Brain Trainer. PIANO DELL'OPERA: Serie completa di 20 astucci contenenti 20 volumi e 20 DVD. 1) La mente al lavoro. Che cos'é l'intelligenza. 2) La mente che ricorda. Una memoria di ferro. 3) La mente logica. Lavorare con le parole. 4) La mente emotiva. Conoscee le emozioni. 5) La mente inganata. Le trappole cognitive. 6) La mente matematica . Calcolare è facile. 7) La mente statistica. Probabile e improbabile. 8) La mente visiva e spaziale. A colpo d'occhio. 9) La mente che ascolta. Aprire gli occhi. 10) La mente che apprende. Imparare ad imparare. 11) La mente che risolve. Nessun problema. 12) La mente strategica. Scelte e decisioni. 13) La mente che cresc. Saper cambiare. 14) La mente creativa I. La creatività individuale. 15) La mente creativa II. La creatività di gruppo. 16) La mente linguistica. Le parole per dirlo. 17) La mente che comunica. Farsi capire. 18) La mente in palestra. L'enigmistica. 19) La mente in forma. La manutenzione del cervello. 20) La mente che resta giovane. Gli anni non passano. .

Laboratori didattici, ipotesi di percorso. Firenze, Leo S.Olschki 2007, cm.17x24, pp.XVI,294, brossura, sovraccop.fig.a col. Stato di nuovo. Coll.Fondazione Carlo Marchi. Quaderni,34. Sono raccolte le proposte di fruibilità didattica di alcuni tra gli aspetti più rilevanti del rapporto tra Etica e Scienza, Etica e Letteratura e Etica e Politica, sviluppate dai docenti, studenti e specializzandi che hanno partecipato alla V edizione del Novembre Stenseniano presso l'Istituto Stensen di Firenze sul tema del pluralismo etico e multireligioso che sempre di più caratterizza la nostra società contemporanea. A collection of didactic proposals on some of the most relevant aspects of the relationship between Ethics and Science, Ethics and Literature, Ethics and Politics. These proposals were developed by professors, students and postgraduate students who participated in the fifth edition of Novembre Stenseniano, at the Stensen Institute in Florence, on the ethical and multi-religious pluralism that is increasingly characterizing our contemporary society.

Firenze, Vallecchi Ed. 2010, cm.14,5x21, pp.220, brossura cop.fig.a col.con bandelle. Coll.I Saggi. Che cos'è diventato Gianfranco Fini? Che forma ha assunto l'uomo che fu leader del postfascismo, poi di An e che oggi invece cita Norberto Bobbio e vuole concedere la cittadinanza italiana agli immigrati? Entrato nel Pdl, liberatosi dei propri colonnelli, senza la forza del partito di cui era padrone, l'ex pupillo di Giorgio Almirante ha cancellato le stigmate del proprio passato nero e cerca adesso una nuova collocazione nella destra laica del sarkozysmo europeo, molto francese e molto poco berlusconiana. È uno straordinario rovesciamento delle regole della politologia. Senza un partito disciplinato e compatto dietro, Fini risulta più forte e autorevole. Senza un popolo acclamante, e lontano dai suoi valori tradizionali di destra dura e pura, Fini ha più cose da dire e più obiettivi da realizzare. Come ha fatto e con l'aiuto di chi? Ma il problema o il fatto interessante non si definisce dicendosi favorevoli o contrari alle singole scelte, che pesano e che diventano decisione politica. La faccenda è interessante perché dimostra che in politica conta ancora la libertà di tono, l'autonomia culturale, l'indipendenza. Così, vera o fasulla che sia, la "conversione" potrebbe portare Fini alla guida di un nuovo centrodestra dai tratti meno populisti, o imporlo nel delicato ruolo di traghettatore istituzionale verso l'inimmaginabile Terza Repubblica post berlusconiana.

Traduz.in inglese di Carolyne Cotchett. Fotografie di Antonio Quattrone. Firenze, Octavo, Franco Cantini Editore 1998, cm.21,5x27,5, pp.80, numerose foto e tavv.fotogr.a col.nt., brossura, cop.fig.a col. Coll.Luoghi d'Italia, a cura di Francesco Salvi. Ediz.bilingue (italiano, inglese).

Presentaz.di Chantal Edel. Pars, La Table Ronde 1991, cm.14x21, pp.382, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Jean-Baptiste Douville a-t-il ou pas réalisé ce voyage en Afrique, dont le récit défraya à l'époque les chroniques ? Il est vrai qu'on se pose la question depuis les premières explorations de notre globe. La liste est longue - et non close - de ces aventuriers voyageurs dont les comptes rendus furent, en leur temps, mis en doute, voire réfutés : Pythéas (surnommé le menteur), Marco Polo, Sir Walter Raleigh, René Caillié, Speke, Antoine de Tounens, Cook, sans parler de Cendrars et de Malraux. La marge est étroite qui sépare le mythe de l'aventure, le rêve de la réalité. En ce qui concerne Douville, des recherches récentes ont réhabilité en grande partie son exploration, dont il n'aurait pas, au bout du compte, tiré grand porfit. Chantal Edel, responsable de l'édition à la «Guilde européenne du raid», a redécouvert ce récit fabuleux, plus passionnant que n'importe quel roman d'aventures.