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#318338 Storia Moderna

La Buona Giustizia. In margine a «Dei delitti e delle pene» di Cesare Beccaria.

Author:
Curator: A cura di Comunità di San Leolino.
Publisher: Città Ideale.
Date of publ.:
Details: cm.14x21, pp.131, brossura con bandelle, copertina figurata a colori. Collana Teorie,25.

Abstract: Il capolavoro di Cesare Beccaria, "Dei delitti e delle pene", a duecentocinquanta anni dalla sua pubblicazione (1764-2014) è una fonte inesauribile di ispirazione. Questo volume ricostruisce il contesto politico e culturale in cui è nato il celebre trattato, rievocando personalità quali Pietro Verri, che hanno influito profondamente sul pensiero di Beccaria, non meno di coloro che nel tempo, da Piero Calamandrei ad Adone Zoli e non solo, si sono richiamati alla sua opera capace di unire, con singolare forza, "commozione e raziocinio". Motivo non ultimo dell'immediato e durevole successo europeo della sua opera. «Parmi un assurdo che le leggi che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettano uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio» (Cesare Beccaria).

EAN: 9788864301259
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#231538 Scienze
Milano, Baldini Castoldi Dalai Ed. 1996, cm.14x22, pp.178, brossura cop. Coll.I Saggi. Niente di meglio dell'espressione marinaresca utilizzata nel titolo può spiegare il tragitto mentale che ha portato la celebre scienziata a confrontarsi con dieci personaggi, da lei amorosamente ritratti e scelti fra le innumerevoli personalità che ha avuto modo di conoscere. Una costante li accomuna: quella di aver affrontato il mare dell'esistenza con coraggio e determinazione. Sono figure, per l'autrice, che con il loro esempio di vita riscattano la specie umana. Dal nipote Guido Montalcini, tragicamente segnato da una crudele malattia, al partigiano Giacomo Ulivi, fucilato non ancora ventenne in una piazza di Modena; dall'amica biologa Simonetta Tosi, morta di cancro, al sionista Enzo Sereni, scomparso a Dachau; dalla dermatologa Marcella Nazzaro all'architetto razionalista Giuseppe Pagano; da Vito Volterra a Max Delbruck; da una quasi sconosciuta poetessa, Maria De Laude, della quale si mettono in luce le eccezionali doti liriche, al famoso e caro amico Primo Levi, con il quale Rita Levi-Montalcini intesse un commosso ideale colloquio. L'autrice non cede mai al patetico, al sentimentalismo, da cui rifugge per una certezza che viene da lontano, dalle sue esperienze di lavoro, di incontri e di scontri, da cui si enuclea una sola verità: vivere per lei non è mai stato un mestiere; piuttosto un dovere, un imperativo etico.

EAN: 9788880891987
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Traduzione di Maria Silvi. Milano, Edizioni Accademia 1983, cm.17,5x24,5, pp.212, iil.col. legatura editoriale copertina figurata a colori.
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