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#309280 Storia Medioevo

Bisanzio prima di Bisanzio. Miti e fondazioni della nuova Roma.

Author:
Publisher: Salerno Ed.
Date of publ.:
Series: Coll.Piccoli Saggi,64.
Details: cm.15x21, pp.184, brossura copertina figurata a colori. Coll.Piccoli Saggi,64.

Abstract: L'undici maggio del 330 Costantino fondò la sua Nuova Roma, meglio nota come Costantinopoli. Il sito della nuova capitale, tuttavia, aveva già una storia lunghissima, che iniziava dalla preistoria e proseguiva con la colonia megarese di Bisanzio, cruciale emporio sul Bosforo e inespugnabile avamposto contro i barbari. Il corpus arcaico di miti e leggende che circondava quest'antico insediamento, di cui i testi antichi ci hanno conservato tracce preziose, si trovò all'improvviso proiettato su un palcoscenico mondiale: retori, poeti, storici fecero a gara nel nobilitare queste tradizioni e nel costruire, nel passato di Bisanzio, una serie impressionante di presagi della futura grandezza. La propaganda imperiale trasformò così l'eroe fondatore Bisante, nipote di Zeus, in un nuovo Romolo, e la dea Ecate, protettrice della città negli assedi, sembrò anticipare il ruolo che sarebbe stato attribuito alla Vergine. E allo stesso tempo, gli antichi monumenti che rimanevano di questo passato remoto furono avvolti da leggende che li dipingevano come talismani incantati dalla magia degli antichi sapienti. Quando i Turchi infine conquistarono Costantinopoli, nel 1453, ereditarono e rielaborarono ulteriormente questo patrimonio di miti, ipotizzando una serie vertiginosa di fondazioni e rifondazioni che iniziava con Salomone per culminare nella nascita di Istanbul. In queste pagine viene rievocata questa "storia leggendaria" di Bisanzio, una costruzione culturale che è in corso ancora oggi.

EAN: 9788869733741
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Milano, Electa 1993, cm.26x28,5, pp.243, centinaia di ill.e tavv.bn.e col.nt. legatura ed.soprac.fig.a col.
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Il ritratto di una dinastia familiare, attraverso le lettere di viaggio del giovane figlio di Salvatore Majorana scritte da Berlino e da Madrid. Premessa di Angelo Majorana. Introduz.di Giuseppe Giarrizzo. A cura di Anna M.Palazzolo. Palermo, Sellerio Ed. 2000, cm.11,5x19,5, pp.312, brossura sopracop.fig.a col. Coll.La Nuova Diagonale,31. Famiglia non ordinaria quella dei catanesi Majorana, non tanto per il concentrarsi sotto lo stesso tetto di tante e cospicue fortune scientifiche e politiche quanto per la cura e la tenacia con cui il sodalizio familiare curò il proprio destino di dinastia. Il padre Salvatore Majorana di Calatabiano, economista celebre e giurista, fu senatore e ministro dell'agricoltura nel ministero Depretis; il figlio Angelo fu tra i più giovani docenti universitari della storia dell'università, e poi fu ministro delle finanze con Giolitti; ma tutti i figli, di cui il padre curò personalmente fin dalla prima infanzia la istruzione e la tempra morale, conobbero in quei campi il successo. Il giovane Giuseppe, nel 1890, fu delegato dell'Italia, prima alla Conferenza sul lavoro delle donne e dei fanciulli organizzata a Berlino, poi della Conferenza di Madrid sulle privative e la proprietà letteraria e industriale. Tra Berlino e Madrid, fece tappa nelle principali città centroeuropee, da dove quotidianamente scriveva al padre e ai fratelli, ricevendone dettagliate risposte. È questo carteggio: un Grand Tour di un giovane e affermato borghese meridionale di fine Ottocento. Il cui interesse storico Giuseppe Giarrizzo ci indica nell'essere documento e indizio di una rappresentanza politica - quella della Sinistra storica - troppo a lungo sottovalutata nella sua importanza e forza trasformatrice. Ma all'indicazione di Giarrizzo si può forse aggiungere anche quella di un interesse narrativo e generalmente letterario. Giuseppe e i suoi sono occupati a tessere una rete di rapporti, utili per la informazione e la presenza della loro dinastia borghese e professionale. Sicché lo sforzo è di incontrarsi, frequentare e conoscere da vicino le élite di mezza Europa. Delle quali, da questo libro, esce un quadro da vicino, che forse non è azzardato riguardare come una probabile conferma delle tesi di quegli storici che sostengono la prevalenza dell'aristocrazia fin ben oltre le soglie di quella più comunemente considerata un'età della borghesia.

EAN: 9788838914461
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Introduzione e consulenza storica di Paolo Spriano. Coordinamento redazionale di Marcella Ferrara. Roma, Editori Riuniti 1989, 2 volumi. cm.21,5x28,5, pp.510, 808 ill.fotografiche bn.nt. legature editoriali cartonate. A quindici anni dallo scioglimento del Pci, questa riedizione della sua storia attraverso le immagini non è un'operazione nostalgia. Si tratta, all'opposto, di indirizzarsi all'Italia di oggi, alle tante cittadine e ai cittadini che hanno vissuto con passione le stagioni dell'antifascismo, e poi della lotta tra i partiti, delle manifestazioni sindacali, dei manifesti, delle piazze riempite, delle leggi nuove. Ma il volume vuole parlare, soprattutto, ai giovani che hanno conosciuto solo da qualche libro di testo l'Italia in cui i grandi partiti di massa erano protagonisti della scena politica, e il consenso era raccolto più che con le radio e la tv, attraverso la partecipazione di milioni di militanti. È a questa indispensabile conoscenza che si rivolge la straordinaria opera di documentazione e di scelta della curatrice. Ed è questo anche il senso della riproposizione delle belle pagine introduttive di Paolo Spriano, scritte venticinque anni fa. La collezione di immagini e il testo, naturalmente, sono aggiornati, rispetto alla prima edizione, fino alla morte di Enrico Berlinguer (1984) e poi al febbraio del 1991, anno in cui si svolse a Rimini l'ultimo congresso del Pci.
Usato, molto buono
Note: Mancanza del cofanetto
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