Pompei. Guida agli scavi.

Boscoreale,Antiquarium,8/3-8/6/2003. A cura di Grete Stefani. Milano, Electa Ed. 2003, cm.22x24, pp.230, num.ill.e tavv.bn.e col.nt.e ft. legatura ed.cop.fig.a col.

Presentazione di Amedeo Maiuri. Torino, Einaudi Ed. 1958, cm.15,5x21,5, pp.243, alcune tavv.bn.ft. legatura ed.sopracoperta figurata a colori. Coll.Saggi,226.

Traduzione di S. Notini. Milano Electa 2015, cm.17,5x25, pp.110, legatura editoriale cartonata, sopracoperta figurata. Ediz. italiana e inglese. Quando il Vesuvio inizia la sua terribile eruzione Pompei è nel pieno delle sue brulicanti attività. A un tratto, dopo un lungo periodo di continui e familiari brontolii del vulcano, Il giorno diventa notte, l'aria irrespirabile e rovente. Gli abitanti non sanno dove ripararsi mentre gli edifici iniziano una macabra danza prima del crollo. In un caos nero e terribile tutti gridano, tanti invocano gli dei, alcuni si rassegnano alla fine inevitabile. Sono questi ultimi a essere i protagonisti di questa narrazione: abbandonano la vita con un ultimo disperato messaggio, in un impercettibile spazio temporale, cronone e rivelano, nell'imminenza della fine, la loro autentica personalità. Le vittime dell'eruzione sono archetipi di comportamento dell'umanità perché anche con il passare dei secoli l'uomo resta e resterà lo stesso essere imperfetto.

Traduzione di Mario Barboni. Santarcangelo di Romagna, Key Book Ed. 2002, cm.24,5x31, pp.206,num.ill.col.nt. legatura ed.soprac.fig.

Firenze, Sismel -Edizioni del Galluzzo 2013, cm.14x21, pp.476, brossura copertina figurata a colori. Coll.Micrologus' library,57. Cet ouvrage rassemble vingt articles parus entre 1982 et 2010, unis par une même approche. Ils relèvent de l'histoire intellectuelle et de l'histoire des sciences nécessairement appuyées sur la philologie et présentent plusieurs textes inédits. Ces travaux situent dans leur contexte de pensée et de culture les documents médiévaux traitant de l'espace terrestre en évitant de plaquer des catégories modernes sur des données plus complexes qu'il ne le semble au premier abord. Les représentations de l'espace du Moyen Age ne sont pas la préhistoire d'une géographie 'scientifique' qui apparaîtrait à la Renaissance et se fonderait sur la 'découverte du monde' (Michelet et Burckhardt), par opposition à un Moyen Âge 'symbolique' dont les productions ne seraient que porteuses de valeurs. L'ensemble repose sur l'idée qu'il y a une histoire des représentations médiévales de l'espace. Elles constituent un système savant et opératoire de repérage des lieux de l'orbis terrarum conçus en relation avec l'ensemble de l'univers élémentaire et céleste. Héritage de l'Antiquité tardive, ce système fut sans cesse transformé et adapté aux circonstances historiques: invasions de peuples inouïs, pénétration dans l'Asie profonde, contacts avec les infidèles.

Traduzione di Orietta Mori. Milano, Ponte alle Grazie Ed. 2003, cm.13,5x20, pp.160, brossura cop.fig.a col. Coll.Romanzi. Un fiume restituisce agli sguardi attoniti di un uomo e del suo cane un cadavere devastato, irriconoscibile. A poco a poco, nel corso dell'autopsia, emerge la verità della donna che quel corpo è stata, si ricompone il cerchio di presenze che a diverso titolo avevano popolato la sua vita, si decifra la violenza allucinata della sua morte, si riconoscono i pensieri e le azioni del suo assassino. A reggere il filo "nero" degli eventi è il patologo, che dialoga con se stesso e con il corpo che sta sezionando.

Milano, Arnoldo Mondadori Editore 1976, cm.14x21, pp.359,(1), legatura ed. cartonata, titolo in oro al dorso, sopraccoperta fig. a colori. Coll. Omnibus. Prima edizione.

Rimini, Guaraldi 1996, cm.16x24, pp.156, brossura copertina figurata a colori. Coll. Saggi, percorsi & Oltre.