Ditta dei ritratti.

Bassano del Grappa, Palazzo Bonaguro,17 marzo - 10 giugno 2007. A cura di Sergej Androsov, Francesco Brunelli e Mario Guderzo. Milano, Skira Ed. 2007, cm.24x28, pp.270, num.tavv.a col.e figg.bn.nt. brossura con bandelle, cop.fig a col. Il catalogo, creato in occasione della mostra di Bassano del Grappa (Museo civico, 17 marzo - 10 giugno 2007) è una finestra sull'Europa del Seicento, lacerata nella sua essenza cristiana dal conflitto spirituale tra il papa e la Germania di Martin Lutero, dilaniata da sanguinose guerre tra i nascenti Stati assoluti, eppure così straordinariamente sontuosa nell'arte quasi che, attraverso i pennelli e gli scalpelli degli artisti, l'umanità sconvolta da guerre, pestilenze e carestie tentasse di elevarsi al di sopra della miseria del quotidiano. È un'Europa quasi leggendaria, lontana anni luce dal pensiero politico, religioso e sociale del nostro presente; ma non possiamo dimenticare che in quel tempo e in quei luoghi inizia la vera storia moderna. L'Europa che diventerà protagonista della cultura e del pensiero con il Romanticismo e l'Illuminismo nelle arti e nelle lettere, nasce nel XVII secolo e questo volume racconta un'epoca davvero cruciale attraverso le opere dei grandi maestri della pittura e della scultura, geni indiscussi i cui capolavori sono presenti nelle maggiori istituzioni museali e collezioni private di tutto il mondo, radunati in un evento di risonanza internazionale. Tra essi si possono ricordare: Gian Lorenzo Bernini, Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Peter Paul Rubens, Gregorio De Ferrari, Johann Liss e Giovanni Battista Gaulli, detto il Baciccio.

Milano,Palazzo Reale, 18 ottobre-17 febbraio 2019. A cura di Pascale Picard. Milano, Skira 2018, cm.24x28,5, pp.296 illustrazioni a colori. legatura editoriale dorso cartonato, legatura con piatti in tutta tela. "La maggior parte dei pittori fabbrica uno stampo per le torte, e poi fa le torte. Sempre le stesse torte. Sono molto contenti. Un pittore non deve mai fare quello che la gente si aspetta da lui. Il peggior nemico di un pittore è lo stile" (Pablo Picasso). Queste parole di Picasso permettono di attribuire un significato più preciso all'interesse per le fonti antiche da parte di uno dei più grandi geni del Novecento. Dalle sue opere traspare in filigrana un'Antichità dissimulata e reinventata con grande spontaneità che contribuisce alla rigenerazione di un processo creativo rimesso incessantemente in discussione. "Picasso. Metamorfosi" consente di penetrare nel cuore di quest'alchimia creativa intessuta di invenzioni e riferimenti al passato. Questa mostra è parte della manifestazione "Picasso-Méditerranée", un evento culturale di respiro internazionale che si svolge tra il 2017 e il 2019. Il programma, a cui partecipano più di settanta istituzioni, comprende una serie di iniziative articolate intorno all'opera "ostinatamente mediterranea" di Pablo Picasso. L'itinerario tra i luoghi dell'arte picassiana, promosso dal Musée national Picasso-Paris, offre un'inedita esperienza culturale con l'obiettivo di rafforzare i legami tra le diverse sponde del Mediterraneo.