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#304683 Religioni

Ero straniero e mi avete ospitato.

Author:
Publisher: Rizzoli Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.La Scala.
Details: cm.14x22,5, pp.118, legatura ed.soprac.fig.col. Coll.La Scala.

Abstract: Spinto dall'urgenza di affrontare i fenomeni attuali dell'immigrazione e dell'integrazione, Enzo Bianchi cerca nella Bibbia risposte complesse e non condizionate da facili pregiudizi. È etico, infatti, accogliere senza poter fornire casa, pane, vestiti e, soprattutto, una soggettività e una dignità nel nostro corpo sociale? Partendo dal presupposto che l'accoglienza non è solo soccorso in caso di emergenza, e ricordando che i cristiani sono stati nella storia "stranieri e pellegrini" che hanno dovuto subire l'ostilità e addirittura la persecuzione, analizza la condizione dello straniero per riscoprire le origini dell'ospitalità e dell'apertura, che sono al centro dell'etica cristiana. "Vedere gli stranieri" non è solo il centro tematico dell'intervento pronunciato da Enzo Bianchi al Senato, contenuto in questa nuova edizione, ma un invito all'ospitalità come dono inatteso. Non solo una condivisione degli spazi, ma una qualità aggiunta ad essi, in una logica di concittadinanza dove l'esigenza principale è imparare a riconoscere il prossimo come valore umano inestimabile.

EAN: 9788817013901
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Firenze, Vallecchi 2003, cm.13x22, pp.224, brossura, cop.fig.a col.con bandelle. Coll.Zona Grigia.

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Nuovo
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Torino, Einaudi Ed. 2010, cm.14x22, pp.127, legatura ed., sopracop.fig. Coll.Frontiere. I giorni degli aromi. I giorni del focolare. I giorni del presepe. I giorni della memoria. Luoghi e tempi che attraversano gli anni, segnano il ritmo delle nostre gioie e dei nostri incontri per diventare l'intera vita. «Ogni cosa alla sua stagione», dice il proverbio, e qui le stagioni raccontate sono quelle dell'uomo. Le quiete ore del ricordo e della meditazione, i pranzi consumati insieme, gli istanti dell'amicizia che scalda il cuore. Il tempo presente che la vecchiaia insegna a gustare ogni giorno.

EAN: 9788806204655
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Torino, Einaudi 2015, cm.14x22, pp.110, legatura editoriale in tutta tela, con sopraccoperta figurata. Coll.Frontiere Einaudi. Il cibo è tutto ciò che si mangia e che serve per nutrire e per mantenere in vita un essere vivente: uomini, animali, piante. Il cibo è dono: della madre che ci nutre nell'utero e ci offre il seno, della nutrice che ci svezza. Poi, crescendo, l'uomo impara a procurarselo e a cucinarlo da solo. Ma il cibo è anche molto di più: è il gesto sociale per eccellenza, il gesto della comunità nel suo ritrovarsi, nel fare memoria e fare festa. La tavola è il luogo, a volte silenzioso, a volte rumoroso, di comunicazione, scambio, comunione. Gioia. Ecco cos'è il cibo: nutrimento per la convivialità. Mangiare è molto più che nutrirsi, così come bere è molto più che dissetarsi, e l'arte del vivere, la sapienza del vivere, può essere simboleggiata dall'arte del mangiare e del bere. E se mangiare è un'azione al contempo naturale e culturale, l'azione del nutrirsi viene ad assumere un valore simbolico e un carattere sacro. Mangiare ritma il tempo, la giornata, la settimana. Di più, mangiare celebra il tempo: la nascita, l'entrata nell'età adulta, l'epifania delle storie d'amore, la morte. Tra le tante rivoluzioni fatte da Gesù, ci dice Enzo Bianchi, c'è anche quella di aver rivoluzionato il modo di concepire il cibo. Anche a tavola Gesù ci ha insegnato a vivere in questo mondo e ci ha raccontato storie e parabole che parlano di cibo e tavola. È attorno ad una tavola che si snodano i legami familiari, si costruiscono, si distruggono ed è davanti ad una cena che ci sussurriamo segreti e tessiamo le relazioni. Spezzare il pane di Enzo Bianchi ci ricorda come stare seduti intorno a delle pietanze sia simbologia della vita stessa. Il fondatore della Comunità Monastica di Bose e scrittore di molti testi sulla spiritualità cristiana, si sofferma proprio sul significato simbolico della tavola, dove Gesù ringraziava Dio, proprio con un gesto semplice: spezzando il pane. E’ con il cibo che infatti si esprime l’affetto per i propri commensali, preparando per loro un cibo delizioso che sia metafora di accoglienza, amore, fratellanza, da dividere appunto tutti insieme. Questo gesto di condivisione estrema, perché più assoluto non può essere visto che sono proprio il cibo e l’acqua a tenerci in vita,è analizzato dall’autore di L’amore vince la morte con la sapienza degli ingredienti da utilizzare per preparare un piatto, con la dovizia di particolari che richiede un invito a pranzo o a cena. Sedersi attorno ad una tavola per mangiare è un fatto culturale perché diversi sono i modi di ritrovarsi insieme a mangiare il pane. Ci sono culture che richiedono che si stia seduti per terra, altre vogliono dei rituali ben precisi, sempre uguali e bene definiti. Mangiare insieme è soprattutto sinonimo di pace e amore e allora leggendo questo bel saggio si ha voglia di eliminare i pranzi frettolosi, quasi in piedi o solitari e si ha voglia di gioire del piacere della tavola. Dopo aver letto Spezzare il pane di Enzo Bianchi, preparatevi così a mettervi ai fornelli e a scrivere preziosi inviti ad amici e parenti.

EAN: 9788806229665
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