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#317337 Criminologia

Un magistrato fuori legge.

Author:
Publisher: Melampo.
Date of publ.:
Details: cm.14x21, pp.IX-104, brossura copertina figurata a colori.

Abstract: Il parlamento ha votato una legge ad hoc per impedirgli di concorrere alla Procura nazionale antimafia. La politica e l'informazione hanno cancellato la verità sul processo Andreotti e sui rapporti del senatore con Cosa nostra, pienamente accertati dalla sentenza di Cassazione. Gian Carlo Caselli, magistrato torinese ed ex Procuratore capo di Palermo, ripercorre con lucida indignazione le vicende di cui è stato protagonista negli ultimi anni. Ai feroci attacchi subìti per aver toccato il nodo dei rapporti tra mafia e politica, Caselli risponde facendo parlare gli atti processuali. E intanto si racconta, riflette sul mestiere di giudice e sul valore dell'indipendenza, seriamente minacciata dalla recente riforma dell'ordinamento giudiziario.

EAN: 9788889533345
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#131374 Criminologia
Postfazione di Marco Travaglio. Milano, Melampo Ed. 2009, cm.14x21, pp.156, brossura con bandelle, cop.fig. Due guerre e una sola trincea, la scrivania di un magistrato. Dalla Torino degli anni Settanta alla Palermo dei Novanta, trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta contro il terrorismo di sinistra e contro la mafia.Due guerre in difesa della democrazia, una vinta (quella contro il terrorismo), una in sospeso (quella contro la mafia). Dal processo ai capi storici delle Brigate rosse al pentimento di Patrizio Peci, dalle stragi di Capaci e via D'Amelio all'arresto di Totò Riina e di decine di altri latitanti, passando per il caso Cossiga/Donat-Cattin e il processo a Giulio Andreotti. In mezzo, il ricordo di tanti, troppi amici che, in questa storia aspra di rischi e di eroismi, combattendo hanno perso la vita.Memorie, interrogativi, domande e risposte. Gian Carlo Caselli racconta.

EAN: 9788889533390
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Milano, Melampo Ed. 2011, cm.14x21, pp.158, brossura copertina figurata a colori. Silvio Berlusconi non è più capo del governo ma le tossine sparse nella società italiana in questi anni resteranno a lungo. Folto è il catalogo degli epiteti scagliati sui magistrati più rigorosi: golpisti, malati di mente, eversivi, cancro da estirpare. Fino ai manifesti elettorali che intimavano "fuori le Br dalle procure". Ma più grave è stato l'impegno del parlamento nel difendere interessi particolari attraverso iniziative vestite da riforme "epocali" della giustizia: il processo prima "breve" e poi "lungo", la "prescrizione breve", la separazione delle carriere. Obiettivo: ridurre l'indipendenza della magistratura, consegnare al potere politico il controllo delle indagini. Un "sabotaggio istituzionale" che Caselli documenta con passione in queste pagine. Avvertendo che il problema della legalità in Italia non è nato con Berlusconi e non si esaurisce con la sua vicenda politica. Lo spiega con la consapevolezza di chi di volta in volta si è sentito accusare di essere il "servo sciocco di Dalla Chiesa" contro il terrorismo, "comunista" e "toga rossa" contro la mafia, o addirittura "mafioso" contro le bombe carta delle frange estremiste in Val di Susa. Perché in Italia la pretesa di non subire il rigore delle leggi è diffusa e resistente. Eppure, ci ricorda l'autore, la legalità costituzionale è inseparabile dalla democrazia. E spetta agli uomini liberi difenderla. Prefazione di Andrea Camilleri.

EAN: 9788889533659
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Milano, Rizzoli Ed. 1987, cm.14,5x22,5, pp.270, legatura ed.soprac.fig.a col. Prima edizione.
EUR 12.00
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Manduria, Lacaita Ed. 1995, cm.15x24, pp.249, brossura cop.fig.a col. Coll.Strumenti e Fonti. Dall'Inroduzione:Attraverso il versamento presso l'Istituto socialista di studi storici di Firenze dell'archivio della Direzione nazionale del PSI, nel 1976 cominciò a concretizzarsi il progetto di costituzione di un "Archivio del socialismo italiano", che aveva conosciuto vari tentativi di realizzazione a partire dagli anni venti. Esaurita la prima fase dell'iniziativa - che era stata sollecitata da intellettuali e politici quali Pietro Nenni e Giorgio Amendola - di recuperare la memoria storica delle organizzazioni socialiste (PSI, PSDI, Centro Studi, MPL), l'Istituto affidò la prosecuzione di tale compito ad un ente che fosse in grado di garantire la salvaguardia e la tutela del vasto patrimonio documentario acquisito, ricco di straordinario interesse e valore storico. Nel 1985 consegnò pertanto alla Fondazione di studi storici "Filippo Turati" l'intero complesso archivistico e librario posseduto. Il recupero dell'archivio del Partito socialista italiano è stato effettuato attraverso due fasi distinte. Il versamento del 1976-1977 riguardò le carte prodotte dalla Direzione del PSI, nella sede romana di via del Corso, dal 1946 al 1975. Insieme ad esso pervenne una parte delI'Archivio della Direzione nazionale del Partito socialista democratico italiano, anteriore al 1967, confluita in via del Corso 476 in seguito all'unificazione delle due organizzazioni politiche, sancita dal congresso del 30 ottobre 1966 ed ivi rimasta dopo la nuova scissione del luglio 1969.
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#139861 Filosofia
A cura di Cornelio Fabro. Milano, Edizioni SE 2010, cm.13x22,5, pp.132, brossura copertina figurata a colori. Collana Conoscenza Religiosa, 44. "L'attività di uno scrittore che si è sviluppato un po' alla volta, incominciando con 'Aut-Aut', cerca qui il suo punto decisivo di equilibrio ai piedi dell'altare, personalmente consapevole meglio di chiunque delle proprie imperfezioni e colpe. Egli non si spaccia affatto per un testimone della verità, ma si considera soltanto una specie di poeta che, "senza autorità", non pretende di portare nulla di nuovo, ma "ha voluto leggere una volta, e possibilmente in un modo più interiore, i tratti originari della situazione esistenziale umana, qualche testo antico, conosciuto e trasmesso dai nostri Padri" [...]. Detto questo, io non ho nulla da aggiungere. Mi sia permesso però dire soltanto questo, che è in un certo modo la mia vita, che è per me il contenuto della mia vita, la sua pienezza, la sua felicità, la sua pace e la sua gioia. Si tratta di quella concezione della vita, che è il pensiero dell'umanità e dell'eguaglianza umana: dal punto di vista cristiano ogni uomo (il Singolo), assolutamente ogni uomo, ancora una volta: assolutamente ogni uomo è egualmente vicino a Dio. E com'è ch'egli è vicino ed egualmente vicino? Perché è amato da Lui". (Dalla Prefazione a "Due discorsi per la comunione del venerdì")

EAN: 9788877108432
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Milano, Mondolibri su Licenza Rizzoli Ed. 2000, cm.14,5x21,3, pp.248, legatura ed. sopraccop.ill.a col.
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