Calamandrei,Piero.
Elogio dei giudici. Scritto da un avvocato.
Firenze, Le Monnier
1959,
cm.13,5x20,5,
pp.XXXVI,406,
bella legatura in mezza pergamena con angoli in pergamena, tassello in pelle al dorso con titoli e fregi in oro, piatti fasciati in carta
francese.
Quarta edizione.
Dalle pagine di Calamandrei balza un quadro vivacissimo e pieno di realismo, illuminato da un'aneddotica professionale e da una ricca messe di regolette preziose sulla difficile convivenza tra i due banchi dell'udienza: "l'avvocato deve sapere in modo così discreto suggerire al giudice gli argomenti per dargli ragione, da lasciarlo nella convinzione di averli trovati da sé". Calamandrei insiste particolarmente sul motivo della comunanza delle vite parallele: "il segreto della giustizia sta in una sempre maggior umanità e in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici nella lotta contro il dolore.