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I canti del Risorgimento italiano.

Author:
Publisher: Oreste Garroni Editore Libraio.
Date of publ.:
Details: cm.8x11, pp.173, brossura Collana Piccola Biblioteca Utile. Terza edizione.

Note: Mende al dorso e strappo alla copertina. Macchie alla copertina. Evidenti segni del tempo.
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Prefazione di Cosimo Ceccuti. Firenze, Polistampa 2020, cm.17x24, pp.76, brossura. Coll.del Centro di Studi Sulla Civitlà Toscana fra '800 e '900. Giuseppe Montanelli (Fucecchio, 1813-1862), presidente del Consiglio dei Ministri nella Toscana del 1848, rappresenta una delle personalità più rilevanti della democrazia risorgimentale; un intellettuale di respiro europeo che la storiografia ha, nel suo complesso, troppo a lungo trascurato. Le sue opere storico-politiche costituiscono ancora oggi un contributo importante per capire il travaglio del processo unitario.Professore universitario a Pisa, uomo politico e combattente per la libertà e l’indipendenza dell’Italia – fu ferito nella battaglia di Curtatone – Montanelli perseguì la costruzione di una statualità federale; ossia, un’Italia unita nel rispetto dei popoli che l’abitavano. Per le sue idee può essere definito un pensatore della democrazia.

EAN: 9788859621324
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Roma, Salerno 2016, cm.13x20, pp.170, brossura copertina figurata. Coll.Aculei,26. Collana diretta da Alessandro Barbero. All'alba della costituzione del Regno d'Italia si consolidavano, nelle strutture portanti dello Stato e in una parte rilevante della classe dirigente, i contatti con gli homines novi: mafiosi, camorristi, uomini della 'ndrangheta. Quali effetti produsse un tale modo di fare politica nella formazione dello spirito pubblico della nuova Nazione? Enzo Ciconte in questo suo saggio indaga le reciproche "fascinazioni" tra movimento risorgimentale e organizzazioni criminali - nuove o vecchie che fossero - scandaglia le ragioni delle interazioni tra i due mondi, con il ricorso frequente alla violenza, e l'uso che se ne fece: da soggetti privati, per difendere o accrescere i loro interessi, da soggetti pubblici, per garantire la sicurezza comune o fornire un puntello alle fragili istituzioni.

EAN: 9788869731747
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Available
#310254 Esoterismo
Milano, Editrice Kemi 1980, cm.16x24, pp.272, brossura. La prima, la giustizia, è la necessita’ morale e razionale di rendere l’uso della forza aderente ad un principio più alto, più nobile. La disciplina è una conquista biologica, che leva l’uomo dallo stato di anarchia ad uno stato di coordinazione di sforzi e di organizzazione personale. In quest’uomo di azione, il dinamismo fisico-muscolare e quello volitivo-nervoso sfociano in una supremazia spirituale. La sua azione è fatta di giustizia e mobilita il dinamismo delle forze cosmiche per condurre una battaglia tesa alla conquista di una coscienza più ampia. Quindi, anche uomo di potenza, perché l’essere emergente dal disfacimento del disordine, non solo è migliore, ma è anche più giusto. Julius è un uomo d’arme, non visto dalla terra, ma osservato dal cielo, ove l’uomo si muove in pace con l’armonia dell’Universo. Non è necessario essere forti, occorre solo essere giusti e uomini d’azione. Questo costa fatica, ma essa sussiste nella sfera della coscienza, perché ciò che viene assimilato diventa istinto e bisogno. Questa fatica si espande sempre più lontano, sempre più in alto, ed abbraccia una ricchezza propria sempre maggiore. Tenzone che crea, poiché senza lotta non si può costruire. Ma chi era, in passato, quell’uomo d’arme che elevava la battaglia dalla sua forma più bassa, per innalzarla a forme più produttive, verso quella direzione, in cui lo sforzo non si neutralizza tra spinte contrarie, ma che costantemente crea? Era il Templare, il Cavaliere del Tempio, di cui Jiulius è un esempio vivente. Nella sua opera riecheggiano i principi che si ricollegano a quel lontano passato. Nelle sue 14 Lezioni di Alchimia, egli indica, come fece il Templare, due mete all’evoluzione umana: il super-uomo per il singolo, il Vangelo per la collettività Nella ricerca delle vie, egli si avvicina al pensiero cristiano, per porre in luce quella Legge che fu tramandata al cristianesimo stesso dalle lontane e fiorenti civiltà, ove scienza, fede e filosofia erano una cosa sola. In questo saggio, l’autore cerca di far risorgere la passione del bene e dell’infinito, ricorrendo a quella grande attrazione che tutto regge: Amore, a quel potente arcano che canta nell’architettura delle linee, nella sinfonia delle forze, nella rispondenza dei concetti. Qui parla il cuore, nel tentativo di porre sul suo giusto piedestallo la religione dell’occidente, oggi così mal compresa perché male amministrata, e che ha fallito nell’assolvimento del suo compito nel salvare i valori spirituali dell’occidente. Teniamo ben presente che lo spirito non può morire e risorgerà altrove, al di fuori di essa. Perché ciò che è spirito vivifica, ciò che è materia soffoca. Abele di fronte a Caino.
EUR 33.00
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Prefaz.di Giorgio Natalino Guerrini. Confartigianato 2011, cm.21x30, pp.227, num.ill.bn.nt. leg.ed. in custodia,
EUR 13.00
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