine avec les immenses tapisseries de Le Corbusier pour le site de Chandigarh, en Inde. Entre les deux, elle brosse un large portrait de ce qu'elle considère comme le paradoxe des peintures murales, qui ne sont pas sûres de véritablement faire partie des murs et qui rejouent de manière ironique le contraste, crucial au sein du discours sur l'architecture, entre le " bien " ou l'intégré, et le " mauvais " ou pur ornement complémentaire. La peinture murale monumentale fut un point central du débat critique du XXe siècle : de nombreux artistes et critiques la virent comme un correctif aux fléaux du modernisme pictural, à la fragmentation de l'image par les cubistes, un antidote à la marchandisation de la peinture de chevalet, à la perte du sens de la finalité publique de l'art, à l'érosion de l'aura et plus généralement à l'aliénation de l'homme dans la condition moderne. D'autres, artistes et critiques, virent très bien que la peinture murale n'apportait de solution à aucun de ces problèmes et qu'un retour au format mural tel qu'il existait dans le monde prémoderne serait une posture anachronique et futile – d'où le caractère hésitant, auto-discréditant des oeuvres dont il est question dans ce livre. Pour nous montrer cela, Romy Golan nous met sous les yeux des objets aussi étranges que des mosaïques conçues pour être démontées, des peintures qui ressemblent à des photographies de grand format, des tapisseries qui font office de murs de laine portatifs. Il est vrai qu'aujourd'hui, les oeuvres murales (si l'on excepte celles que l'on trouve dans la rue) n'ont que peu d'attraits et évoquent un art désuet, ou alors connoté politiquement et d'une époque désormais révolue. En bref, la peinture murale n'intéresse pas grand monde, sans parler de la mosaïque, de la tapisserie, du photomural. C'était sans compter la lecture de cet ouvrage qui replace tout l'art mural dans son contexte artistique, politique, social en une grande fresque qui couvre en particulier la France, l'Italie, l'Allemagne et l'URSS. Romy Golan y montre que la relation incertaine de ces objets au mur est symptomatique des dilemmes qui troublèrent l'art, les artistes et les architectes européens en plein coeur du XXe siècle.

EAN: 9782865891030
Nuovo
EUR 44.00
-25%
EUR 33.00
Last copy
#293088 Fotografia
Traduzione di G. Casatello. Milano, Fratelli Fabbri Editori 1973, cm.31x31, pp.49, con numerosissime foto ed illustrazioni Legatura in tutta tela con sovracopertina figurata a colori.
Usato, molto buono
Note: Sovracopertina alonata.
EUR 16.50
Last copy