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Velázquez: i chiodi della Passione. Uno storico al Prado.

Author:
Curator: Traduzione di Frédéric Ieva.Indici in appendice.
Publisher: Salerno.
Date of publ.:
Series: Coll.Mosaici,9.
Details: cm.12,5x19,5, pp.138, brossura copertina figurata a colori. Coll.Mosaici,9.

Abstract: Come si dipinge una crocifissione politicamente e religiosamente corretta? Quali figure devono essere rappresentate: solo Gesù o anche i ladroni? E ancora: perché Velasquez ha scelto di rappresentare questo momento particolare della Passione? Il volto di Cristo deve essere interamente visibile o parzialmente nascosto? I chiodi che fissarono Gesù alla croce devono essere tre o quattro? A queste e ad altre domande risponde l'autore il cui fine ultimo è cercare di capire se si può e se si deve squarciare il mistero delle proprie emozioni. La Crocifissione, dipinto del 1632 di Diego Velasquez, è un'opera unica nella produzione pittorica dell'artista spagnolo. L'autore di questo libro, specialista dell'età napoleonica, scoprì casualmente il quadro durante una delle sue visite al Prado. Folgorato dalla potenza espressiva della Crocifissione, Lentz ha avviato un'indagine su e intorno al quadro, descrivendo le circostanze misteriose in cui fu commissionato, la tecnica di esecuzione e le traversie superate dal dipinto tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento.

EAN: 9788869733604
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A cura di Gabriele Paolini. Firenze, Edizioni Polistampa 2006, cm.16x24, pp.110, brossura. Biblioteca della Nuova Antologia,21.

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Prato, Aurora Boreale 2023, cm.14,8x21, pp.104, brossura. Collana Simboli & Miti. Carlo Bini (1806-1842) é stato uno scrittore, patriota e Libero Muratore livornese, legato a Giuseppe Mazzini e alla Giovine Italia. Nato nella città labronica il 1º Dicembre del 1806, dopo aver frequentato il Collegio dei Barnabiti, dove strinse amicizia con Francesco Domenico Guerrazzi, dovette lasciare la scuola in seguito a problemi economici della famiglia. Con Guerrazzi fondò il celebre giornale politico-letterario L'indicatore Livornese che i due diressero insieme fino al 1830 per poi venire arrestati dalle autorità granducali a causa dei rapporti che li legavano alla Carboneria. É proprio nel carcere di Portoferraio, in cui fu detenuto dal Settembre al Dicembre 1833, che Bini scrisse Il Forte della Stella e il Manoscritto di un prigioniero. In quest'ultima opera, ritenuta la sua principale, appartenente a quel ciclo di testi inseriti nella memorialistica risorgimentale, Bini portò avanti una riflessione sulle ingiustizie presenti nella società e sulla situazione umana. Si tratta di un testo ricco di digressioni filosofiche che mette bene in luce il carattere irrequieto e chiarisce la fisionomia del romanticismo del Bini, oscillante fra ironia e sentimentalismo. In esso, con un linguaggio schietto e lineare, l'autore tocca vari generi: il romanzo, l'autobiografia, il dialogo politico, il saggio sociologico e il dialogo drammatico. Fu, per l'epoca, uno scritto rivoluzionario per la presenza del tema della rivendicazione dei diritti dei poveri al fine di raggiungere la tanto auspicata uguaglianza sociale.

EAN: 9791255043034
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