Tutta la pittura del Botticelli. Vol.I:1445-1484. Vol.II1485-1510.

A cura di Umberto Baldini. Fotografie di M.Listri. Firenze, Nardini Ed.per Banca Toscana 1981, cm.22x29, pp.348, numerose illustrazioni e tavole bn.e a colori nel testo, legatura editoriale in tutta tela, titoli in oro al piatto anteriore e dorso,con sopraccoperta figurata. Ottimo esemplare. Fotografie di Massimo Listri.Con la collaborazione di Lando Bartoli, Luciano Berti, Ornella Casazza, Marco Chiarini, Isnardo Pio Grossi o.p., Francesco Gurrieri, Roberto Lunardi, Giuseppe Marchini, Daniela Mignani, Bruno Nardini, Alessandro Parronchi, Roberto Salvini, Fiorenza Scalia. Santa Maria Novella è la prima, in senso cronologico, delle grandi basiliche fiorentine. Il nome "Novella" le viene dall'aver sostituito sulla piazza un oratorio del IX secolo, già ingrandito nel 1094, chiamato Santa Maria delle Vigne. Nel 1221 questa chiesa e l'area circostante vengono assegnati ai frati domenicani, che subito iniziano la trasformazione. La costruzione di quella che sarà la sontuosa sede del potente Ordine domenicano inizia nel 1246 ad opera di due monaci architetti, frà Sisto Fiorentino e frà Ristoro da Campi, e viene conclusa nel 1360 sotto la direzione di frà Iacopo Talenti, autore anche del Cappellone degli Spagnoli (1350-55), del Refettorio del convento (1353) e del grande campanile cuspidato in stile romanico-gotico (1330). La ricca facciata a intarsi di marmo bianco e nero è un capolavoro: iniziata nel 1300, sarà poi completata nel 1470 da Leon Battista Alberti. L'interno della Basilica ospita una serie di opere che portano la firma di Giotto, Andrea Orcagna, Brunelleschi, Ghiberti, Benedetto da Maiano, Masaccio, Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi. Nei Chiostri sono visibili affreschi di Paolo Uccello e della scuola fiorentina dal XIII al XV secolo. Ottime condizioni.

A cura di Mirjo Salvini. Firenze, S.P.E.S. Studio per Edizioni Scelte 1987, 2 voll., cm.15x23, pp.608, 288 ill.in bn.ft., brossura, copp.con bandelle, custodia. Coll.Specimen,8-9.

Milano, Touring Club Italiano 1964/1965, 2 voll. cm.19,5x27,5, pp.224 compl. centinaia di tavv.bn.e a col.ft. legature editoriali cartonate. Coll.Conosci l'Italia,8-9.

Modena, Comune di Modena 1984, cm.21x30, pp.102, alcune figg.bn.e tavv.a col.ripieg.nt., 28 brossura copertina figurata a colori.

Firenze, Archivio di Stato, 7/10-20/12/2003. A cura di Rosalia Manno Tolu e Maria Grazia Messina. Firenze, Centro Di Ed. 2003, cm.21,5x28,5, pp.309, 71 illustrazioni bn. nel testo , 203 illustrazioni in tavole a colori nel testo, brossura con bandelle. Coll.Archivio per la Memoria e la Scrittura delle Donne. Fiamma Vigo e "numero". Una vita per l'arte. Catalogo della mostra tenutasi a Firenze, Archivio di Stato, 7 ottobre - 20 dicembre 2003. A cura di Rosalia Manno Tolu e Maria Grazia Messina. Con la collaborazione di Alessia Lenzi, Loredana Maccabruni e Susanna Ragionieri. Testi: Fiamma Vigo, l'estetica del numero e gli anni di Parigi; Numero e le gallerie fiorentine: gli anni Cinquanta; La galleria Numero negli anni Sessanta; Letteratura e letterati sulle colonne di Numero; Arti visive, poesia e musica d'avanguardia, Libere confluenze alla Numero di Roma; La galleria Numero a Venezia; presenze femminili nelle galleria di Fiamma Vigo. Catalogo dele opere: Fiamma Vigo pittrice e il suo contesto; Artisti e mostre a Numero (1951-1977); Firenze negli anni 1950 1960 nelle fotografie di Oreste Borri. Cronologia; attiviteagrave; espositiva di fiamma Vigo e delle galleria Numero; Le edizioni di Numero; le serate di Numero. Bibliografia. Con 203 illustrazioni in nero e a colori fuori testo con didascalie delleenbsp;opere. Con 5 fotografie in bianco e nero di Oreste Borri della Fienze degli anni 1950 1960 4to. pp. 310. .

Museo Marino MArini, Novembre 2003. A cura di Laura Vecere. Firenze, Polistampa 2003, cm.30x29, pp.40, brossura sopraccoperta. Edizione limitata e numerata in 300 esemplari. Testo italiano/inglese. "L'impegno lirico di Donatella Mei ha il suo fulcro nella natura e di questa assume quasi le sembianze, inglobando dei materiali poetici di cui è composta l'opera - trasparenti come le membrane oculari o come i vetri di una finestra - reliquie d'erbe e di luci che furono all'origine transitorie e fragranti, e che affidate alle metamorfosi dell'arte divengono poi manifestazioni assolute di una realtà interiore, forme di una grazia riflessa nell'identità poetica dell'artista" (Carlo Sisi). Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Museo Marino Marini-Sacello, piazza S. Pancrazio, 28 novembre 2003-10 gennaio 2004).

Edited by Joe Earle, with essays by Hollis Goodall and Janice Katz. New Haven, Yale University Press 2024, cm.25,5x28,5, pp.126, illustrato a colori. legatura editoriale cartonata copertina figurata a colori. The Art Institute of Chicago Since World War II, women artists from Japan have made influential contributions to ceramics that have been inadequately acknowledged. This catalogue focuses on thirty-six ceramists who have produced original and technically innovative pieces over the past fifty years while working outside the male-dominated, traditional Japanese studio practice and its countermovements. Both established and emerging artists with diverse styles are presented together to showcase their collective achievements and impact. After embarking on their careers decades ago, Mishima Kimiyo (b. 1932), Tsuboi Asuka (b. 1932), and Ogawa Machiko (b. 1946) continue to produce groundbreaking sculpture that pushes the limits of the clay as a medium. Among the younger artists featured are Konno Tomoko (b. 1965) and Aoki Katsuyo (b. 1972), whose works explore themes ranging from bodily distortion to fantastical decoration. Many of these creators have resisted gendered expectations, whether by approaching traditionally “feminine” subjects like flowers in unconventional ways or by working in so-called masculine modes, including on large scales. All of the selected pieces are from the exemplary private collection of Carol and Jeffrey Horvitz, who have advocated strongly to bring these artists to global attention.

Princeton University Press 2025, cm.24x28, pp.272, illustrato a colori. legatura editoriale cartonata con sopraccoperta figurata a colori. A major reexamination of the life, art, and legacy of a self-taught American master Grandma Moses: A Good Day’s Work repositions Anna Mary Robertson “Grandma” Moses (1860–1961) as a multidimensional force in American art, whose beloved recollections of rural life earned her a distinctive place in the cultural imagination of the postwar era. Moses was eighty years old when Otto Kallir, a New York art dealer and recent émigré from Nazi-held Austria, introduced her to the world. “Grandma Moses,” as the press dubbed her, quickly became a polarizing figure, beloved by the public yet dismissed by the art world for her story-time scenes and lack of formal training. Drawing on Moses’s reflection on her own life as “a good day’s work,” the book charts